Sottosezione di Vigevano dell'Ufficio per le notizie alle famiglie dei militari di terra e di mare (1915 - 1920)
55 unità archivistiche di primo livello collegateFondo
Consistenza archivistica: bb. 9
Storia archivistica:
Prima del presente intervento, l’archivio della Sottosezione di Vigevano dell’Ufficio per le notizie alle famiglie dei militari di terra e di mare era privo di qualsiasi mezzo di corredo e di struttura.
La continua emergenza bellica a cui l’Ufficio (e le visitatrici da questo coordinate) doveva provvedere, nella quotidiana attività di relazione con le famiglie dei militari, hanno prodotto un corpus documentario composto prevalentemente da corrispondenza che l’ente ha provveduto ad organizzare, per le proprie esigenze informative e documentarie, mensilmente.
Sicuramente le occorrenze belliche hanno costretto le impiegate dell’ufficio ad una selezione delle lettere e delle richieste conservate, ma studiando i carteggi conservati è possibile ritrovare lo spirito caritatevole ed umanitario che mosse l’azione di molte delle donne e dei volontari.
Le carte sono state articolate in tre partizioni: “1 – Disposizioni”, dove sono state collocate le disposizioni della sede centrale bolognese dell’Ufficio notizie e la corrispondenza normativa con la Croce rossa italiana, “2 – Corrispondenza”, in cui è conservato il cuore dell’attività dell’ente, cioè la richiesta di informazioni poste da parenti di soldati che l’ente cercava di soddisfare o da altre sottosezioni a cui offriva risposta e “3 – Sussidi e registri”, dov’è documentata l’attività di distribuzione di sussidi o beni offerta da alcuni comitati a famiglie di militari (e conservati dall’Ufficio notizie presumibilmente perché l’ufficio ne seguì, con il proprio personale, la distribuzione per conto dei seguenti enti: Comitato vigevanese di preparazione civile, Sottocomitato cittadino del Comitato provinciale pro invalidi e mutilati e del Comitato cittadino di assistenza civile).
L’archivio ha una consistenza di 9 buste, contenenti corrispondenza, registri e bollettari, per un totale di 55 unità archivistiche.
La descrizione delle unità archivistiche è stata realizzata in maniera dettagliata desumendo dagli atti tutti gli elementi necessari.
La descrizione inventariale ha incontrato due tipologie fondamentali:
a) documentazione raccolta in fascicoli
Questi atti, relativi ad uno specifico oggetto di attività attinente alle competenze del soggetto produttore, si sono presentati già raccolti da una camicia che riportava generalmente un titolo coevo.
Per queste unità sono stati indicati i seguenti elementi:
- titolo;
- descrizione/contenuto;
- data cronica (nella forma estesa);
- segnatura precedente l’intervento;
- definizione archivistica e supporto;
- classificazione;
- segnatura archivistica.
b) registri e volumi
Nell’archivio questa tipologia rappresenta una parte molto esigua dell’intera documentazione. Si tratta di alcuni registri di protocollo delle lettere e alcuni registri di cassa.
L’unità di base per l’inventario è costituita dal singolo registro ed è stata prevista la descrizione dei seguenti elementi:
- titolo;
- descrizione (qualora il titolo non sia esaustivo);
- data cronica (in forma sintetica);
- segnatura precedente l’intervento;
- definizione archivistica e supporto;
- classificazione;
- segnatura archivistica.
Sono state redatte inoltre le schede relative al fondo e alle sue partizioni.
Per quanto riguarda la descrizione archivistica, si è fatto riferimento, nel presente lavoro:
- alle “Norme per la pubblicazione degli inventari” (circolare del Ministero dell’interno n. 39/1966, Direzione generale degli archivi di Stato, Ufficio studi e pubblicazioni);
- alle disposizioni impartite dalla Soprintendenza archivistica per la Lombardia;
- alle norme presenti nella “Guida operativa alla descrizione archivistica. La descrizione inventariale” a cura di Roberto Grassi, Paolo Pozzi, Maurizio Savoja, edita dalla Regione Lombardia nel 2001;
- alla più recente normativa internazionale sugli standard descrittivi, in particolare alle ISAD (G): General International Standard Archival Description e alle ISAAR (CPF): International Standard Archival Authority Record for Corporate Bodies, Persons and Families.
Per la schedatura si è utilizzato il programma Sesamo, software predisposto per l’inventariazione degli archivi storici dalla Regione Lombardia e messo a disposizione gratuitamente dalla Regione stessa.
Notizie di intervento
© 2005 – CAeB scarl – Comune di Vigevano, Archivio storico comunale
Ufficio per le notizie alle famiglie dei militari di terra e di mare – Sottosezione di Vigevano, Inventario d’archivio
L’inventario è stato realizzato dalla CAeB (Cooperativa archivistica e bibliotecaria).
Progetto e direzione lavori:
Pier Luigi Muggiati (responsabile dell’Archivio storico comunale);
Paolo Pozzi (responsabile settore archivi CAeB).
Riordino e inventariazione:
Gabriele Locatelli.
Il progetto di inventariazione del fondo è stato inserito a cura della Struttura Documentazione Beni Culturali della Direzione Generale Culture, Identità e Autonomie della Lombardia all’interno del Piano dei contributi a favore degli archivi degli enti locali (art. 4 legge 14.12.1985, n. 81).
Si autorizza la riproduzione della presente opera con il vincolo della completa citazione della fonte.
Codici identificativi:
- MIBA004073 (PLAIN) | Annotazioni: Verificato il 18/10/2013
Soggetti conservatori
Soggetti produttori
- Sottosezione di Vigevano dell'Ufficio per le notizie alle famiglie dei militari di terra e di mare 1915 - 1919
Progetti
- Comune di Vigevano: archivi aggregati (2003-2005)
Compilatori
- Gabriele Locatelli (Archivista)
Link risorsa: http://lombardiarchivi.servizirl.it/fonds/152586