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Corrispondenza

Corrispondenza (1953 - 2011)

756 unità archivistiche di primo livello collegate

Serie

Consistenza archivistica: fascicoli 756 (in 26 buste)

La serie Corrispondenza costituisce un nucleo significativo dell'Archivio Forti. Le carte permettono di ricostruire la fitta rete di relazioni con intellettuali, poeti, musicisti, critici letterari ma anche aspiranti poeti e scrittori, creata nel corso della sua esperienza professionale e personale. Relazioni che intrecciano spesso inevitabilmente il piano professionale di editor di poesia della Mondadori, nonché di critico letterario e saggista attento e prolifico, con il piano più strettamente personale dell'amicizia.
Le carte documentano l'evolversi dell'attività professionale di Forti dopo il trasferimento dalla natia Firenze dall'assunzione presso l'Olivetti all'esperienza presso La Rinascente e poi la Mondadori, fino al pensionamento nel 1990 che non segna però la conclusione dell'attività di critico ed autore. E' possibile ricostruire l'attività editoriale di Forti dalle prime collaborazioni con Lerici per il volume antologico sul "Politecnico" di Vittorini, al primo volume mondadoriano "I poeti dell'Almanacco" e poi la trattativa per la pubblicazione del romanzo "In Versilia e nel tempo", ma anche gli accordi per le sue collaborazioni editoriali con varie riviste e quotidiani da "Paragone" a "Itinerari", da "L'Espresso" al "Tuttolibri" de "La Stampa". Vi si trovano inoltre, i più recenti carteggi relativi alle pubblicazioni in raccolta dei sui scritti. Tra i corrispondenti possiamo ricordare Luigi Baldacci, Giovanni Giudici, Nino Palumbo, Giorgio Barberi Squarotti, Piero Bigongiari, Franco Fortini, Mario Luzi, Silvio Ramat, Aldo Rosselli, Andrea Zanzotto. Significativa, anche sul piano della relazione personale, è la corrispondenza con Eugenio Eusebio − come si firma nelle lettere agli amici − Montale.

Storia archivistica:

Le carte erano conservate nell’abitazione privata dell’autore in contenitori dai titoli “Corrispondenza personale” e “Archivio personale” e si trovavano già ordinate alfabeticamente anche se generalmente non fascicolate. All’interno dei contenitori le carte erano in ordine cronologico corrente. Si è mantenuta la struttura esistente dell’archivio procedendo nel contempo alla fascicolazione delle carte con l’individuazione dei singoli corrispondenti. Una traccia della suddivisione cronologica originaria è stata mantenuta all’interno del fascicolo con camicie di carta. I fascicoli sono intestati a persone (autori, funzionari editoriali ecc.), a enti (ad esempio SIAE, COMES), istituzioni (Università degli Studi di Milano), aziende (specialmente case editrici), quotidiani e riviste, ma anche a singoli affari.
Si è scelto di fornire una descrizione dei fascicoli evidenziando sempre i mittenti e i destinatari delle corrispondenze, le differenti tipologie documentarie e una sintesi dei contenuti delle carte; è stata inoltre segnalata la presenza di pareri di lettura o di altre tipologie documentarie.
Dopo la scomparsa di Forti, nel 2019, la famiglia ha consegnato a Fondazione Mondadori anche i carteggi relativi in particolare agli anni 90 (alcune lettere sono datate anche primi anni duemila ma in quel decennio gli scambi epistolari di Forti tendono a farsi sempre più rari). Il risultato è stato un incremento di questa serie sia per numero di fascicoli (76 fascicoli che raccolgono i carteggi con “nuovi corrispondenti”) sia nella consistenza di 161 fascicoli relativi a corrispondenti già presenti nel precedente inventario. Si segnala che, sebbene il nuovo nucleo sia principalmente, come riportato, riferito alla parte più recente di corrispondenza, vi sono alcune eccezioni di lettere di periodi antecedenti (nel campo note si è tenuta traccia dei nuovi versamenti).