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Ente comunale di assistenza di Oltre il Colle - ECA

Ente comunale di assistenza di Oltre il Colle - ECA (1513 - 1978)

651 unità archivistiche di primo livello collegate

Fondo

L'archivio raccoglie le carte della Congregazione di Carità e dei Luoghi Pii esistenti nel comune di Oltre il Colle e dell'ECA; gli atti di questi enti sono stati acquisiti all' ECA nel 1937 alla soppressione della Congregazione di Carità.

Datano a partire dai primi anni del secolo XIX i documenti dei quattro enti di assistenza e beneficenza esistenti nel territorio del comune (1): la Misericordia di Oltre il Colle (2), il Legato Castellini di Zorzone, il Legato Marietti di Zorzone, la Misericordia di Zambla (3). Erano tutti amministrati dalla Congregazione di Carità, nella prima metà del secolo XIX denominata Luoghi Pii Elemosinieri (LL.PP.EE.), che provvedeva alla compilazione dei rispettivi bilanci e conti consuntivi, curava i rapporti con enti ed autorità esterne e ne conservava le carte e gli atti in un proprio archivio. I singoli conti degli enti pervenivano all'amministrazione dei LL.PP.EE. che provvedeva a trasmetterli al Commissario Distrettuale di Zogno, il quale, a sua volta, li inviava alla Delegazione Provinciale. Dopo l'approvazione venivano rinviati alla Commissaria Distrettuale e quindi all'amministrazione di Oltre il Colle; mentre nel caso di mancata approvazione venivano inviate le osservazioni della Giunta Provinciale Amministrativa con la richiesta di adempimento. Nel 1859 i conti consuntivi delle quattro opere pie vengono riunificate sotto un unico registro, dove però appaiono ancora distintamente contabilizzate; così rimangono fino al 1937, quando vengono assorbite dall'Ente Comunale di Assistenza.

Il tesoriere della Congregazione di Carità, nella prima metà del secolo XIX, era unico per tutte le quattro opere pie esistenti. Da una risposta inviata alla Congregazione di Carità di Bergamo nel 1874, l'allora presidente della Congregazione di Carità informa che i beni stabili dei Luoghi Pii Elemosinieri dal 1820 non sono aumentati, mentre erano in aumento le rendite, dalle 496 lire del 1820 degli anni precedenti alle 794 di quell'anno. I fondi più consistenti sono quelli dei Legati Castellini e Marietti, posti nella frazione di Zorzone e che da soli rendevano L. 678 italiane. Per disposizione dei loro fondatori, nella Congregazione di Carità il comune nomina sempre due membri della parrocchia di Zorzone in rappresentanza di questi legati.

Pochi sono i riferimenti rinvenuti riguardanti la storia dell'archivio. Fra di essi è di rilievo una nota inviata nel 1956 alla Sovrintendenza Archivistica per la Lombardia in risposta ad un questionario sugli archivi degli enti pubblici in cui il presidente sostiene di non conoscere la data di fondazione e il decreto di riconoscimento dell'Eca, che la data di inizio degli atti è il 1916, che vi sono n. 10 cartelle o faldoni e n. 20 registri e non è in grado di fornire indicazioni storiche e bibliografiche.

Nei casi in cui le pratiche era riferite a due dei quattro enti, si è stabilito di classificarle come appartenenti all'archivio della Congregazione di Carità inserendo delle schede di rimando nelle serie dei rispettivi archivi.

(1) Distinta da queste vi era inoltre anche la Commissaria Maurizio, si veda la scheda introduttiva all'archivio di questo ente. La descrizione delle quattro opere pie viene riportata nel verbale di ispezione al comune, datato 29 maggio 1873, effettuata dal consigliere prefettizio (v. la trascizione nella scheda soggetto produttore).

(2) Detta anche comunale.

(3) L'archivio conserva inoltre i documenti del Legato Marinelli. Il legato, di L. 1400 italiane, venne istituito dal sacerdote don Giuseppe Molinari, parroco di Peia, in favore dei poveri infermi della parrocchia di S. Bartolomeo di Oltre il Colle ed assegnato in amministrazione alla Congregazione di Carità. Il capitale che doveva essere riscosso da Palazzini Gaetano, venne negato dagli eredi di costui, e perciò venne aperta una causa. La lite si protrasse per alcuni anni e si concluse con una transazione decretata dalla Giunta Provinciale che stabiliva di consegnare al Legato L. 400 italiane, quasi tutte andate perdute nelle spese della causa.

Storia archivistica:

L’archivio del Comune di Oltre il Colle comprende la documentazione riguardante l’amministrazione comunale dall’età medievale fino ai nostri giorni, l’archivio della Congregazione di Carità, poi Ente Comunale di Assistenza, con carte datate fino al 1938, gli archivi aggregati dell’Ufficio di Conciliazione (1897-1993) e del Patronato Scolastico (1953-1976), tutti enti ed uffici, questi, oggi cessati. In archivio sono state rinvenuti documenti appartenenti alla Commissaria Maurizio, fondata nel 1827, la cui attività è cessata negli anni Settanta, quando è stato decretato il suo scioglimento. Si tratta però solo di una parte dell’archivio della Commissaria in quanto risulta che gli utlimi commissari abbiano conservato in privato documentazione riguardante l’ente e non si sia ancora provveduto alla loro raccolta in un unico deposito.
Non risulta sia stata effettuata in questo secolo un’inventariazione dell’archivio, mentre sono stati rinvenuti strumenti di corredo nei secoli precedenti che hanno permesso di ricostruire la struttura originaria dell’archivio ed in particolare il titolario. Una forte alterazione dell’assetto naturale era stata prodotta da un certo Iasia Bonomi di Oltre il Colle, che nella seconda metà degli anni Settanta ha effettuato un riordino applicando anacronisticamente su tutta la documentazione il titolario legislativo. L’operazione portata a compimento senza la produzione di un inventario ne tantomeno di una relazione descrittiva e senza alcuna autorizzazione da parte della Soprintendenza, ha comportato un notevole appesantimento dei lavori d’inventariazione.
Non si ha conferma dell’effettuazione in precedenza di scarto di atti, ne se ne è effettuato con il presente intervento. Un incarico per il riordino dell’archivio comunale era stato affidato dall’amministrazione comunale nel 1952 ad un archivista milanese, Franco Buogo, ma il rinvio della delibera da parte della Prefettura ne ha poi impedito l’attuazione (v. b. 2, fasc. 21).

Inventariazioni precedenti
La più antica descrizione, finora nota, della consistenza delle carte dell’archivio comunale di Oltre il Colle risale al 1710 (1). Consiste in elenco numerato degli atti e delle pratiche allora conservate in archivio comunale probabilmente compilato per mano dello scrittore comunale. In esso ovviamente non sono riportate notizie riguardante le opere pie in quanto all’epoca erano amministrativamente autonome ed indipendenti dal comune.
Da una deliberazione del consiglio dei sindici e degli anziani del 25 febbraio 1786, conservata in archivio (B.1, fasc. 3), si apprende che nel locale dove era collocato l’archivio vi era un camino che da lì venne spostato per causa dei danni che il fumo e la caligine arrecava alla carte ed in sua vece si stabilì di portarvi una stufa.
In una lettera dell’agente del comunale del 1816 (B. 66, fasc. 5) si viene a sapere, forse per la prima volta, della situazione in cui si trovava all’epoca l’archivio. In essa si afferma che il motivo per cui non si è provveduto ancora alla consegna delle carte alla Cancelleria Censuaria di Zogno “è lo smarrimento di tutti i documenti di alcun risultato, occasionato dai diversi trasporti ai quali sono andati soggetti nella concentrazione e susseguente smembrazione de li comuni. Dei pochi pezzi rimasti non risulta che confusione, di maniere che risulterebbero disonorevole per una Cancelleria Censuaria.”.
Da un’altra lettera dello stesso agente comunale, l’anno successivo, l’archivio non risultava ancora depositato a Zogno. Nel 1831 si segnala alla Commissaria Distrettuale di Zogno (b. 66, fasc. 5) che nell’archivio sono state smarrite “le carte comunali riguardanti vendite di legne, locazioni di fondi comunali, condotta del medico e una quantità di circolari”. Le carte si trovavano presso la casa di Carrara Bernardo, agente comunale, e da lì, per mano di suo fratello Francesco e del cognato detto Stafetto, erano state trasportate nella stalla detta Fopazzo appartenente al detto Stafetto e, in un momento successivo, nella casa di Domenico Recuperati. Sempre in quella lettera. il segretario richiede l’intervento dell’autoità per il recupero delle carte anche in ragione dei danni che il comune ha subito per la mancanza di tali carte. Molto importante per la conoscenza della consistenza e dello stato di conservazione dell’archivio comunale di Oltre il Colle nel secolo scorso è il verbale dell’ispezione fatta il 29 maggio 1873 agli uffici del comune dal sindaco, dagli assessori e dal segretario comunale in esecuzione di quanto stabilito nel decreto prefettizio n. 1334 del 26/5/1873 (b. 67, fasc. 19). In esso si riporta che l’archivio contiene due scaffali sui quali vi sono buste separate con gli atti in “sufficente buon stato” ed un armadio dove sono riposti i bollettini ufficiali della Prefettura; si evidenzia l’assenza di una serie di documenti fra cui l’elenco dei consiglieri comunali, degli assessori, l’indice delle deliberazioni del consiglio e della giunta, l’indice delle circolari delle autorità, l’elenco degli inventari, l’elenco delle iscrizioni ipotecarie, dei certificati spediti dal sindaco, il registro di protocollo, il registro dei mandati, i mercuriali dei cereali, il verbale mensile di verificazione della cassa, il regolamento comunale di polizia urbana, polizia rurale, igiene pubblica, servizio mortuario e i registri della guardia nazionale. Si dispone poi di provvedervi con sollecito del sindaco entro breve tempo. Il documento riporta una descrizione degli archivi delle opere pie esistenti nel comune, se ne trascrive il testo integrale in una nota della scheda introduttiva alla Congregazione di Carità successiva alla presente.
In risposta ad una circolare sullo stato di conservazione degli archivi storici della Prefettura di Bergamo del 1882, il sindaco, riferisce che: “l’archivio di questo comune con tutti gli atti ed i documenti antichi sono ben tenuti e conservati nella casa di questo comune” e, ad un’analoga richiesta di quattro anni dopo, nel 1886, il cancelliere rispondeva che: “l’andamento di codesto archivio comunale ritrovasi in lodevole stato”.
Così come l’archivio del comune anche quella della Congregazione di Carità e dell’ECA è stato fortemente manomesso da un intervento effettuato da un ex impiegato comunale, Isaia Bonomi, negli anni 1970-1971, che ha in gran parte alterato l’ordinamento originario. Molte delle camice rinvenute in archivio posseggono un’intestazione coincidente con quella del titolario originario, segno evidente che l’organizzazione delle carte dell’archivio si era conservata fino all’epoca di quell’intervento. Il presente lavoro ha recuperato i titoli originari ed ha ricostituito le serie documentali secondo il metodo storico.

Consistenza unità: 651.

(1) L’archivio conserva inoltre i documenti del Legato Marinelli. Il legato, di L. 1400 italiane, venne istituito dal sacerdote don Giuseppe Molinari, parroco di Peia, in favore dei poveri infermi della parrocchia di S. Bartolomeo di Oltre il Colle ed assegnato in amministrazione alla Congregazione di Carità. Il capitale che doveva essere riscosso da Palazzini Gaetano, venne negato dagli eredi di costui, e perciò venne aperta una causa. La lite si protrasse per alcuni anni e si concluse con una transazione decretata dalla Giunta Provinciale che stabiliva di consegnare al Legato L. 400 italiane, quasi tutte andate perdute nelle spese della causa.

Codici identificativi:

  • MIBA0033A2 (PLAIN) | Annotazioni: Verificato il 18/10/2013

Soggetti conservatori

Soggetti produttori

Progetti

Compilatori

  • Sergio Del Bello (archivista)