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Milano, conventi: Sant'Eustorgio, domenicani

Milano, conventi: Sant'Eustorgio, domenicani (1194 - 1784)

Serie

Altre denominazioni:

  • Milano, conventi: Sant'Eustorgio, domenicani (O) | Annotazioni: Denominazione in GG II 963

Consistenza archivistica: bb. 43 (in GG: bb. 43)

Documentazione relativa a proprietà, legati, crediti e debiti in Milano e Corpi Santi, Binasco, Castelletto, Colnago, Cuggiono, Castellazzo Alessandrino, Malvaglio, Merate, Novate Milanese, Olengo, Robbiate, Senago, Zibido San Giacomo.
Documentazione inerente la canonizzazione di San Pietro Martire (b. 1107), l'Inquisizione (b. 1108), eredità e legati (Brivio, d'Adda, Calusco, Luini Anguissola, Meraviglia, Resta, Verri ed altri).
La b. 1103 contiene diversi inventari d'archivio e d'amministrazione.
Presente anche documentazione antecedente alla nascita dell'ente, per lo più relativa alla gestione del patrimonio.

Storia archivistica:

Nel 1916 l’archivista di Stato Nicola Ferorelli dedicò particolare attenzione al riordino di questa serie, i cui risultati vennero pubblicati sull’"Annuario" dell’Archivio di Stato di Milano dell’anno successivo da Luigi Fumi, direttore dell’Archivio stesso (1908 – 1920).
Dall’ “Annuario” sappiamo quindi che l’archivio di Sant’Eustorgio subì diverse decurtazioni e distruzioni; fra le perdite si segnala quella particolarmente grave avvenuta nel 1778, che comportò la distruzione delle carte del Tribunale del Sant’Uffizio (il quale ebbe sede presso il convento fino al 1559), di cui rimase soltanto una raccolta di brevi e bolle pontificie.
L’unico ordinamento di cui si abbia memoria venne completato nel 1732: si tratta del cosiddetto “inventario Besozzi” in due volumi, redatto dal notaio collegiato Gian Tommaso Besozzi secondo un ordinamento per materia classificato poi per armadi, cassette e cartelle; in ognuna di queste ultime i fascicoli seguono nell’ordine cronologico ed hanno ciascuna un numero progressivo.
Dopo la soppressione dell’ente, l’archivio pervenne al Fondo di religione dove fu riordinato per materia e decurtato delle pergamene spostate nelle raccolte del fondo Diplomatico.
Il lavoro di ricostruzione condotto dal Ferorelli si basò sull’inventario Besozzi e sulle segnature rinvenute sui pezzi, cosa che comportò diversi problemi soprattutto perché molte camicie con le segnature originali andarono smarrite col primo riordino, e perché si dovettero utilizzare i medesimi criteri di ordinamento anche per il materiale posteriore al 1732.
All’inventario Besozzi fu quindi aggiunta l’indicazione delle buste attuali; le pergamene furono invece momentaneamente lasciate nel fondo Pergamene, soprattutto per motivi di conservazione.
Infine, il Ferorelli compilò un completo prospetto di tutti i titoli dell’archivio con le relative segnature e con riferimento alle pagine dei volumi del Besozzi, oltre ad un inventario cronologico delle pergamene.

Documentazione collegata:

AS MI, Archivio generale del fondo di religione – Registri: bb. 44a – 44b

Codici identificativi:

  • MIBA002671 (PLAIN) | Annotazioni: Verificato il 18/10/2013
  • asmi3000010249 (ASMI Anagrafe) | Annotazioni: Verificato il 18/10/2013

Soggetti produttori

Fonti

  • Annuario AS MI (1911 - 1919) = Annuario del Regio Archivio di Stato in Milano, Perugia, Unione Tipografico Cooperativa, voll. 1 - 9, 1911 - 1919

Compilatori

  • Prima redazione: Eleonora Saita (archivista) - Data intervento: 23 agosto 1999
  • Revisione: Eleonora Saita (archivista) - Data intervento: 18 aprile 2004
  • Integrazione successiva: Carmela Santoro (archivista di Stato) - Data intervento: 01 gennaio 2005