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Atti deliberativi

Atti deliberativi (1640 - 1746)

10 unità archivistiche di primo livello collegate

Serie

Consistenza archivistica: 10 fascicoli

La serie è costituita da dieci unità (sette registri e tre fascicoli) che contengono, con alcune lacune, i verbali di seduta degli organi amministrativi della comunità degli anni 1640−1746: il Consiglio speciale dei dodici e il Consiglio generale delle Quadre.
La più antica testimonianza dell’attività degli organi di autogoverno della comunità è invece costituita da un volume intitolato 1556 − Registrum Comunis; rinvenuto alla lettera N della serie "Filze", esso è stato da noi lasciato nella posizione in cui l’antico ordinatore l’aveva collocato nel rispetto del metodo storico. Allo stesso modo sono stati lasciati nella loro posizione originaria: un volume intitolato Parte del Comun de Tignale, contenente i verbali di deliberazione dei consigli tenutisi nella casa comunale dal gennaio 1632 al febbraio 1634, conservato nella «Filza segnata G»; copie di verbali di deliberazione del Consiglio speciale del Comune di Tignale del mese di novembre 1634 che si trovano nella «Filza segnata S»; lacerti dei registri dei verbali di deliberazione del Consiglio speciale di Tignale degli anni 1641, 1644 e 1645 conservati nella «Filza segnata D». Infine, un registro dei verbali di deliberazione del Consiglio speciale di Tignale degli anni 1660−1664 si trova attualmente nell’Archivio del comune di Tremosine (1).
Le sedute del Consiglio speciale si tenevano alla presenza del vicario, del sindaco e di dodici consiglieri. Le loro registrazioni presentano uno schema ricorrente: i verbali si aprono con la formula di convocazione (more et loco solito) (2) e l’elenco degli amministratori componenti il consiglio; seguono le proposte di discussione e, quindi, le decisioni adottate; la parte veniva «balottata» tramite il conteggio delle «balle» trovate nella bussola bianca e di quelle trovate nella bussola rossa. Gli uomini del Consiglio si riunivano con una frequenza di due, tre volte al mese.
I registri delle deliberazioni non raccolgono soltanto i verbali delle sedute ma anche registrazioni diverse, come accade per il registro delle deliberazioni del Consiglio speciale dei dodici degli anni 1640−41 (3). Esso raccoglie, ad esempio, i resoconti delle spese sostenute durante le vicarie di [Gregorio?] Panada (c.139), Domenego Bergamasco (c. 146), Bartolomeo Pansoldo (cc. 165−167v) elencanti, tra le altre, le somme corrisposte al vicario, al sindaco, ai consiglieri per l’opera prestata e quelle pagate a notai e amministratori che si recavano a Salò a perorare cause, ricevere ordini dal provveditore o effettuare pagamenti; raccoglie note di spesa come quella per l’edificazione del «muro del sacrato della pieve» e, ancora, gli atti degli incanti dei mulini e delle legne comunali.
I membri del consiglio speciale dei dodici venivano «cavati» da quello generale, in ragione di tre per quadra attraverso il consueto ballottaggio.
Le deliberazioni del Consiglio generale si conservano dal 1701; a quell’epoca esso era composto da trentasei membri eletti dalle quadre e così divisi: nove per le quadre di Gardola e Prabione, sei per le quadre di Oldesio e Piovere, tre per quelle di Olzano e Aer. Essi devono ogni anno «assistere e servire» al governo del Comune e presentare, in occasione della loro elezione, le fedi di battesimo attestanti l’età legittima prescritta dai decreti del provveditore di Salò Ottavian Contarini (25 anni). Facevano parte del Consiglio generale delle quadre anche vicario e sindaco che da esso venivano eletti; il sindaco doveva prestare giuramento e a lui venivano consegnate le chiavi da quello uscente (4).
Mentre al Consiglio speciale dei dodici spettava la gestione delle questioni di ordinaria amministrazione, a quello Generale delle quadre spettavano invece competenze più importanti.
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Note:
1. Archivio storico del Comune di Tremosine, Archivio antico, busta 82. Una riproduzione digitale del registro è conservata in Archivio a Tignale e può essere consultata. Archivio storico del Comune di Tignale, sezione Antico regime, busta 1, 5.
2. Quanto ai luoghi delle adunanze, essi non vengono indicati se non di rado; è tuttavia presumibile che gli amministratori si riunissero nel Palazzo comunale, ovvero «super domum comunis Tignali», come si legge in apertura dei verbali di deliberazione dell’anno 1556. Archivio storico del Comune di Tignale, sezione Antico regime, busta 8, 5. In una deliberazione dell’anno 1740 si trova l’indicazione che il Consiglio speciale veniva convocato presso l’eremo della chiesa di Monte Castello. Ibidem, busta 3, 2.
3. Archivio storico del Comune di Tignale, sezione Antico regime, busta 1, 2.
4. Ibidem, Parti 1739−1746, seduta del 1741 gennaio 22, busta 3, 2.