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Comune di Como - Fondo ex Censo

Comune di Como - Fondo ex Censo (1688 - 1913)

496 unità archivistiche di primo livello collegate

Fondo

Consistenza archivistica: bb. 31

Giova evidenziare la composizione di due fascicoli e precisamente quello dell'acquisizione di Palazzo Bruni, "alias Cernezzi" e quello di Palazzo Olginati. Negli oggetti, forzatamente sintetici a causa della vastità degli argomenti trattati negli atti, non è stato possibile dare una descrizione completa ed esauriente.
Il primo è l'insieme di tanti piccoli fascicoletti, strettamente legati l'uno all'altro da verbali e rapporti da renderlo indivisibile, relativi all'acquisto e a tutte le operazioni di adattamento a palazzo Municipale.
Il secondo è composto da atti di compravendita, di lavori, di affitti e da altri documenti che le varie famiglie proprietarie nel tempo del Palazzo ebbero a stilare e che a seguito del legato della Nobildonna Carlotta Olginati al Comune del palazzo omonimo, sono finite tra gli atti comunali diventandone parte integrante.

Storia archivistica:

Gli atti di cui al presente inventario appartengono all’Archivio Municipale di Como.
Pur essendo giacenti presso il Municipio, e quindi nella loro sede naturale, si possono considerare però fuori posto.
Infatti queste carte, relative al periodo dal 1805 al 1913, avrebbero dovuto seguire la sorte delle altre 2.026 buste che l’Amministrazione Comunale depositò nel 1947 (vedi verbale di consegna) al neonato Archivio di Stato di Como. Gli amministratori ritennero invece che questi atti avessero ancora una certa importanza per la città e li trattennero presso l’Archivio di deposito del Comune.
Così sono rimasti, su di uno scaffale del sottotetto del Palazzo Municipale, classificate come “Pratiche relative a beni patrimoniali del comune ed altre di rilevante valore cittadino, anteriori al 1900”. Alla luce di quanto detto risulta ovvio che non esiste quindi un’omogeneità degli atti né per quanto riguarda la loro continuità cronologica, né per quello che concerne la completezza delle pratiche, anche se in buona parte giungono a completamento.
Il documento più antico che vi si trova, risalente al 1688, è costituito da un atto notarile di compravendita del Palazzo Olginati, ora sede del Museo Garibaldi. E’ lo stesso fascicolo, che occupa la 31.ma cartella, che contiene anche l’atto più recente del 1913.

Criteri di ordinamento
Probabilmente già nel 1947 si era proceduto ad un parziale riordino di questi faldoni che, essendo rimasti dopo il deposito all’Archivio di Stato di Como in numero abbastanza limitato, consentivano un lavoro di sistemazione agevole.
Una vera e propria fascicolazione, con parziale riordino, è stato fatto comunque intorno agli anni 1970 – 1972 utilizzando però, per la classificazione, le categorie previste dalla circolare ministeriale del 1897. Non è comunque mai stato fatto un inventario del materiale.
Primo problema da affrontare nell’operazione di riordino e inventariazione era quindi quello di scegliere se conservare la classificazione assegnatagli nel 1970 o modificarla usando un titolario differente.
Si è preferita la seconda via scegliendo, anche per omogeneità, la classificazione con cui sono state sistemate le carte inviate a deposito all’Archivio di Stato (vedi Vol. I° – pp. 940 e 941 della "Guida Generale degli Archivi di Stato Italiani).
Data la esiguità del materiale, ed in particolare di quello posteriore al 1897, non si è ritenuto necessario né conveniente modificare il tìtolario per quelle pratiche successive all’entrata in vigore della circolare menzionata. Il titolario quindi è unico per tutte le pratiche.

Notizie di intervento
Nell’ambito del progetto di riordino, inventariazione, informatizzazione e valorizzazione dell’Archivio Storico Civico di Como, avviato nel 1999 dal Comune, si è ritenuto opportuno effettuare, in prima istanza, il recupero degli strumenti archivistici di corredo già esistenti.
Primo tra questi l’inventario, realizzato dall’archivista Domenico Quartieri nel 1983, del cosiddetto “Fondo Ex Censo”. Di seguito sono riportate l’introduzione e le note metodologiche prodotte a suo tempo a corredo dell’inventario, da cui è possibile conoscere la natura e la storia del fondo, mentre gli indici sono stati, in questa nuova edizione, rivisti ed ampliati grazie all’utilizzo di sistemi informatici.
Il fondo, costituito da 496 unità archivistiche, è oggi conservato presso il deposito di via Giussani in Como.

Codici identificativi:

  • MIBA006E99 (PLAIN) | Annotazioni: Verificato il 18/10/2013

Soggetti conservatori

Progetti

Compilatori

  • Domenico Quartieri (Archivista)