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teatro

teatro (1929 - 1963)

19 unità archivistiche di primo livello collegate

Serie

Consistenza archivistica: 2 scatole

Molto ricca ed interessante risulta la sezione teatrale: si custodiscono stesure dattiloscritte, con correzioni autografe, di una quindicina di opere di Gallian, a partire dal primo lavoro, La casa di Lazzaro, rappresentato la sera del 28 febbraio 1929 presso il Teatro degli Indipendenti di Anton Giulio Bragaglia , fino all’ultima opera, Ritratto di ultima donna_, tre atti pubblicati su “Maschere” sul numero di settembre−ottobre 1963.
I testi sono presenti spesso in più redazioni: ad esempio sono quattro le stesure de
La casa di Lazzaro_, che riscosse un enorme successo non solo per il giovane drammaturgo agli esordi, ma anche per lo stesso Teatro degli Indipendenti di cui costituì la prima indiscussa vittoria.
Tra le carte di Gallian oltre ai testi teatrali editi, come Museo da Camera (che nella prima stesura aveva titolo Merovingio diventa padre), pubblicato nel 1956 presso L’Angioliere insieme con La casa di Lazzaro, se ne conservano alcuni inediti ed altri rappresentati ma non pubblicati, ad esempio Un incidente al vulcano_, opera andata in scena il 2 maggio 1957 al teatro romano Lo Chalet per la regia di Franco Castellani (il testo risulta composto nel 1937 secondo un’annotazione autografa appuntata in un elenco dattiloscritto ritrovato nell’archivio).
Tra i testi inediti si segnala I_l banchiere di Keirot ovvero Giuda_, opera in 3 atti scritta da Gallian alla fine degli anni Cinquanta. Su più di una stesura dattiloscritta accanto al titolo compare la dicitura “teatro puro”. Proprio con questo lavoro Gallian aveva intenzione di inaugurare nel dicembre del 1962 un nuovo teatro, dal titolo
Il teatro delle caverne_, per la rappresentazione di spettacoli proposti secondo gli schemi del classico teatro tradizionale
Oltre alle opere sopracitate sono presenti materiali mss. e dss. e bozze di stampa relativi a Come si fa a vivere, Museo da camera, Un incidente al vulcano, Uno strano fanciullo, Pranzo di gala, Barabba, Ritratto di ultima donna, Diario di una tragedia senza sangue, L'anticamera della servitù, Turno di servizio, Battesimo di un negro, I tre atti, L'ospite quasi solo, Barbaverde, Una prova durante la notte.
Tra le carte appartenenti alla sezione teatrale si sono ritrovati il secondo e il terzo atto del dramma Scoperta della terra, portata in scena al Teatro Manzoni di Roma, il 27 giugno 1930, dalla Compagnia del Teatro dei Giovani, un teatro d’avanguardia che Gallian era riuscito a mettere in piedi con Carlo Tamberlani, Ferdinando Tamberlani e Lino Masala. La forte carica dissacratoria della pièce provocò l'intervento della censura: alla pubblicazione del primo atto, uscito il 30 giugno 1930 sulla rivista “Oggi e domani”, non seguì infatti quella degli altri due, benché annunciata per i numeri successivi del periodico. Ed è così che il ritrovamento, tra le carte di Gallian, del dattiloscritto con correzioni autografe del secondo e terzo atto (privi di frontespizio e in condizioni di conservazione non buone) ha reso possibile il recupero integrale del testo che si credeva perduto (la stesura dattiloscritta del primo atto è invece andata dispersa).

Nel fondo Gallian si conservano anche opere teatrali di altri autori per le quali cfr. la serie "Opere di altri".

Condizione di accesso:

accessibile previa autorizzazione

Condizione di riproduzione:

negata

Stato di conservazione:

buono

Fonti

  • Pedini2012 = Giacomo Pedini, "Anche noi abbiamo i nostri diritti". Marcello Gallian e la "Rivoluzione" a teatro IN L'avanguardia radicale di Marcello Gallian, pp.167-206, Clueb, 2012

Compilatori

  • Inserimento dati: Nicoletta Trotta - Data intervento: 31 gennaio 2015