Sezione 1821-1855 (1821 - 1855)
494 unità archivistiche di primo livello collegateSezione
Metri lineari: 10.0
Consistenza archivistica: bb. 76
La sezione 1821−1855 comprende 494 unità condizionate in 76 buste (13−88). Non è stato possibile risalire all’organizzazione dell’archivio dei primi decenni dell’Ottocento a causa della dispersione di parte della documentazione di cui si è parlato in precedenza. Il primo schema di titolario evidenziato dalle carte è quello adottato dall’ufficio comunale dal 1837, costituito da 19 titoli disposti in ordine alfabetico. Si è notato come questo strumento organizzativo sia stato applicato con disinvoltura e completezza e con sorprendente modernità. In questa sezione, i fascicoli sono ordinariamente annuali, salvo che per alcune pratiche pluriennali riferibili prevalentemente a progetti, beni e acque comunali. I fascicoli dell’anno sono tutti provvisti di camicie originarie ricavate da semplici fogli o da stampati non utilizzati di grande formato piegati in due. L’intitolazione sulla camicia è tracciata con cura dalla stessa mano per tutto il periodo considerato.
L’esame dei documenti interni ai singoli fascicoli ha rivelato una situazione archivistica a dir poco perfetta. Sul verso di tutti i documenti è presente la segnatura e il numero progressivo di protocollo dell’anno. La segnatura è costituita dall’indicazione estesa del titolo. Ciò che colpisce è che al numero di protocollo progressivo dell’anno ve n’è aggiunto un secondo, pur esso progressivo e annuale, relativo al fascicolo del titolo considerato. Dunque, l’ufficio comunale protocollando un documento attribuisce ad esso anche il numero del fascicolo interno al titolo, numero che è determinato dal momento in cui esso viene esibito, ricevuto dall’esterno o posto in essere dall’ufficio per essere spedito. I documenti collegati alla medesima pratica sono via via inseriti nel primo documento fino alla conclusione del procedimento. Va ricordato che i documenti, successivi al primo di un determinato fascicolo, presentano tutti il proprio numero di protocollo generale dell’anno unitamente al medesimo numero di fascicolo di riferimento.
Le pratiche che non si esauriscono nel corso di un determinato anno vengono spostate nel successivo acquisendo il numero di fascicolo attribuito al documento del nuovo anno.
Nel punto in cui si trovava precedentemente il fascicolo, l’ufficio colloca un foglio di riferimento che riporta i dati identificativi del fascicolo: il titolo, l’anno, i numeri di protocollo generale e di fascicolo di origine e di destinazione.
Dal 1850, si nota una rivisitazione del titolario che mantiene la denominazione e il numero dei titoli.
Compare, infatti, accanto alla segnatura apposta sui documenti anche la numerazione romana data ai singoli titoli. Questa ulteriore indicazione permane incerta, tuttavia, solo due anni per poi scomparire e non essere più utilizzata. Secondo tale numerazione il carteggio è disposto secondo un ordine gerarchico in titoli direttivi e titoli esecutivi. Sono posti nella parte iniziale i Consigli seguiti dai fascicoli contenenti gli atti amministrativi risultanti dall’applicazione di norme generali Esattorie , Imposte e sovrimposte e Preventivi e consuntivi_, seguono tutti i titoli contenenti carteggi subordinati alle attività esecutive.
Le singole partizioni/_titoli sono precedute da note che danno conto di notizie generali sui contenuti e di elementi tecnico archivistici caratterizzanti i diversi carteggi. Sono stati elaborati tre indici, dei nomi di persona, di enti e dei luoghi e nomi geografici, che sono posti in fine all'inventario cartaceo.
Link risorsa: http://lombardiarchivi.servizirl.it/fonds/46439