Sezione 1898-1932 (1898 - 1932)
1.941 unità archivistiche di primo livello collegateSezione
Metri lineari: 18.0
Consistenza archivistica: bb. 137
La sezione 1898−1932 comprende 1941 unità (più 47 sottounità), organizzate in serie annuali chiuse, condizionate in 137 buste (292−428). L’utilizzo del titolario ministeriale di classificazione per categorie, entro cui dirigere gli atti comunali, avviene fin dal 1898 in modo puntuale e per lo più corretto. Anche sui documenti, unitamente alla data e al numero di protocollo, si trova
apposta la nuova classificazione inizialmente a penna e, dal 1905, attraverso il timbro a inchiostro appositamente predisposto.
Tuttavia, negli anni successivi al 1903−1904, si nota un progressivo abbandono della regola classificatoria costante e gerarchica − per categorie e classi − ,a vantaggio della sola categoria, dando origine ad un archivio apparentemente svincolato dallo schema precostituito. Sui documenti, purtroppo, scompare anche il timbro di protocollo, mentre il numero progressivo di registratura e la data ritornano ad essere apposti a penna. La classificazione degli atti sarà introdotta nuovamente nell’ottobre del 1913 dal regio commissario che, con matita o con gessetto colorato, contrassegnerà di volta in volta i documenti ricevuti dall’ufficio comunale.
Come detto, mediante l’individuazione delle sole categorie di riferimento da applicare ai diversi documenti, le classi vengono per lo più omesse. Ciò ha derminato la formazione di una ridondante quantità di fascicoli intestati a particolari oggetti.
Va osservato, comunque, come l’esatta definizione di alcune delle classi previste dal titolario sia mantenuta ove queste rispecchiano macro oggetti piuttosto che partizioni astratte. E’ così che si incontrano intestati alle corrette classi i fascicoli come Deliberazioni, Giurati, Conciliatore, Tiro a segno, Pesi e misure, Censimento_.
In questo quadro organizzativo di riferimento, il carteggio generale e occasionale che non dà origine ad affari specifici è raccolto dall’ufficio in fascicoli annuali denominati “_Oggetti vari_” o “_Oggetti riflettenti la categoria …”. A questi fascicoli, presenti per tutte le 15 categorie, l’ufficio comunale generalmente attribuisce il numero immediatamente successivo all’ultima classe della categoria.
La presenza di un considerevole numero di fascicoli originari contrassegnati da svariate intitolazioni ha imposto sin dall’inizio dell’intervento una seria riflessione sui criteri di ordinamento da adottare e sul trattamento degli elementi costitutivi della descrizione delle unità archivistiche.
L’attività di ricomposizione dell’archivio e di ordinamento dei fascicoli ha proceduto considerando le diverse classi come semplici partizioni astratte all’interno delle quali sono stati ricondotti progressivamente i fascicoli originari e i documenti sciolti classificabili secondo la classe presa in considerazione. Nel corso dell’ordinamento, si sono ricondotti numerosi fascicoli alla corretta
classificazione mantenendo in alcuni casi le originarie scelte classificatorie. Per esempio, si sono trovati i calmieri del pane sia nella cat. IV, associati all’igiene pubblica, sia nella cat. XI associati ai mercati.
Il fascicolo Oggetti diversi, costantemente presente ogni anno per tutte le categorie, è stato mantenuto attuando al suo interno la fascicolazione dei documenti in base alla classe di appartenenza. Quindi, all’interno di ogni sottounità i documenti sono stati ordinati
cronologicamente.
Nella compilazione dell’inventario, l’obiettivo è stato salvaguardare tutti i dati emergenti dai fascicoli originari e nel contempo di predisporre uno strumento di corredo e di ricerca che riducesse al minimo situazioni informative confuse. Si è escluso sin dall’inizio di descrivere pedissequamente tutti i fascicoli originari. Ciò non soltanto perché in un numero rilevante di fascicoli originari sono
stati trovati pochissimi o anche un solo documento, ma perché la riproduzione di una tale sedimentazione non avrebbe originato maggiore o più qualificata informazione, ma piuttosto una frammentazione di notizie non altrimenti ricomponibili o utilizzabili, per quanti volessero accostarsi all’archivio utilizzando l’inventario. Numerose unità inventariali sono state così ricomposte sulla
base della classe di riferimento riunendo più fascicoli originari di limitata consistenza e esiguo rilievo informativo. Altri e numerosi fascicoli originari, articolati al loro interno o costantemente presenti all’archivio, sono ovviamente stati mantenuti.
I materiali sono stati descritti dettagliatamente: nel caso delle unità ricomposte, alle quali è stato attribuito il titolo della classe, si è avuto cura di indicare nelle note i titoli originali dei fascicoli contenuti, negli altri casi il titolo originale del fascicolo è stato mantenuto.
La descrizione inventariale delle singole unità è stata realizzata utilizzando lo standard descrittivo della scheda completa del software Sesamo.
E’ stata compilata una tavola delle consistenze, disponibile nell'inventario cartaceo, nella quale sono elencate le buste (292−428), la categoria di riferimento e la data delle unità contenute nella sezione.
L’inventario cartaceo si chiude con l’apparato degli indici dei nomi di persona, degli enti pubblici o privati, dei luoghi e dei nomi geografici.
Link risorsa: http://lombardiarchivi.servizirl.it/fonds/46514