Sezione 1933-1947 (1933 - 1947)
1.133 unità archivistiche di primo livello collegateSezione
Metri lineari: 14.0
Consistenza archivistica: bb. 109
La sezione 1933−1947 comprende 1133 unità (più 26 sottounità), organizzate in serie annuali chiuse, condizionate in 109 buste (n. 429−537).
Tra il 1932 e 1933 l’ufficio protocollo del comune incomincia ad applicare in modo sistematico un nuovo titolario. Non sono state trovate notizie tra le carte d’archivio relative a questo cambiamento, ma si può supporre che l’adesione al nuovo titolario sia stata dettata da ragioni di adeguamento del comune al dilatarsi di attività amministrative e al moltiplicarsi di soggetti istituzionali con i quali gli uffici si trovano a interagire (Partito nazionale fascista, Associazioni di categoria, Associazioni combattentistiche, Enti di assistenza e beneficenza, Uffici finanziari, ecc.).
Tale schema organizzativo si differenzia da quello ministeriale non tanto per le categorie, che continuano ad essere le medesime e in numero di 15, quanto per le classi all’interno di ciascuna di esse. Infatti, il nuovo schema, che il comune utilizzerà fino al 1946−1947, presenta un ridondante numero di classi che ha determinato la formazione di un elevatissimo numero di fascicoli contenenti spesso poche carte.
Esaminando questo titolario, si nota innanzitutto che le categorie VII, IX e XI cambiano denominazione e diventano rispettivamente Giustizia e culti, Educazione nazionale e Economia nazionale. In tutte le categorie − eccetto la XIV che rimane inalterata −, le classi si propongono spesso come nomi di specifici oggetti piuttosto che come suddivisioni ampie e astratte nelle quali ricondurre documenti di una medesima area di competenza. Così per esempio, scorrendo il titolario, si trovano classi come Colonie varie, Affissioni pubbliche, Tariffe sanitarie e farmaceutiche, Depositi cauzionali, Dopolavori, Arruolamenti volontari, Orologi pubblici, Frodi in commercio, Censimento agricolo, Porto d’armi. La classe Oggetti diversi è, poi, presente in ogni categoria.
Con il mutamento del titolario, anche sui documenti, unitamente alla data e al numero di protocollo, viene apposta la nuova classificazione attraverso il timbro a inchiostro appositamente predisposto. Anche gli attributi esteriori dell’archivio cambiano e, quindi, si trovano le camicie dei fascicoli, sempre prestampate, ma con le nuove intitolazioni.
Nell’arco cronologico esaminato, come detto, la documentazione è organizzata in fascicoli annuali contrassegnati da categoria e classe di riferimento. Accanto a questi, vi sono anche fascicoli originari con titoli propri e con durata per lo più pluriennale. Tali sono i carteggi di alcuni lavori pubblici realizzati nel periodo 1933−1947: la costruzione dei primi tratti di fognatura e di acquedotto comunali, l’ampliamento dei cimiteri e delle scuole, l’estensione dell’impianto di illuminazione pubblica anche ad alcune cascine.
Va, infine, osservato come la dispersione delle buste indicate nell’elenco disponibile nell'inventario cartaceo, abbia causato l’intera perdita della documentazione relativa ad alcune categorie di determinati anni. Tuttavia, alcuni documenti si sono salvati o perché ritrovati in anni precedenti e susseguenti di quelli mancanti o perché ritrovati uniti a documentazione recante classificazione diversa. Con questi documenti, di modesta consistenza, sono stati costituiti fascicoli che sono stati ricondotti alla categoria e all’anno di riferimento corretti segnalandone in nota l’origine.
Nella compilazione dell’inventario, l’obiettivo è stato salvaguardare tutti i dati emergenti dai fascicoli originari e creati nel corso dell’intervento e nel contempo di predisporre uno strumento di corredo esauriente e utile per la ricerca.
La descrizione inventariale delle singole unità è stata realizzata utilizzando lo standard descrittivo della scheda completa del software Sesamo.
E’ stata compilata una tavola delle consistenze, disponibile nell'inventario cartaceo, nella quale sono elencate le buste (429−537) unitamente alla data e alla categoria di riferimento.
L’inventario cartaceo si chiude con gli indici dei nomi di persona, degli enti pubblici o privati,dei luoghi e dei nomi geografici.
Link risorsa: http://lombardiarchivi.servizirl.it/fonds/46636