Privilegi, ordini, istrumenti, cause e liti per beni e dirittiI (1154 - 1792)
9 unità archivistiche di primo livello collegateSerie
La serie raccoglie nove unità: sette registri contrassegnati da lettere alfabetiche dalla A alla F e I, un opuscolo a stampa e il repertorio degli atti prodotti durante la vertenza tra il comune di Montichiari e i forestieri. L'aspetto esterno dei registri è molto diverso: questo elemento ha consentito di ricostruire i legami fra le unità, non evidenziati nella successione alfabetica dell'attuale segnatura.
Il registro A con coperta in pelle è di dimensioni ridotte rispetto ai successivi; il registro E ha la coperta in pergamena e il registro F è in pelle con decorazioni a secco, differenti da quelle dei registri B, C, D, I.
Osservando, invece, i registri B, C, D e I si notano analogie nei loro caratteri estrinseci: le dimensioni, la legatura, la coperta in pelle e le decorazioni a secco sono uguali; i due fogli di guardia in pergamena sono presenti in D e I; il solo foglio di guardia finale è tuttavia in B e C mentre si nota l'evidente taglio del primo.
Dei quattro registri, B e D presentano il titolo posteriore scritto dalla medesima mano; in tutti e quattro, gli indici generali e parziali si presentano graficamente molto simili tra di loro e, per indicarli, è comune l'uso della parola "tavola".
Si può ipotizzare, considerando queste prime osservazioni, che ai quattro registri si sia messo mano nello stesso momento, nei primi anni del sec. XVI, e che i reggenti del comune di Montichiari intendessero raccogliere in essi tutti gli atti pubblici e privati a testimonianza dei diritti, privilegi e beni acquisiti nel corso dei secoli.
Gli estremi cronologici dei quattro registri sono compresi tra il 1154 e il 1694. Posteriore, invece, l'apposizione del titolo e della segnatura alfabetica da collocarsi nel sec. XVIII, quando, tra le scritture del comune, esistevano anche i registri detti E ed F iniziati probabilmente nei primi anni del sec. XVII.
All'interno dell'archivio e in particolare nei registri dei Consigli non si sono trovati riferimenti a questi registri, alla data iniziale della loro stesura ovvero alle persone incaricate dalla loro redazione.
Anche i registri stessi sono poco generosi di notizie sui legami che intercorrono tra di loro, sui redattori, sugli anni della loro redazione: non vi sono titoli con riferimento a date e cancellieri scrittori ad esclusione del registro D scritto in parte dal notaio Maffeo de Trecanis cancelliere del comune.
Il contenuto dei registri, tranne che per il registro I, un istrumentario, spazia dai privilegi, alle narrazioni e riassunti, istruttorie, ordini, "parti", sentenze riguardanti liti secolari o brevissime con ogni sorta di interlocutori.
Notiamo, inoltre, che ogni registro contiene indifferentemente gruppi di atti riferentisi a un argomento e atti apparentemente isolati non ricollegabili tra di loro.
Parti delle stesse liti si incontrano senza rigore cronologico nei registri B, C, D.
Le note di richiamo e di rimando a registri precedenti e successivi che si trovano nei registri medesimi consentono di rintracciare in parte lo scopo iniziale cui i registri A, D, e I erano destinati.
Il registro A in una nota del registro B è chiamato "vetus privilegiorum"(1); anche il registro D è detto "privilegiorum" in C(2).
Il registro A, infatti, contiene atti pubblici e atti privati, testimonianze di diritti e beni acquisiti dalla comunità di Montichiari già durante il dominio veneto.
Esso non è corredato da un indice, all'interno gli atti non sono registrati in ordine cronologico e la sua consultazione non è quindi agevole.
In esso si sono riscontrate trascrizioni di atti ripetute con annotazioni di rimando: tali sono la ducale del 15 febbraio 1495 del doge Agostino Barbarigo inviata ai rettori di Brescia, podestà Girolamo Donato e capitano Onfredo Giustinian, in merito al pagamento delle decime del comune di Montichiari, che si trova a c. 5v e a c. 64v e la sentenza del 31 luglio 1523 emessa dal giudice dei dazi di Brescia, con la quale il comune di Montichiari viene esentato dal pagamento del dazio per i grani trasportati a Venezia, che trovasi a c. 69 e a c. 118.
Il registro D contiene nella prima parte i privilegi concessi alla comunità da Pandolfo Malatesta, dai duchi di Milano e quindi dai dogi di Venezia. Di seguito, è registrata una parte della "lis Clisis" con l'università del Naviglio della quale si trovano ampi passi anche nei registri B e C.
I registri B e C furono forse destinati alla raccolta degli atti prodottisi durante le controversie; tra queste la vertenza tra i comuni di Montichiari, Lonato, Calcinato ed Asola contro l'università del Naviglio per la divisione delle acque del fiume Chiese, la vertenza tra il comune e i cittadini per il possesso di beni del territoro e altre vertenze per diritti di pascolo, per il pagamento delle decime, per gli alloggiamenti militari, per l'elezione di cappellani e in materia di gius− patronato.
I registri B, C e D sono corredati da indici generali e provvisti di "tavole" parziali poste all'inizio delle cause che segnalano gli atti in ordine cronologico e il numero del foglio di riferimento.
Il registro I detto "instrumentorum" in B(3) contiene la registrazione degli istrumenti rogati dal 1408 per il comune: esso è suddiviso in sezioni contenenti gli atti rogati da ciascun notaio di Montichiari e precedute dal proprio indice.
I notai che si sono riscontrati sono numerosi, ma più precisamente e in ordine:
Angelo de Scholaribus da c. 1 a c. 52.
Giovanni Antonio de Barattis da c. 80 a c. 84.
Baldassarre de Calzonibus da c. 85 a c. 95.
Girolamo de Boschettis da c. 100 a c. 119.
Andrea de Boschettis da c. 120 a c. 143.
Maffeo de Trecanis da c. 150 a c. 160.
Pietro Franchino da c. 161 a c. 172.
Da c. 173 si incontrano istrumenti, non introdotti da un indice, rogati da altri notai di Montichiari e tra questi Girolamo Piccinelli, Giovanni Giacomo Granellus, Cornelio de Trecanis, Pietro Paolo Granelli.
All'interno del registro da c. 246 a c. 273 vi è una sezione così denominata: "Aliqua iura et instrumenta vetera comunis Montisclari ad perpetuam rei memoriam".
I registri E e F sono differenti dagli altri non soltanto per il loro aspetto esterno: sono privi di indici e non pare che rispondano alla progettualità emersa dai precedenti. Il registro E, come annuncia il titolo, inizia su commissione del sindico Pietro Franchino per raccogliere gli atti della vertenza del comune contro alcuni suoi funzionari accusati di amministrazione illegale ai danni della comunità; di seguito troviamo la registrazione di ordini diversi delle magistrature venete e di atti privati, tra i quali è da segnalare il testamento del 1107 di Matilde di Canossa a favore del monastero di San Tommaso apostolo di Acquanegra.
Infine, il registro F, datato 1605 − 1792, è una vera e propria raccolta di ordini, sentenze, atti privati, capitoli registrati in ordine non rigorosamente cronologico e riguardanti numerosi e diversi argomenti. Sull'ultima carta troviamo, datato 19 marzo 1816, il processo verbale dello smantellamento delle medaglie incastonate nel basamento del monumento innalzato al governo francese da parte del podestà Antonio Pastelli e della visita all'imperatore Francesco II all'accampamento nella campagna di Castiglione per offrire i trofei in segno di devozione.
Ai registri, come s'è detto, sono stati uniti un opuscolo a stampa contenente gli atti della vertenza tra il comune e Federico Mazzuchelli di Brescia per il pagamento di livelli e il repertorio del 1719 degli atti prodotti nella secolare lite tra il comune e i forestieri.
Ci pare interessante notare che nell'opuscolo, tra gli atti segnalati, ve ne sono alcuni tratti da A, B, D e che anche nel repertorio ricorrono frequentemente le segnalazioni di atti contenuti nei registri.
A seguito di questa analisi, si è scelto di costituire una serie, collocandola tra quella delle "Provvisioni" e quella dei "Consigli" con la denominazione, per la varietà dei contenuti riscontrati, "Privilegi, ordini, cause e liti per beni e diritti".
1Cfr unità 3, c. 195v, n. 37
2 Cfr unità 4, c. 7, c. 317v, c. 320v, etc., n. 45
3 Cfr unità 8, c. 342, n. 43
Codici identificativi:
- MIBA002E76 (PLAIN) | Annotazioni: Verificato il 18/10/2013
Link risorsa: http://lombardiarchivi.servizirl.it/fonds/5267