Consigli (1415 - 1791)
35 unità archivistiche di primo livello collegateSerie
La serie "consigli" è costituita da 35 registri, datati dal 1415 al 1791, che riportano le convocazioni e le deliberazioni degli organi di autogoverno del comune di Montichiari. Dalle Provvisioni del 1580(1) e dall'esame delle unità che costituiscono la serie, si evince che l'assemblea deliberante principale del comune è la general vicinia, denominata fino al 1421 general arengo, costituita da tutti i capifamiglia originari monteclarensi.
La general vicinia si occupa dell'organizzazione della vita amministrativa del comune: assegna e rinnova per ballottazione, cioé con espressione di voto favorevole o contrario assegnato con una "ballotta" rossa o bianca inserita in una apposita urna, le cariche comunali di ufficiali ordinari e straordinari(2); procede all'incanto delle proprietà comunali e nomina al suo interno, sempre per ballottazione tra una rosa di nominativi precedentemente stilata, i membri che costituiscono il secondo organo di governo comunale ossia il consiglio speciale,(3) denominato "sapienti del consiglio" fino al 1600 o, dal 1608 al 1613, semplicemente consiglio. Il numero dei "sapienti", originariamente variabile, ma mai minore di ventiquattro, viene fissato nel 1616 in ventiquattro, due dei quali, a turno mensile rivestono la carica di consoli(4).
Il consiglio speciale ha mansioni strettamente esecutive, sovrintende all'esecuzione di opere pubbliche ed alla riformulazione dei capitoli per gli incanti delle possessioni comunali nonchè alle spese comunali ed in particolare alle spese straordinarie.
Nel 1616 si aggiunge alla general vicinia ed al consiglio speciale un terzo organo amministrativo, il consiglio generale, denominato anch'esso fino al 1625 consiglio, con possibilità di confusione con il consiglio speciale che fino al 1616 ha questa stessa denominazione.
Il consiglio generale è costituito da quaranta, e talvolta più, consiglieri che nel 1678(5) sappiamo essere un'unione tra i consiglieri del consiglio speciale dell'anno in corso e quelli dell'anno precedente. Nel 1749 il consiglio generale diventa il consiglio dei quaranta secondo il decreto di Leonardo Dolfin, capitano di Brescia, dell'8 febbraio 1749, approvato dal senato veneto nel marzo dello stesso anno(6): questa assemblea ristretta della general vicinia è costituita da venti consiglieri del consiglio generale dell'anno precedente e venti nuovi consiglieri ballottati tra cento membri estratti a sorte dall'intero corpo dei capifamiglia. Il consiglio generale si occupa di tutta l'attività amministrativa del comune sostituendosi, per gli affari correnti, alla general vicinia come per la nomina dei ragionati, del cancelliere e del sindico generale (o speciale). Tutte le cariche comunali sono equamente divise, sino al 1684, tra gli originari abitanti nei due borghi di Montichiari, borgo di sotto e borgo di sopra.
In seguito ai disordini verificatisi in molti comuni del territorio bresciano, Girolamo Grimani, capitano di Brescia, stabilisce "…che nell'avvenire tutti li comuni di questo territorio, e valli, quando saranno ridotti nelle loro vicinie, o consegli, per rinnovare gli officj per il governo dell'anno susseguente, debbano con effetto eleggere al carico de sindaci, e deputati, o altri uffici principali del suo comune persone che siano più idonei, periti, ed abili, che abitino nella loro terra, e che per loro coscienza siano giudicati di profitto agl'interessi del comune, che nell'elezione di detti officiali siano tolti la metà per il meno, di quelli del maggior estimo, e l'altra metà del minore(7), acciò con l'interesse, che averanno essi eletti si prendano maggior cura di ben governare…"(8).
In seno al consiglio speciale, i due consiglieri che a turno assumono mensilmente la carica di console devono raccogliere le "sicurtà" del massaro generale, del massaro alle angarie, degli affittuari, del "beccaio", dei "magazeni", degli "hosti", dei campari. Essi eleggono, col permesso della general vicinia e del consiglio speciale, i deputati per i "negotii importantissimi ad utile del commune" ed intimano, per mandato dei ragionati, al massaro delle entrate il pagamento di tutti i creditori del comune. Ogni mese i consoli e almeno quattro ragionati redigono i calmieri del pane e del vino o "vernazzo", da consegnare ai fornai, agli hosti e ai "magazeni", una copia dei quali viene registrata dal cancelliere nel libro deputato.
I consoli del mese sono incaricati di convocare e presiedere le sedute degli organi deliberanti, coadiuvando il capitano, fino al 1421, ed in seguito il vicario, rappresentanti del potere centrale. Devono inoltre sovrintendere all'esecuzione delle deliberazioni prese, controllare l'attività degli ufficiali comunali e sono responsabili dell'ordine pubblico(9). I consoli nel mese di febbraio sono obbligati a "far fare la strida che ogni uno che havesse cavalli o cavalle overo asini debba darli in nota" al cancelliere per l'esenzione dai dazi del bollo delle bestie. I consoli di aprile devono convocare il consiglio speciale per l'elezione di un agrimensore delegato a misurare "le biave e il seminato" della campagna di Montichiari. Nel mese di maggio i consoli devono "procurare che al tempo delle rogationi, o processioni longhe, tutte le famiglie mandino uno della casa con i sacerdoti fino ai confini di Montichiari (…) e insegnarli alla gioventù per mantenere li confini di Montichiari" nonchè eleggere sei uomini che controllino le processioni "acciò vi si vadi divotamente, et di far piantar li termini alli confini". Infine i consoli sono esecutori degli ordini della general vicinia e del consiglio speciale e devono "con ogni potere e forza" difendere e mantenere la giurisdizione e le "raggioni" del comune.
Tutte le deliberazioni prese dagli organi deliberanti di autogoverno vengono annotate, seduta per seduta, dal cancelliere (o notaio dei ragionati)(10) del comune su di un unico registro ma non vi sono sottoscrizioni del redattore. Apre la registrazione della convocazione la data cronica, quindi l'indicazione dell'ente amministrativo convocato, il nome del capitano, o del vicario, e dei due consoli che presiedono l'assemblea, quindi l'oggetto della discussione e la relativa decisione presa. In occasione di quasi tutte le convocazioni sono riportati i nomi dei presenti, talvolta a fine convocazione con la carica ricoperta dagli ufficiali presenti e nel secolo XVIII solo per i consigli generale e speciale. Lo spoglio delle votazioni è riportato solo per l'elezione e l'assegnazione delle cariche comunali. Nei libri dei consigli sono registrati anche gli incanti delle proprietà comunali, spesso nell'ambito delle stesse convocazioni degli organi deliberanti, e le fideiussioni presentate al cancelliere dagli abboccatori per gli incarichi ricevuti. Al margine dei verbali vi sono delle note che evidenziano l'oggetto delle convocazioni.
L'ultimo registro della serie, datato 1711 − 1791, riporta, a differenza degli altri, le deliberazioni prese dai ragionati, ora chiamati reggenti, eletti ogni anno in numero di sei dalla general vicinia per la gestione, nel XVII secolo, del patrimonio finanziario del comune(11). Dei sei ragionati uno è riconfermato tra gli uscenti per poter istruire i cinque nuovi ufficiali(12).
I registri, di dimensioni variabili, hanno tutti una numerazione a carte originale; lo stato di conservazione complessivo è discreto malgrado i danni arrecati dall' umidità e dai roditori alle carte ed alla legatura.
1 Cfr unità 1
2 Cfr serie 1
3 Cfr unità 1, pp. 9−13−18
4 Cfr unità 1, pp. 30−37
5 Cfr unità 29, cc. 14 v − 15v
6 Cfr unità 34
7 Cfr notizie storico giuridiche sull'ente, più sopra
8 "Raccolta di Privilegi, ducali, giudizi, decreti e terminazioni concernenti l'esenzioni, immunità, giurisdizioni e benemerenze delle quadre, e comuni privilegiati di Nave, Rezzato, Gavardo, Rovato, Gussago e i comuni di Montechiaro, Carpendolo, Ghedi, Malaga ed Ospitaletto", Brescia, 1744
9 Cfr unità 1, pp. 30−37
10 Cfr unità 1, pp. 26−29
11 Cfr unità 1, pp. 13
12 Cfr unità 35
Codici identificativi:
- MIBA002E77 (PLAIN) | Annotazioni: Verificato il 18/10/2013
Link risorsa: http://lombardiarchivi.servizirl.it/fonds/5268