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Catasto

Catasto (1761 - 1774)

4 unità archivistiche di primo livello collegate

Serie

L'amministrazione sabauda, dopo un lungo periodo di tollerata acquiescenza al preesistente regime, ritiene, nel 1752, improcrastinabile l'opera di perequazione dei tributi nelle Provincie di nuovo acquisto.

Nella Lomellina la confusione tributaria, accresciuta dal disordine dei catasti vecchi e non sempre conservati, è spesso causa di sollevazioni. Appare quindi chiara l'urgenza di un intervento statale diretto alla perequazione tributaria.

Il Regio Biglietto del 2 aprile 1752 affida al Presidente del Senato del Piemonte uno studio preparatorio per l'opera di revisione che viene chiamata 'censimento' e solo nel 1758 si dà inizio alle attività preparatorie della perequazione.

Il Regio Biglietto del primo ottobre 1758 istituisce gli organi preposti alle operazioni : l'Ufficio del Censimento con il compito di presiedere alla effettuazione dei lavori catastali, una Giunta Consultiva con funzione di direzione, consulenza, e sorveglianza sull'opera del censimento, una Delegazione per conoscere e decidere delle esenzioni, privilegi, aggregazioni e disgregazioni di territori e per dirimere gli incidenti relativi. In ogni comunità il Cancelliere presiede alle operazioni.

Nella Provincia di Lomellina i lavori iniziano nel marzo del 1759 per concludersi nel 1761. La prima operazione da compiere è la misura del territorio, i cui momenti fondamentali sono la perimetrazione del comune e la misura particellare. La perimetrazione avviene in presenza e in contradittorio dei rappresentanti dei comuni limitrofi e di tutti gli interessati; con la misura parziaria il territorio viene suddiviso in 'particelle' numerate e identificate in base alla loro appartenenza a uno stesso possessore e in base all'identità colturale. Si delinea la mappa particellare o 'figurato', comprensiva di tutto il territorio, sia dei beni di prima stazione (campi) che di quelli di seconda stazione (case).

Il 'sommarione' completa l'attività di misura: esso, accanto all'indicazione numerica della particella, annota il possessore, la quantità, la qualità, l'ubicazione, le coerenze di ogni pezza e gli eventuali titoli di esenzione.

La redazione del 'Catastro' conclude la rilevazione : esso annota, in ordine alfabetico, i possessori aventi beni sul territorio comunale, indicando per ognuno di essi tutte le pezze possedute, di queste si riportano i dati del sommarione, aggiungendo l'indicazione della squadra di appartenenza, ossia il grado ' di bontà naturale del terreno', indipendentemente dalla più o meno diligente cura e l'estimo.

Le tecniche di esecuzione sono quelle consolidate : uso della tavoletta pretoriana per la rilevazione dei perimetri e per la delineazione delle pezze di notevole estensione, uso dello squadro per pezze minute e per la misura degli angoli e di tratti irregolari. La misura è data in trabucchi. Il primo gennaio 1776 il nuovo Censimento diventa operante. Per lo stato sabaudo, il censimento, anche se non alieno da limiti, come il riconoscimento, seppur regolato, di immunità feudali e ecclesiastiche, segna l'affermazione dell'autorità centrale nei confronti di potentati che lungamente avevano opposto all'Intendente Provinciale privilegi e consuetudini locali.

La serie comprende 4 registri, si estende dal 1761 al 1774.

Codici identificativi:

  • MIBA00315F (PLAIN) | Annotazioni: Verificato il 18/10/2013