Carità di Sant'Arealdo (1309 - 1807)
Fondo
Storia archivistica:
Per quanto riguarda l’archivio di S. Arealdo, l’unico cenno si trova in una “ordinazione emessa dal podestà Giacomo Menocchio il 4 dicembre 1673: al punto 25 essa prescrive infatti che si debba compilare l’inventario delle scritture della Carità, tenendolo aggiornato di anno in anno. Di fatto, l’unica traccia di un qualsiasi ordinamento è data dal numero progressivo aggiunto in alto a sinistra sui rogiti, nonchè dalla disposizione stessa in cui ci è pervenuto il materiale: la ripartizione in rogiti e processi, distribuiti in successione cronologica crescente, che qui troviamo, è in genere la struttura originaria più elementare degli archivi di tutti i piccoli luoghi pii”. Riguardo alle più antiche membrane di questo fondo andate disperse, solo due delle concessioni enfiteutiche di cui a 730.1 in Archivio di Stato di Cremona, Comune di Cremona, “Diplomatico”, ai nn. 2.839 e 2.834.
Il Politi suddivide l’archivio in due serie: BENI, DIRITTI, GOVERNO (secc. XIV – XVIII) e AMMINISTRAZIONE (secc. XVI – XIX in.) mantenute da Archidata. G. Politi, “Antichi…”, vol. II, p. CX.
Codici identificativi:
- MIBA0034E7 (PLAIN) | Annotazioni: Verificato il 18/10/2013
Soggetti produttori
- Carità di Sant'Arealdo sec. XIV - 1786
Link risorsa: http://lombardiarchivi.servizirl.it/fonds/6404