Scritti (1906 - 2000)
442 unità archivistiche di primo livello collegateSerie
Metri lineari: 6.2
Consistenza archivistica: bb. 31
Gli scritti di Vigorelli coprono un arco di tempo molto vasto: dal 1931 al 2000.
Questa parte dell'archivio ha una consistenza di 442 fascicoli, alcuni dei quali molto corposi. Di questi, 43 riguardano direttamente Alessandro Manzoni.
Le carte di questa sezione sono state suddivise in nove serie: Letteratura, Manzoni, Arte naïf, Arte, Cinema−Teatro−Televisione, Cultura e politica, Monografia su Giovanni Gronchi, Monografia su Teilhard de Chardin, Articoli per riviste.
All'interno di ciascuna serie i fascicoli sono stati ordinati per estremo cronologico iniziale, a eccezione degli articoli per riviste che sono ordinati alfabeticamente per testata. Si tratta di fascicoli organizzati dallo stesso Vigorelli contenenti i suoi articoli, in molti casi ritagliati e incollati su un foglio di carta su cui è riportata la testata e la data di pubblicazione. Molti di questi articoli sono presenti anche nelle Recensioni.
Vigorelli ha infatti organizzato il proprio archivio in modo tale che a molti suoi scritti si potesse arrivare per vari accessi (recensioni organizzate per autore, recensioni organizzate per testata, recensioni che compaiono anche nei fascicoli più corposi degli scritti, ecc.).
Anche qui si è operata una descrizione il più possibile completa.
Innanzitutto è stato riportato fra virgolette il titolo presente sulla copertina del fascicolo; nei casi, la maggior parte, in cui la copertina non aveva titolo, o un titolo non congruente al contenuto, è stato attribuito un titolo non virgolettato.
Molte cartelline senza titolo hanno una natura "miscellanea". Sembra che Vigorelli abbia accumulato questi scritti con l'intenzione successiva di smistarli in fascicoli già esistenti o in fascicoli da creare ex novo. In questo caso si è optato per lasciare questi scritti nelle cartelline così come si sono trovati, elencandoli tutti: non è sembrato opportuno, anzi del tutto antistorico, creare ex post fascicoli omogenei.
Come già ricordato, Vigorelli procedeva nell'archiviazione delle proprie carte con un metodo che potremmo definire "per accumulazione": i fascicoli possono contenere scritti, materiali di Vigorelli e di altri autori, fotografie di Vigorelli con l'autore a cui è dedicato il fascicolo, corrispondenza, articoli di giornale; l'arco di tempo può anche essere pluridecennale. Si vedano, tra gli altri, i fascicoli: "Articoli e saggi brevi su Rovani" (1935−1975), "Bo" (1936−1984).
La stessa cosa avviene per i fascicoli riferiti a opere e temi, per esempio il fascicolo: "Colonna infame" (1941−1984).
L'arco temporale diventa secolare nei casi di fascicoli contenenti materiale vario su Manzoni (senza peraltro scritti di Vigorelli), per esempio il fascicolo: Miscellanea su Manzoni (1816−1908).
Era abitudine di Vigorelli perfezionare i suoi scritti con continue correzioni, che non sempre si fermavano una volta pubblicato il testo: non è infrequente trovare ulteriori correzioni anche sui testi definitivi a stampa. Anche i titoli spesso subivano modifiche durante le varie fasi di lavorazione: dal manoscritto alla bozza delle stampe, al testo definitivo pubblicato.
La data, qualora non presente negli scritti, è stata attribuita solo quando è stato possibile desumerla da elementi interni allo scritto o dalla data di pubblicazione. In tutti questi casi la data è stata posta tra parentesi quadra. Si è proceduto in questo senso con grande cautela, visto che lo stesso testo, spesso con pochissime varianti, è stato pubblicato più volte e in date diverse. Non è inoltre infrequente il caso di scritti con lo stesso titolo ma dal contenuto del tutto diverso.
In altri casi la data segnalata sullo scritto dallo stesso Vigorelli può essere di molto antecedente alla pubblicazione, spesso avvenuta ad anni di distanza dalla prima stesura.
Sono stati poi elencati tutti gli scritti e il materiale contenuto nei fascicoli. Per gli scritti senza titolo si è riportato l'incipit; si è dato sempre conto della forma di scrittura: manoscritto, dattiloscritto, a stampa; è stata inoltre segnalata la presenza di diverse versioni degli stessi scritti di Vigorelli.
Sfugge a questo lavoro dare ragione delle eventuali differenze di contenuto tra il manoscritto o il dattiloscritto di Vigorelli e il testo pubblicato, nonché la ricerca della pubblicazione: si tratta di un'analisi di carattere filologico, che esula da questo intervento, ma che oggi, grazie al nostro lavoro, potrà essere intrapresa. Comunque in tutti i casi, e sono tanti, in cui Vigorelli ha inserito nel fascicolo la bozza della pubblicazione a stampa, la relazione è stata sempre segnalata.
Link risorsa: http://lombardiarchivi.servizirl.it/fonds/73650