fotografie di Giuseppe Pessina ([circa 1937] - [circa 1947])
53 unità archivistiche di primo livello collegateSottoserie
Consistenza archivistica: Parte del raccoglitore "MANIFESTAZIONI".
Serie composta da 55 fotografie. In particolare:
n° 46 provini a contatto da lastre fotografiche e da negativi, b/n, f.to 9×12 (soggetti vari, 1937−1947, fotografo: Giuseppe Pessina). Class. M1−M2−M3−M5−M6−M7−M8−M9−M10−M11;
- n° 2 provini a contatto da lastre fotografiche 13×18, b/n, f.to 18×24 (processione della Madonna Pellegrina per le vie di Cusano, 1947, fotografo: Giuseppe Pessina). Class. M4;
- n° 7 ingrandimenti fotografici da negativi, b/n, f.to 18×24 (soggetti vari, 1937−1942, fotografo: Giuseppe Pessina). Class. M13;
Giuseppe Pessina nasce a Lecco nel 1879 e dal 1895 realizza reportage fotografici nella sua città. Impara da autodidatta le tecniche di sviluppo e di stampa. Fin dall’inizio le sue foto, realistiche, analitiche, documentano aspetti della vita quotidiana e dell’ambiente, allora trascurati dall’iconografia ufficiale. Nel 1905 è socio della Società Fotografica Italiana e nel 1907 è premiato con un diploma di merito al Primo Concorso Mondiale di Fotografia Artistica e Scientifica a Torino. Significative ad esempio le sue foto delle esposizioni di Torino (1898, 1902, 1911) e Milano (1906), autentiche vetrine dell’epoca e di grande impatto su tutti gli strati sociali.
Dopo un periodo trascorso a Bormio, nel quale si dedica a ritrarre la montagna valtellinese, nel 1915 parte volontario per il fronte della Grande Guerra con sette macchine fotografiche: non aveva nessun incarico ufficiale, ma seppe documentare mirabilmente la vita quotidiana dei soldati tra la neve e il fango, nella fatica, nel pericolo e nel riposo e le traversie dei civili in fuga dopo la rotta di Caporetto. Anche la natura è protagonista, con le montagne innevate e la sua bellezza eterna, che le miserie umane non contaminano.
Dal 1921 vive a Cusano Milanino e lavora a Milano, sempre con una particolare attenzione alle manifestazioni pubbliche civili e religiose, cioè alla vita sociale.
Non divenne mai un fotografo professionista, restando sempre un fotoamatore. Solo negli anni Sessanta, grazie al Gruppo 66, di cui divenne socio onorario nel 1966, pubblicò alcune delle sue opere. In precedenza si ricordano solo alcune serie di cartoline che ricavò dalle sue foto.
Dopo la sua morte (Cusano Milanino 1973) il suo patrimonio fotografico è presso il Gruppo 66 e presso i Musei Civici di Lecco.
Il fondo donato alla Biblioteca Civica Ferruccio Maraspin di Cusano Milanino comprende immagini di cerimonie, processioni, funerali della parrocchia di Milanino e della parrocchia di Cusano negli anni tra il 1937 e il 1950. C'é anche una foto dell'inaugurazione della casa del fascio in via Corridoni.
Bibliografia
www.resegoneonline.it 28 novembre 2018
www.centrofotografia.org
Giuseppe Pessina, uno sguardo in evoluzione tra Otto e Novecento in https://rephotowriter.wordpress.com/
Compilatori
- Aggiornamento scheda: Luigi Cazzaniga - Data intervento: 07 novembre 2019
Link risorsa: http://lombardiarchivi.servizirl.it/fonds/75485