Archivio Lalla Romano (sec. XIX - 2008)
Fondo
Consistenza archivistica: 300 faldoni ca., 22.000 volumi
L'archivio offre una documentazione ricchissima e pressoché esaustiva dell'attività creativa e saggistica di Lalla Romano. Nel fondo sono conservati infatti materiali relativi a tutti i libri della scrittrice, di cui sono attestate le varie fasi di gestazione: manoscritti in varie redazioni, dattiloscritti, bozze, prime edizioni a volte con postille permettono una ricostruzione puntuale dell'officina scrittoria della Romano. Notevole è anche la presenza nel Fondo dei materiali originali (lettere, fotografie) che dei romanzi costituiscono i veri e propri avantesti: basti pensare ai romanzi più famosi come Le parole tra noi leggere e Una giovinezza inventata interamente costruiti a commento di materiali autobiografici. Integrale è anche la documentazione relativa alla produzione saggistica e militante, uscita sparsamente su riviste e quotidiani, in parte già raccolta da Antonio Ria e organizzata in cartelle finalizzate a un progetto di edizione in volume. Così come completa è la documentazione relativa alla bibliografia critica sulla Romano, presente attraverso estratti, pagine di riviste e giornali o eventualmente fotocopie. Alla ricchezza documentaria si aggiunge in molti casi il fascino di pagine illustrate da disegni e schizzi, a penna, china, matita che testimoniano l'intreccio fra la scrittrice e l'artista, ben rappresentata dalla ricca collezione di quadri nella casa di Via Brera. Infine di enorme valore è l' epistolario (per un totale di oltre 3.000 corrispondenti) , ancora quasi tutto da indagare, che testimonia dei rapporti con le personalità più rappresentative del panorama culturale italiano dagli anni 40 circa alla fine del Secolo: poeti, scrittori, editori, pittori, critici, giornalisti fra i quali Cesare Pavese, Elio Vittorini, Eugenio Montale, Mario Soldati, Italo Calvino, Natalia Ginzburg, Gianfranco Contini, Carlo Dionisotti, per indicarne alcuni fra i maggiori.
Il materiale copre in pratica l'intera vita della Romano, conservando sporadiche documentazioni relative all'infanzia e alla famiglia d'origine, ma diventa capillare a partire dagli anni dell'attività letteraria, ossia all'incirca dagli anni '40 fino alla morte della scrittrice (giugno 2001). Grazie all'impegno di Antonio Ria, che ha provveduto fra l'altro in questi anni alla pubblicazione di numerosi testi inediti, il fondo è stato costantemente aggiornato di tutti i contributi critici usciti dal 2001 ad oggi.
Storia archivistica:
L’Archivio Lalla Romano è conservato nella casa di Via Brera 17 a Milano dove la scrittrice ha vissuto fino alla sua morte nel giugno 2001. Così come si presenta attualmente l’organizzazione del fondo è il risultato di due diversi interventi. Una parte del materiale era infatti stato ordinato a partire dagli ultimi anni di vita della scrittrice dal marito, poi erede e curatore del lascito, Antonio Ria, che aveva provveduto a una sistemazione dei materiali principali, raccogliendoli in cartellette e faldoni, generalmente organizzati per opere. In seguito, grazie a una collaborazione con la Biblioteca Nazionale Braidense (e in particolare con le responsabili del progetto Mariella Goffredo De Robertis e Laura Zumkeller), che verrà perfezionata con la cessione dell’Archivio e della casa della scrittrice (dove verrà allestita una casa-museo) al Ministero per i Beni culturali, è stato avviato un progetto di ordinamento e catalogazione, tuttora in corso. I materiali non ancora riordinati trovati sparsi per la casa sono stati collocati in camicie e cartellette cui è stata assegnata una segnatura provvisoria, mentre parallelamente sono stati siglati e registrati i materiali già riuniti, mantenendo l’ordinazione già stabilita. In questo modo l’intero patrimonio documentario presente in casa è stato individuato e descritto sommariamente. L’elenco del materiale è stato registrato su un file world. Lo stesso lavoro è stato attuato per il carteggio, anch’esso precedentemente ordinato solo in minima parte. Sempre su progetto della Biblioteca Braidense è stata condotta la catalogazione della biblioteca della scrittrice, anch’essa destinata alla consultazione nella casa-museo di Via Brera. Per l’anno 2009 è prevista la registrazione del materiale sul software Sesamo, che consentirà la consultazione in web, mentre una più dettagliata descrizione verrà prodotta in Manus. Nella casa di Via Brera 17 sono conservati anche numerosi quadri, disegni e mobili in parte disegnati dalla stessa Romano. La sezione del lascito che costituisce l’Archivio comprende però soltanto i materiali manoscritti e librari, notificati dalla Soprintendenza archivistica della Lombardia con decreto del 22 gennaio 2004, n. 42. Notificato è anche l’Archivio fotografico Roberto Romano, che comprende 371 lastre fotografiche e 166 stampe fotografiche del padre della scrittrice.
Codici identificativi:
- MIBA0089D1 (PLAIN) | Annotazioni: Verificato il 18/10/2013
Soggetti conservatori
Soggetti produttori
- Romano, Graziella (Lalla) 1906 novembre 11 - 2001 giugno 26
Progetti
- Università degli Studi di Pavia: repertorio degli archivi letterari lombardi del Novecento - PLAIN (2005-2007)
Fonti
- Romano 1991-1992 = Lalla Romano, Opere, a cura di Cesare Segre, Milano, Mondadori, 1991-1992
Compilatori
- Giulia Raboni (Archivista)
Link risorsa: http://lombardiarchivi.servizirl.it/fonds/815