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Basilica di Sant'Andrea in Mantova

Basilica di Sant'Andrea in Mantova (1370 - sec. XX)

2.438 unità archivistiche di primo livello collegate

Complesso Di Fondi

Consistenza archivistica: bb. 711, regg. 292

Storia archivistica:

Questo inventario è il frutto di un intervento di riordino ed inventariazione complessivo della documentazione riguardante la basilica di Sant’Andrea, svolto nel corso di alcuni anni (1994-1999), grazie a finanziamenti regionali e all’impegno dell’Archivio storico diocesano nel mettere a disposizione dei numerosi studiosi un fondo archivistico di notevole interesse storico per la storia della città di Mantova e del territorio.
L’intervento ha visto la schedatura informatizzata di tutta la documentazione relativa alla basilica, dal 1370 al 1950, tramite il software Sesamo della Regione Lombardia.
Oltre al materiale che già era conservato presso l’Archivio diocesano, è stata oggetto di inventariazione anche la documentazione che ancora giaceva presso la parrocchia di Sant’Andrea, trasferita nell’agosto 1999 in Archivio diocesano, dove è confluita nel fondo archivistico di pertinenza, del quale è naturale integrazione e completamento.
Attualmente l’archivio della basilica di Sant’Andrea è costituito da 711 faldoni (contenenti buste, cartelle, fascicoli e registri) e da 292 registri relativi all’anagrafe e allo stato civile della parrocchia di San Lorenzo in Sant’Andrea, della chiesa sussidiaria dei Santi Simone e Giuda e della chiesa parrocchiale di Sant’Ambrogio. Questa sezione “Anagrafe” è stata mantenuta distinta dal resto della documentazione, in quanto fa parte del fondo Anagrafe antica, collocato separatamente nei depositi dell’Archivio diocesano.
L’archivio risulta costituito da fondi: “Collegio primiceriale”, “Parrocchia” e “Fabbriceria”.
Mentre per la “Parrocchia” e la “Fabbriceria” si è rispettata l’organizzazione originaria delle carte, che già si presentavano accorpate in questi due nuclei fondamentali, per quanto riguarda il “Collegio primiceriale”, esso è stato ricostituito durante il riordino dell’archivio, riunendo la parte più antica della documentazione, che, nel corso del tempo, era erroneamente confluita nell’archivio della Fabbriceria e in parte in quello della Parrocchia.

Criteri di schedatura
L’utilizzo del software Sesamo ha permesso di creare una banca dati informatica, con la realizzazione di un inventario cartaceo, corredato di indici onomastici, toponomastici, delle istituzioni e delle cose notevoli.
A ogni scheda informatica corrisponde un’unità archivistica, che, a seconda dei casi, può coincidere con una busta, un fascicolo e in taluni casi anche con una singola unità documentaria.
Nel campo Titolo si è riportato tra virgolette il titolo originario rinvenuto sul dorso del faldone, sui fascicoli antichi o sui registri e catastri. Quando invece non si è ritrovata intitolazione originale è stato attribuito al fascicolo un titolo redazionale, riportato senza virgolette.
Il campo Classificazione individua la collocazione dei documenti all’interno della struttura gerarchica del Titolario.
Nel campo Estremi Cronologici dei documenti sono riportate le date complessive dei documenti contenuti nel fascicolo.
Nel campo Contenuto sono stati descritti in modo più o meno analitico gli oggetti trattati e le pratiche presenti.
Il campo Definizione individua l’aspetto estrinseco della documentazione (es. busta, fascicolo, unità documentaria).
Fondamentale è la segnatura definitiva che indica in modo univoco il numero di busta e fascicolo o di registro, permettendo una rapida individuazione nei locali del deposito.
Nel campo Segnatura antica, invece, si è dato conto di due numerazioni diverse delle buste, attribuite in occasioni di riordini precedenti a questo intervento, distinguendo tra parentesi tonde e quadre le diverse tipologie di numeri. Queste indicazioni sono importanti per individuare documenti che possono essere stati citati in studi realizzati in passato proprio con questi vecchi numeri di busta o fascicolo.
Nel campo Note, infine, sono riportate osservazioni critiche o elementi individuati in fase di schedatura e utili per integrare e facilitare la consultazione.

Codici identificativi:

  • MIBA00A39B (PLAIN) | Annotazioni: Verificato il 18/10/2013

Soggetti conservatori

Progetti

Compilatori

  • Laura Ferrari (Archivista)
  • Elena Lucca (Archivista)
  • Giuliano Annibaletti (Archivista)