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Comune di Sordio

Comune di Sordio (1840 - 1965)

1.971 unità archivistiche di primo livello collegate

Fondo

Consistenza archivistica: 1971 unità archivistiche tra fascicoli e registri

Il fondo conserva la documentazione prodotta dall'Amministrazione del Comune di Sordio nell'esercizio della sua attività sul territorio e per la gestione degli affari interni e la corrispondenza formatasi attraverso le relazioni del Comune con i privati, le autorità tutorie e altri enti attivi nello stesso periodo.

La documentazione non è particolarmente consistente, date anche le ridotte dimensioni del Comune; il carteggio amministrativo risulta molto lacunoso per gli anni '60 dell'800 mentre diventa via via più consistente a partire dal decennio successivo, anche se non mancano annate che risultano evidentemente più povere rispetto ad altre.

Oltre al carteggio sono state inventariate le serie particolari; le più interessanti per continuità e completezza di documentazione sono quelle dei registri delle deliberazioni del Consiglio comunale e della Giunta municipale, delle liste di leva e dei ruoli matricolari, dei registri di stato civile; di seguito diamo l'elenco completo:

− Protocolli della corrispondenza,

− Registri delle deliberazioni del Consiglio comunale,

− Registri delle deliberazioni della Giunta municipale e del Podestà,

− Processi verbali del Consiglio comunale,

− Indici delle deliberazioni,

− Registri delle spedalità,

− Inventari del patrimonio comunale,

− Contratti,

− Contabilità,

− Mappe,

− Liste di leva,

− Ruoli matricolari,

− Pratiche edilizie,

− Registri degli atti di nascita,

− Registri degli atti di matrimonio,

− Registri degli atti di cittadinanza,

− Registri degli atti di morte,

− Registri della popolazione,

− Registri delle emigrazioni e delle immigrazioni.

La consistenza complessiva tra carteggio e serie particolari è di 1.967 unità archivistiche, tra fascicoli e registri.

Storia archivistica:

Prima dell’intervento di riordino e inventariazione realizzato dalla Mémosis società cooperativa, la documentazione più antica (1860-1914) si presentava raccolta in buste sul cui dorso erano presenti indicazioni cronologiche solo parzialmente attendibili; all’interno delle buste le carte erano sommariamente raccolte per anno, prive di struttura, con fascicoli di carteggio generale denominati “Posta” e con sporadici fascicoli per procedimento (ad esempio quelli relativi alla manutenzione delle strade comunali).

Questa organizzazione era il risultato di un intervento di riordino effettuato nel 1926 dal segretario comunale Ernesto Spagnolini, con l’ausilio di personale comunale, contestualmente ad un trasferimento della documentazione dell’ufficio comunale in nuovi locali adibiti ad archivio.

Nella relazione finale al Sindaco del 30 luglio 1926 (1), il segretario descrive l’archivio come “un ammasso di carte senza ordine e suddivisione [sistemato] in un misero locale umido senza luce ed aria [..]”. Per ovviare a questa situazione Spagnolini realizza uno “spoglio del carteggio esistente nel vecchio ufficio dall’anno 1860 al 1915”, disponendo le carte “anno per anno in apposite cartelle”. L’intervento si ferma al 1915 poichè il segretario afferma che “da questo anno l’archivio era in perfetto ordine”. Egli dà conto anche di una riorganizzazione fisica e di una ricondizionatura di alcune serie particolari, “i preventivi e consuntivi, i registri di stato civile, i registri scolastici, i protocolli, le liste di leva con gli elenchi preparatori e i ruoli matricolari”, ma non parla di inventari; possiamo quindi presumere che si sia trattato di un mero riordino fisico che non produsse alcuno strumento di corredo.

Per gli anni a seguire, le carte conservate in archivio danno conto di frequenti solleciti da parte della Soprintendenza archivistica per la realizzazione di inventari, di offerte di ditte per la realizzazione lavori e di incarichi diversi affidati, ma non realizzati (ad eccezione di uno scarto di pubblicazioni e modulistica realizzato nel 1936 dal Comune stesso) fino al 1982, quando in un carteggio con la stessa Soprintendenza si dà conto di un inventario chiuso al 15 luglio 1979 (estremi cronologici degli atti inventariati 1942-1978) di cui si conserva copia in archivio, ma del quale non si conoscono gli autori (2).

L’archivista ha organizzato le carte per serie annuali sulla base del titolario Astengo redigendo un inventario con sommarie descrizioni corrispondenti per lo più al titolo della classe o alla materia, privo di indici, introduzioni e con indicazioni cronologiche spesso non attendibili; non sono elencate le serie particolari, ma i conti consuntivi erano stati, evidentemente, riordinati, ricondizionati in buste numerate e presumibilmente elencati in uno strumento che non è stato reperito. Il carteggio amministrativo si presentava raccolto in buste correttamente collocate e numerate da 1.

Successivamente al 1979 continuano i contatti con la Soprintendenza archivistica per lo più riferiti a traslochi in occasione di lavori di ristrutturazione dei locali del Municipio, fino al 1995 anno in cui le carte vengono collocate nell’attuale deposito (3).

Le carte prodotte nell’arco cronologico 1915-1941 e non interessate dagli interventi sopracitati (1926 e 1982), si presentavano disordinate, con indicazioni incoerenti sui dorsi dei faldoni e organizzate in sommari fascicoli-categoria.

Note

1) Archivio storico comunale (da questo momento in poi abbreviato in ASC), fasc. 579.

2) ASC, fascc. 717 (in deliberazioni del Podestà), 923, 956, 1606 e Archivio di deposito comunale (da questo momento abbreviato in ADC), b. 21, fasc. 1, b. 26, fasc. 1 e b. 40, fasc. 1.

3) ADC b. 105, fasc. 3; 123, fasc. 3; 130, fasc. 2.

Criteri di ordinamento

L’archivio è strutturato in tre sezioni di carteggio – la prima raccoglie la documentazione prodotta in un arco temporale che va dal 1860 al 1914, la seconda comprende gli atti dal 1915 al 1941 e la terza quelli dal 1942 al 1965 – e una di serie particolari.

Per quanto riguarda le prime due sezioni, carte dalle origini al 1941, il nostro intervento è stato conservativo della struttura originale data dal segretario comunale nel 1926 e portata avanti negli anni successivi, ovvero è stata conservata la divisione nelle sezioni originarie, conservato il titolario e l’organizzazione interna in annualità.

Nel rispetto della struttura originaria, si è operato comunque un lavoro di riordino organico delle carte, consistente in:

- normalizzazione del titolario, laddove necessario,

- accorpamento di fascicoli riguardanti le stesse pratiche amministrative,

- ricollocazione di documentazione erroneamente datata, classificata o archiviata nel fascicolo di riferimento,

- riordino e definizione di fascicoli di carattere generale e miscellanei,

- creazione di fascicoli particolari enucleandoli quando frammisti alle carte miscellanee,

- riconoscimento e scorporo delle carte prodotte da soggetti produttori diversi e che costitutiscono archivio aggregato (Congregazione di carità ed Ente comunale di assistenza, Patronato scolastico, Consorzio scuola media tra i Comuni di Sordio e San Zenone al Lambro, Ufficio di conciliazione e Ufficio provinciale per il lavoro e la massima occupazione-UPLMO, sezione di Sordio) .

Anche per quanto riguarda la terza sezione, oggetto in un intervento di riordino da parte di archivisti esterni avvenuto alla fine degli anni ‘70, si è operata una scelta conservativa della struttura esistente, in serie annuali secondo il titolario Astengo; il lavoro di riordino delle carte, sempre nel rispetto della struttura, è stato più profondo e articolato data l’evidente presenza di errori di classificazione, datazione e identificazione dei fascicoli e delle pratiche. Anche dalla terza sezione sono stati scorporate eventuali carte prodotte da soggetti diversi.

La descrizione inventariale delle unità archivistiche è composta dai seguenti elementi descrittivi:

1- Numero unità;

2- Codice di descrizione archivistica;

3- Titolo, posto tra virgolette se originale;

4- Estremi cronologici;

5- Contenuto;

6- Segnatura archivistica (numero del fascicolo);

7- Altre indicazioni cronologiche;*

8- Note data;*

9- Segnature precedenti;*

10- Allegati/inserti;*

11- Note.

Novembre 2006

Per Mémosis società cooperativa

Nicola Lecis

Francesca Savulla

Codici identificativi:

  • MIBA00AD08 (PLAIN) | Annotazioni: Verificato il 18/10/2013

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