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Fondo Morelli

Fondo Morelli (1918 - 1994)

527 unità archivistiche di primo livello collegate

Fondo

Consistenza archivistica: bb. 74, fascc. 527

Si tratta di 527 fascicoli condizionati in 74 buste. La documentazione copre l'arco temporale dal 1943 al 1946 con precedenti dal 1928 e susseguenti fino al 1991. E' la raccolta delle informazioni e delle notizie, di documenti manoscritti, dattiloscritti, a stampa, originali e copie interessanti la resistenza bresciana e la vita militare e civile nell'area bresciana durante la Repubblica sociale italiana.

Storia archivistica:

Nell’estate del 1945 per iniziativa di alcuni ex partigiani bresciani fu iniziata la raccolta delle testimonianze dei principali protagonisti della Resistenza con l’obiettivo di raccogliere e salvaguardare documenti necessari per la storia politica, sociale ed economica dell’area bresciana del periodo dall’8 settembre 1943 alla liberazione. Tale opera continuò negli anni successivi e fu istituzionalizzata con la nascita dell’Istituto storico della Resistenza bresciana nel 1967. Da tale data, grazie soprattutto all’opera instancabile del professor Dario Morelli, il materiale documentario si incrementò notevolmente. Fondi archivistici, documenti sciolti, documenti a stampa, fotografie, manifesti, volantini continuarono ad essere depositati presso l’Istituto fino agli anni Novanta del Novecento.
Dopo la fondazione dell’Istituto, la scelta del professor Morelli fu quella di riorganizzare l’intero patrimonio documentale, non tenendo in considerazione gli archivi di provenienza e non rispettando i diversi fondi: tutta la documentazione confluì in un’unica raccolta oggi conosciuta appunto con il nome di Fondo Morelli.
Il Fondo Morelli pertanto non è propriamente un fondo archivistico, ma piuttosto una raccolta documentaria costituita da carte di provenienza varia, dai primi fondi documentari confluiti nell’Archivio storico della resistenza bresciana e dell’età contemporanea, dalla fusione di archivi di comandi militari della GNR, di comandi partigiani, di organismi amministrativi e enti civili che furono protagonisti a Brescia durante la RSI e nel periodo successivo alla liberazione. Molti sono i documenti provenienti dall’Archivio delle Divisioni Fiamme Verdi, costituito a Cividate Camuno da don Carlo Comensoli già a partire dall’estate del 1945. Diversi anche i fascicoli e le carte sciolte donati dagli stessi partigiani, protagonisti della resistenza bresciana e della realtà civile e politica locale nel periodo post liberazione, quali Enzo Petrini, Laura Bianchini, mons. Luigi Fossati e padre Luigi Rinaldini, o dai loro famigliari ed eredi. Anche questi documenti hanno trovato sedimentazione nel Fondo Morelli. Nel fondo inoltre sono confluiti documenti raccolti dallo stesso Dario Morelli, o da studiosi collaboratori, durante le ricerche negli archivi di enti pubblici o di famiglie private. Si tratta di documenti sia originali che in copia provenienti, ad esempio, dagli archivi dei comuni della provincia, da fondi conservati presso il locale Archivio di Stato (quale il Fondo della Prefettura), dall’Archivio della Corte d’Assise di Brescia, e di volantini, manifesti, carte geografiche, giornali e altro materiale a stampa. Negli anni Ottanta inoltre è stata avviata una lunga ricerca presso enti civili e militari per il reperimento di ulteriori informazioni e della relativa documentazione in xerocopia riguardante i caduti per la Resistenza in provincia di Brescia e i caduti bresciani fuori provincia, compresi gli scomparsi nei lager e i combattenti nel Corpo italiano di liberazione (CIL). Anche il materiale che si è accumulato con questa ricerca è confluito nel Fondo Morelli.
Il professor Morelli oltre ad aver raccolto tutta la documentazione che oggi costituisce il fondo, ne ha anche studiato l’ordinamento, e in base a questo ordinamento ha riorganizzato non solo i primi nuclei di documentazione raccolti, ma anche tutti i documenti giunti successivamente. Nell’organizzazione della documentazione egli non ha mantenuto la distinzione dei fondi.
La documentazione si presenta organizzata in 19 sezioni (A-Z) suddivise al loro interno in piccole serie costituite da fascicoli che raggruppano documenti emessi per lo più da un unico ente. Il criterio di base dell’ordinamento voluto da Morelli è l’autore dei documenti. I diversi documenti si sono fusi nelle sezioni secondo l’autore di ciascuno di essi. Tutti i documenti scritti ed emessi da un medesimo comando, ente, istituzione o associazione sono raggruppati in un unico fascicolo indipendentemente dall’essere minute, originali o copie. Nello stesso modo tutti gli atti emessi da una divisione o brigata partigiana sono stati uniti, insieme alle lettere e biglietti dei partigiani appartenenti alla stessa divisione o brigata. I fascicoli hanno assunto come titolo il nome dello stesso autore. All’interno di ogni sezione i fascicoli sono organizzati gerarchicamente. A fianco dei fascicoli “per autore” ve ne sono altri costituiti da documenti dalla medesima tipologia: raccolta di lettere dal carcere, di testimonianze, di materiale a stampa, di opuscoli.

La provenienza dei documenti che costituiscono il fondo è assai varia e altrettanto vari sono i produttori delle carte. Essendo documenti provenienti da fondi diversi, anche la natura giuridica dei rispettivi produttori è diversa: enti civili e militari, organismi politici, partiti, associazioni, privati.
Analizzando le minute, le segnature di protocollo, i caratteri estrinseci dei documenti e grazie alle indicazioni in merito alla provenienza riportate nello schedario dattiloscritto predisposto dal professor Morelli, che per primo provvide a organizzare le carte e a inventariarle, è stato possibile individuare alcuni fondi d’origine e quindi i rispettivi produttori.
Si elencano i principali:
Servizio informazioni difesa (SID) – Nucleo CS di Brescia
Procura di Stato di Brescia
Tenenza dei Carabinieri di Breno
GNR – Servizio politico
GNR – 613^ Comando provinciale di Brescia
GNR – XV Battaglione O.P. di Brescia con sede in Castello
GNR – Presidio di Breno
Brigata nera E. Tognù – 3^ Compagnia alpina Valle Trompia
Comuni della provincia di Brescia: Concesio, Leno, Rodengo Saiano, Calvagese della Riviera, Corteno Golgi, Rezzato, Ospitaletto
CVL – Comando raggruppamento divisioni Fiamme verdi
CVL – Quartier generale del Raggruppamento Fiamme Verdi
CVL – Comando divisione Fiamme verdi Tito Speri
CVL – Comando divisione Fiamme verdi Astolfo Lunari.
Ministero assistenza postbellica – Commissione riconoscimento qualifiche partigiani per la Lombardia
Centro assistenza patrioti di Brescia
Centro raccolta patrioti Val Camonica.

Il fondo inoltre è arricchito da donazioni di documentazioni di privati. Si ricordano i più rilevanti:
Enzo Petrini
Laura Bianchini
Mons. Luigi Fossati
Claudio Sartori
Padre Carlo Manziana
Padre Giulio Bevilacqua
Padre Luigi Rinaldini
Pietro Serini
Franco Salvi
Teresio Olivelli
Don Carlo Comensoli
Mario Tognato.

Criteri di ordinamento
Poichè uno studio analitico della documentazione ha mostrato l’impossibilità di ricondurre i documenti ai fondi di appartenenza, si è scelto di mantenere l’ordine dato dal professore Morelli man mano che la documentazione veniva acquisita dall’Istituto storico della Resistenza bresciana ed entrava a far parte del fondo e di ripristinare il medesimo ordine laddove venuto meno.
La documentazione si presenta quindi ordinata in partizioni alfanumeriche: 19 sezioni A-Z divise a loro volta in sottosezioni o serie contraddistinte da un numero romano. All’interno di queste si trovano i fascicoli numerati con numero arabo. All’interno dei fascicoli i documenti sono condizionati in fogli sui quali è riportato il numero progressivo del documento all’interno del fascicolo (corrispondente allo schedario dattiloscritto conservato presso l’Archivio) e la segnatura indicante: sezione, sottosezione e fascicolo.
Si segnala che in coda alle 19 sezioni è stata posta una sezione non numerata denominata “Stampa”.
Il lavoro di riordino è consistito dunque nel ripristinare l’ordinamento dato alla raccolta dal professor Morelli, attraverso l’esame dei singoli fascicoli e la riconduzione dei fascicoli o carte sciolte alla struttura individuata. I documenti rinvenuti fuori posto sono stati ricondotti ai fascicoli di appartenenza, grazie alle segnature apposte alle carte e al confronto tra i documenti e le relative schede dattiloscritte.
All’interno dei fascicoli i documenti sono ordinati cronologicamente. Laddove l’ordine interno dei documenti è diverso, ad esempio alfabetico, è specificato nella descrizione archivistica.

Codici identificativi:

  • MIBA00C07A (PLAIN) | Annotazioni: Verificato il 18/10/2013

Soggetti conservatori

Progetti

Fonti

  • Anni 2005 = Rolando Anni, Storia della resistenza bresciana, 1943-1945, Morcelliana, Brescia, 2005
  • La Resistenza bresciana = La Resistenza bresciana. Rassegna di studi e documenti, Istituto storico della resistenza bresciana, Brescia, 1970-2001
  • Il futuro della resistenza: tra storia e memoria = Inge Botteri (a cura di), Il futuro della resistenza: tra storia e memoria, Archivio storico della resistenza bresciana e dell'età contemporanea, Brescia, 2004
  • Morelli 1968 = Dario Morelli, La montagna non dorme. Le Fiamme verdi nell'Alta Valcamonica, Morcelliana, Brescia, 1968
  • Guida agli archivi della resistenza = Guida agli archivi della resistenza, a cura della Commissione Archivio-Biblioteca dell'Istituto nazionale per la storia del movimento di liberazione in Italia, Ministero per i beni culturali e ambientali, Roma, 1983
  • MICA000AB6 = Schedario dattiloscritto dei documenti
  • MICA000AB7 = Schedario alfabetico
  • MICA000AB8 = Elenco sommario

Compilatori

  • Daniela Ghirardini (Archivista)