|||
Consorzio della Misericordia di Santa Maria dei nobili da Fin

Consorzio della Misericordia di Santa Maria dei nobili da Fin (1434 - 1969)

547 unità archivistiche di primo livello collegate

Fondo

Storia archivistica:

All’inizio del presente intervento l’archivio era in condizioni di disordine, in alcune parti notevole. Non esistevano strumenti di corredo né antichi, né recenti. Un’unica traccia recente di intervento era riscontrabile per gli anni 1952-56 per i quali erano stati costituiti, si presume da chi all’epoca svolgeva servizio di segreteria, alcuni fascicoli annuali per la documentazione relativa al culto, al personale e a non meglio identificate “varie”.

Nella prima metà del secolo scorso era inoltre stata data una certa struttura ad alcune parti dell’archivio, di cui si darà conto più avanti.

L’archivio conserva un nucleo di carte più antiche, appartenenti all’epoca di norma identificata come Ancien Régime, che ripropone nella forma e nel contenuto le serie documentarie che testimoniano a questa soglia storica la vita e l’attività di istituzioni simili (tavole di fondazione, deliberazioni, mastri della contabilità, istrumenti relativi all’accensione di censi e livelli a lasciti e testamenti, inventari dei beni). Tale documentazione si presenta in massima parte nella forma del registro, integro o smembrato, fatta eccezione, ovviamente, per gli istrumenti e per le tavole di fondazione, presenti queste ultime solo in copie di epoca posteriore.

C’è poi un grosso corpus di carte ottocentesche. Queste solo in parte erano conservate nell’ordine originario, e giacevano per il resto in condizioni di grande disordine. Anche in questa sezione dell’archivio sono presenti registri (mastri e altri registri contabili). Il resto della documentazione si presentava, come si è detto, in parte abbastanza ordinata, raccolta in fascicoli che possono avere andamento pluriennale (compravendite, affittanze, cessioni di capitali, ecc.) o annuale (corrispondenza) e in parte completamente disordinata. In quest’ultimo nucleo di documentazione sono state rintracciate carte che andavano accorpate ai fascicoli anzidetti; altre carte invece hanno dato luogo a nuove serie documentarie (personale, culto, carteggio esattoriale, ecc.) altre ancora, non avendo apparentemente nesso alcuno con altre parti dell’archivio, sono state raggruppate in coda all’archivio in una sezione denominata “appendice”.

All’inizio del presente intervento dunque, per quanto riguarda la parte di antico regime della documentazione (secc. XV-XVIII), le serie individuate sono state le seguenti:

1. Tavole di fondazione (l’atto di fondazione, come si è detto, non è presente in originale, ma in diverse copie dei secc. XVIII e XIX)

2. Deliberazioni

3. Mastri Della Contabilità

4. Libri Dei Censi E Dei Livelli

5. Inventari Di Beni

6. Costituzioni Di Censi E Di Livelli

Altra documentazione dello stesso periodo era relativa specificamente ai singoli istituti aggregati:

Cappellania San Salvatore

1. Istituzione E Dotazione

2. Mastri Di Contabilità

Cappellania San Giovanni

1. Istituzione E Dotazione

2. Mastri Di Contabilità

Istituto Dei Poveri Bellini

1. Istituzione E Dotazione

2. Mastri Di Contabilità

Istituto Della Dispensa Generale

1. Mastri Di Contabilità

Per quanto riguarda la documentazione dei secc. XIX e XX, la situazione è apparsa subito più complessa, in quanto il fondo giaceva in condizioni di notevole disordine. Sono state peraltro subito individuate le seguenti serie:

1. Compravendite

Fascicoli intestati ai vari contratti (di acquisto o di vendita).

2. Capitali Attivi e Passivi:

Fascicoli intitolati a diversi contratti relativi alla cessione (in un unico caso all’acquisizione) di capitali nella forma del mutuo, del censo o del livello. La sistemazione dei fascicoli risale alla prima metà del sec. XIX. Con molta probabilità un ordine sistematico apparve necessario in seguito alla nuova legislazione sulle ipoteche (1806) che obbligava all’iscrizione ipotecaria dei fondi dati in garanzia di mutui e alle successive rinnovazioni dell’iscrizione. Normalmente i fascicoli sono costituiti dai contratti iniziali, conservati in originale o in copia (costituzioni di censi e livelli, per la maggior parte del sec. XVIII), dalle iscrizioni ipotecarie (a partire dal 1808, ma soprattutto dal 1819) e da eventuale carteggio con le autorità superiori.

Come per la serie precedente, anche in questa all’interno dei fascicoli la documentazione era spesso in disordine ed è stato necessario spostare da un fascicolo all’altro, in seguito alle opportune verifiche, alcuni documenti che evidentemente erano stati consultati e quindi archiviati male.

3. Affittanze Periodiche Di Beni Immobili

Anche in questa serie la documentazione è organizzata in fascicoli, nella fattispecie intitolati alle varie affittanze. In parte i fascicoli erano già in ordine (la sistemazione risale al secolo scorso), in parte è stato necessario ricostruirli, aggregando documentazione trovata sciolta.

4. Bilanci Preventivi E Conti Consuntivi

E’ la serie più completa. I bilanci vanno dal 1808 al 1936 quasi senza soluzione di continuità.

5. Quaderni Di Scossa

La serie comprende i piccoli registri (“quaderni di scossa”) nei quali venivano annotate le riscossioni effettuate dall’esattore presso i debitori nei confronti del Consorzio per livelli, censi, mutui, affitti, ecc.

6. Bollettari Dei Sussidi E Delle Elemosine

La serie comprende i bollettari relativi alle erogazioni del Consorzio ai bisognosi della parentela.

7. Corrispondenza

La corrispondenza è stata trovata parte distribuita in fascicoli annuali (1825-1855) sui quali appare il titolo originale “Corrispondenze commissariali”, parte in fascicoli intitolati ad affari particolari (es.: Corrispondenza con la Prefettura relativa alla natura giuridica del Consorzio, 1881-1911; Corrispondenza con la Sovrintendenza ai monumenti di Milano, per il restauro della chiesa di San Salvatore, 1914-1915), parte sciolta e distribuita a caso nei faldoni.

Si tratta essenzialmente di corrispondenza con le autorità superiori (Commissariato distrettuale e Delegazione provinciale in periodo lombardo-veneto; Prefetto e Viceprefetto in periodo post unitario).

8. Vertenze

La serie comprende fascicoli intestati ai diversi debitori morosi nei confronti del Consorzio.

Per il resto ci si trovava di fronte a carte sciolte, affatto prive di ordine.

Alcune sono state inserite nelle serie individuate, sia a integrazione di fascicoli già esistenti, sia con la creazione di nuovi fascicoli; altre hanno dato luogo ad altre serie, e precisamente:

Censo e Tasse

Servitù Attive e Passive:

Mappe Catastali

Carteggio esattoriale:

Manutenzione Del Patrimonio Immobiliare

Polizze di Assicurazione

Culto

Personale

Rimaneva poi un nucleo di carte prive di vincolo archivistico con le altre carte dell’archivio e senza apparente legame diretto con le vicende della Misericordia. Tale documentazione riguarda però in molti casi membri della parentela e abitanti di Fino del Monte, ed è stata sistemata in coda all’archivio, in sequenza cronologica, in una sezione a parte intitolata “Appendice”.

Individuate le serie, l’archivio è quindi stato organizzato in quattro sezioni: la prima sezione è relativa alla documentazione più antica; la seconda sezione è relativa alla documentazione ottocentesca e novecentesca; la terza sezione è relativa alla documentazione degli istituti aggregati e la quarta infine costituisce l’"Appendice".

Questa struttura tiene conto della diversa fisionomia della parte “antica” rispetto a quella successiva, caratterizzata dalla presenza di fascicoli intestati ai diversi contratti (compravendite, mutui, affitti, ecc.) e da una differente amministrazione.

La prima sezione non termina con il 1796, con la caduta del regime veneto. Per quanto riguarda la periodizzazione dell’archivio infatti non si sono applicate le scansioni che di norma vengono utilizzate per esempio per gli archivi comunali. Si è piuttosto fatto riferimento alla modalità di tenuta delle carte, più che a vicende istituzionali che corrono esternamente alla vita dell’ente, tenendo invece ben presente l’evoluzione della legislazione relativa agli enti caritativi.

Un primo momento di svolta è individuabile nella nuova legge sulle ipoteche (1806) che, come già accennato, dà avvio a una differente organizzazione della documentazione relativa ai contratti di mutuo, con la creazione di una serie organizzata in fascicoli intitolati ai diversi contratti. Analoga sistemazione verrà in seguito applicata anche alla serie relativa alle “Affittanze” e a quella relativa alle “Compravendite”.

Dal 1827 inoltre, come si è visto, il Consorzio viene tolto alla gestione privata dei discendenti della famiglia da Fino e, in base alla nuova legge sulle opere pie, viene dato in amministrazione a un consiglio semi-pubblico (un membro eletto dai consorziati, il parroco e il deputato comunale). Si fa quindi più stretto il rapporto con le autorità superiori, alla cui sorveglianza il Consorzio viene sottoposto. Ciò dà vita alle “Corrispondenze commissariali”, carteggi con le autorità tutorie (Commissario Distrettuale e Delegato Provinciale), sistemati in fascicoli annuali. A far data dal 1827 inoltre il Consorzio, sempre con riguardo alla nuova legislazione, è tenuto a produrre bilanci consuntivi (quelli relativi agli anni 1808-1826 vengono compilati a posteriori nel 1829). Sia i bilanci che la corrispondenza costituiscono quindi due nuove serie documentarie.

Altri momenti di svolta si pongono senz’altro al 1862 (nuova legge sulle Opere pie, con conseguente redazione del primo Statuto e regolamento) e al 1911 (decreto regio con cui il Consorzio viene definito ente pubblico di assistenza, con conseguente redazione del nuovo Statuto).

Per non frammentare troppo l’archivio, soprattutto in considerazione dell’esiguità del fondo, si è creata una sola cesura, ponendola idealmente al 1806 (la documentazione termina nella prima sezione con il 1804 e riprende nella seconda sezione con il 1808). Ciò tenendo anche conto del fatto che le serie documentarie più consistenti (Capitali, Compravendite, Affittanze) non subiscono nel corso del sec. XIX variazioni di rilievo.

Codici identificativi:

  • MIBA00D8CF (PLAIN) | Annotazioni: Verificato il 18/10/2013

Soggetti conservatori

Soggetti produttori

Progetti

Compilatori

  • Annalisa Zaccarelli (Archivista)