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Statuti e privilegi.

Statuti e privilegi. (1283 - 1717)

5 unità archivistiche di primo livello collegate

Serie

Consistenza archivistica: Unità archvistiche 5 (regg. 5)

Questa canonica prima serie (anche Agostino Grattarolo, notaio e cancelliere del comune, iniziava l'inventario da lui compilato nel 1585, v. reg. n. 27, con gli statuti del comune e della comunità di Riviera) si compone di soli cinque pezzi, tre dei quali appaiono comunque di estrema rilevanza: trattasi dello statuto comunale approvato nel 1502 e di due "Libri iurium", attestanti appunto diritti e privilegi del comune. Lo statuto esemplato dallo stesso Grattarolo dall'originale di cui ora non si hanno notizie, si differenzia alquanto da quello del 1396 riformato sotto il dominio di Gian Galeazzo Visconti ed ora conservato presso l'Ateneo di Salò (da dove si auspica possa rientrare presto nella sua sede naturale): solo una minima parte dei capitoli del più antico statuto sono integralmente ripresi dal secondo, molto più organico e contemplante all'incirca le stesse materie, ma con un centinaio di capitoli in meno (102 anziché 203).
Se pur la prassi amministrativa variò alquanto dall'inizio del sec. XVI alla fine del sec. XVIII, lo statuto del 1502 rimase in vigore, con poco numerose addende, per lo più ordinamenti in deroga, sino alla caduta della Serenissima. Fra i due registri citati (nn. 4−5) esiste una notevole coincidenza, in quanto il secondo è in gran parte una copia del primo esemplata da detto Grattarolo "comunis ordinamento et commisione habita".
I rimanenti due pezzi della serie sono una volgarizzazione (compiuta dal notaio del comune Domenico Zanetti e al medesimo compensata quattordici anni dopo la decisione consiliare che si facesse la traduzione) degli statuti del 1502, al fine di una stampa, che pare non sia mai avvenuta, e una parziale copia, su pergamena, degli stessi statuti.

Codici identificativi:

  • MIBA01B4C6 (PLAIN) | Annotazioni: Verificato il 28/05/2012