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Giuspatronati e cappellani

Giuspatronati e cappellani (1394 - 1529)

3 unità archivistiche di primo livello collegate

Sottoserie

Consistenza archivistica: Unità archivistiche 3 (reg. 1, atti singg. cartt. 2)

Questa miniserie comprende il materiale, inscindibile, relativo a tutte o a più di una cappellania; nel registro n. 233 si trovano le dotazioni più importanti di quasi tutte le cappellanie.
Per quanto concerne il patronato laico (un caso quasi generalizzato per le cappellanie della parrocchiale di Salò), alla nomina dei cappellani, parimenti chiamati rettori o beneficiali, si perveniva come segue: i patroni eleggevano il cappellano, lo presentavano poi al vescovo di Brescia, solitamente sostituito dal suo vicario, il quale con un editto generale, affisso sui portali del duomo di Brescia e della arcipresbiterale di Salò, invitava a presentarsi chiunque avesse da esternare motivi contrari alla nomina del nuovo cappellano. Trascorsi i termini prescritti dall'editto, il vicario investiva (e questa era la vera nomina) l'eletto alla cappellania, ordinando a chi di competenza di immetterlo in possesso della stessa.
Ogni fase di questa prassi era naturalmente attestata da documenti notarili e curiali.
Nel caso invece che il beneficio fosse concesso dalla curia romana, tutto si semplificava, ma rimaneva pur sempre necessaria l'immissione in possesso. Queste, per così dire, concessioni dall'alto, non erano affatto gradite, salve particolari eccezioni da relazionare con la persona del cappellano, né dal comune, né da altri possibili patroni, né tantomeno dalla Serenissima in quanto rappresentavano una pesante ingerenza negli affari locali, contraria allo spirito e al dettato delle dotazioni e soprattutto alla politica di autonomia nei confronti della santa sede sempre perseguita da Venezia. Per cui poteva capitare che il provveditore imponesse al cappellano di rinunciare agli "impetrati" da Roma, ossia alle "bolle" e "lettere pontificie" concedenti nomine e privilegi (relativi questi ultimi all'esenzione dagli obblighi previsti dalla concessione del beneficio).

Codici identificativi:

  • MIBA01B4DF (PLAIN) | Annotazioni: Verificato il 28/05/2012