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Benefici delle cappellanie

Benefici delle cappellanie (1447 - 1672)

3 unità archivistiche di primo livello collegate

Sottoserie

Consistenza archivistica: Unità archivistiche 3 (fascc. 3)

E' qui raccolta la documentazione di natura patrimoniale e contabile comune a tutte le cappellanie o a più di una di esse e pertanto materialmente indivisibile. I benefici delle cappelle consistono essenzialmente in fondi rustici che vengono dai rettori o dal comune investiti a pagamento di un livello annuo, con il conseguente solito problema della riscossione di detti livelli.
Non infrequenti le controversie fra il comune e i cappellani sulla gestione del beneficio, ma ancor più frequenti le controversie per il pagamento delle decime ecclesiastiche 1 teoricamente gravanti sui beni delle cappellanie, ciascuna delle quali, indipendentemente dall'averne ottenuto formalmente l'esenzione (dal legato pontificio "a latere" per il dominio veneto), tenta in ogni modo di sottrarsi al pagamento delle decime, sostenendo che, a prescindere dalla esenzione eventualmente ottenuta, i propri beni sono già soggetti a sussidi, taglie e altre gravezze.

NOTE

1 Le decime ecclesiastiche o del clero gravavano sui beni ecclesiastici e furono ripetutamente concesse dai pontefici a Venezia per finanziare la guerra contro i Turchi, equiparata a una crociata; onde si spiega come all'esazione di esse fosse interessato il provveditore.

Codici identificativi:

  • MIBA01B4E0 (PLAIN) | Annotazioni: Verificato il 28/05/2012