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Sindaci di Palazzo

Sindaci di Palazzo (1591 - 1795)

Sottoserie

E' a partire dal 1505 che si ha notizia dell'esistenza di "inquisitores" delegati dai consigli e incaricati di controllare l'attività dei vari uffici. Successivamente il 10 marzo 1511 questa funzione ispettiva assume contorni più precisi e sono eletti dal consiglio maggiore tre "sindici supra offitiales communis", i quali devono indagare sulle estorsioni perpetrate a danno dei cittadini da parte degli addetti ai vari uffici. Nei decenni seguenti la carica non sembra aver avuto una reale stabilità.

Dal 1537 al 1583 l'attività di deputati all'osservanza degli ordini di palazzo è documentata da relazioni presentate annualmente in consiglio. Nel 1584 sono nominati due sindaci di palazzo tenuti a ispezionare settimanalmente gli uffici, il cui operato non dà però esiti sempre felici. Il 21 dicembre 1590 un'altra deliberazione, espressione della volontà di dare alla carica una maggiore incisività, stabilisce la presenza di "duo deputati idonei et experti ex quibus unus sit doctor de collegio qui curam habeant ut ordines palatii observentur". La scadenza delle visite agli uffici è settimanale mentre le relazioni per il consiglio sono presentate mensilmente. Questa delibera è riportata alla voce "sindici palatii" da un capitolare officiorum redatto nel 1656 dal cancelliere comunale Bartolomeo Farina il quale, ponendola all'inizio delle delibere riguardanti la carica, sembra assumerla come documento istitutivo della stessa. Dal 1591 in poi, infatti, l'attività dei sindaci di palazzo è contraddistinta da stabilità e continuità maggiori e da questo momento ha inizio la raccolta delle loro relazioni che proseguono fino al 1795. Il compito di questi ispettori è inoltre istituzionale e consiste nel controllo dell'osservanza di statuti ed ordini da parte dei notai e degli ufficiali.

I documenti sono intestati ai deputati e anziani, e talvolta ai rettori: alla intestazione segue il testo sottoscritto dai sindaci di palazzo. Le scritte "lecta in minori" e "lecta in maiori", con data che di solito non coincide con quella di redazione dell'atto, si trovano spesso a margine del primo foglio di ogni relazione. Le relazioni redatte dai sindaci di palazzo sono quasi sempre accompagnate da fedi giurate sottoscritte dai giudici dei vari uffici; si segnalano in particolare quelle dei giudici al maleficio, la cui documentazione è andata in gran parte perduta. Si tratta di attestazioni comprovanti l'efficenza o meno del servizio prestato dai notai dei vari uffici.

I documenti hanno un ordine cronologico approssimativo. Le lacune degli anni 1672 − 1741 sono in gran parte colmate dalla documentazione degli anni 1686 − 1699 inclusa nella serie delle relazioni ai consigli in cui si trovano di frequente carte firmate dai sindaci di palazzo e relazioni degli stessi riguardanti sovente le inadempienze dei notai dei vari uffici.

Codici identificativi:

  • MIBA002F90 (PLAIN) | Annotazioni: Verificato il 18/10/2013