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Eredità, donazioni e legati

Eredità, donazioni e legati (1341 - 1945)

223 unità archivistiche di primo livello collegate

Sottoserie

La sottoserie presenta documentazione eterogenea sia per gli uffici che l'hanno prodotta, sia per la tipologia degli atti.
E' costituita per lo più da archivi di famiglia, contenenti atti notarili privati e un numero limitatissimo di atti pubblici.
Fanno eccezione alcuni archivi di famiglia e i legati posteriori all'epoca teresiana, i quali sono inseriti nelle pratiche di amministrazione prodotte dagli enti destinatari delle eredità e dei legati stessi.
In relazione alla tipologia documentaria, oltre agli usuali atti notarili presenti negli archivi di famiglia, quali vendite, affitti, obbligazioni, ricevute, testamenti, inventari, stati attivi e passivi delle eredità pervenute agli enti benefattori, possiamo evidenziare numerose vertenze con allegati gli atti prodotti in causa. Per quanto riguarda la documentazione relativa all'amministrazione dei luoghi pii uniti e in seguito della congregazione di carità, si possono evidenziare atti quali verbali di deliberazione, inventari di beni, processi d'asta, stati attivi e passivi, ordinazioni capitolari per conversione di legati in denaro, concessioni della curia arcivescovile per capitalizzazione di messe arretrate e autorizzazioni del prefetto della provincia di Milano per accettazione di lasciti ed eredità.
Tutte le eredità e i legati pervenuti all'ospedale di S. Gerardo, all'ospedale di S. Bernardo o luogo pio convenio, alla scuola di S. Marta e alla scuola del Santissimo Rosario furono inventariate in epoca teresiana dall'archivista dei luoghi pii uniti e dotate di fascicoli contenitivi (riportanti a volte l'elenco degli atti) e di camicie numerate.
Il criterio di ordinamento non fu univoco per tutte le eredità, trovandosi fascicolati insieme atti con notevoli salti cronologici o con tipologie diverse, o, al contrario, trovandosi separati in diversi fascicoli documenti relativi allo stesso oggetto.
La sequenza cronologica, inoltre, non fu rispettata e si riscontrano quindi atti relativi all'amministrazione dell'eredità pervenute all'ente benefico, spesso frammisti ad atti documentanti la provenienza dei beni di famiglia.
Tutto ciò, unitamente ad un generale disordine delle carte stesse, dovuto alla manipolazione di estranei, ha determinato un certo "groviglio" della documentazione. La fascicolazione più recente infine attuata con cartelle, secondo il titolario in uso presso l'E.C.A, non contribuisce ad una migliore sistemazione delle carte in quanto è limitata a cartelle contenitive generali con l'indicazione, per tutte le eredità, del solo nome del testatore.
L'intervento Archidata ha mantenuto l'attuale fascicolazione, con una sottofascicolazione interna che permette il rispetto, fin dove possibile, dell'ordinamento settecentesco, rimettendo le carte fuori posto nei fascicoli di appartenenza, secondo la numerazione loro attribuita; la sottofascicolazione costituita pemette, in sede di redazione dell'inventario, la separazione di archivi di enti diversi e una distinzione degli atti relativi a oggetti diversi.
In coda alla sottoserie sono stati inseriti i regesti di carte, rinvenute in cartelle non inventariate appartenenti all'archivio storico dell'E.C.A., relative ad eredità.

Codici identificativi:

  • MIBA0038C1 (PLAIN) | Annotazioni: Verificato il 18/10/2013