Amor et Labor S.A. ( 1935 - 1958 )

Tipologia: Ente

Tipologia ente: Ente economico / impresa

Condizione: privato

Profilo storico / Biografia

La Società anonima Amor et Labor si costituisce il 19 novembre 1935 con atto del notaio Ippolito Gatti di Gandino. Soci sottoscrittori dell’atto di costituzione sono Giovanni Antonio Antonietti fu Giovanni Antonio, sacerdote, nato a Gandino e domiciliato a Clusone; Luigi Antonietti fu Battista, operaio di Gandino; Giacomo Della Torre fu Santo, falegname di Gandino; Guglielma Crespi fu Carlo, impiegata di Treviglio; Gina Giavazzi fu Angelo, impiegata di Stezzano; Caterina Nodari fu Giovanni, vedova Antonietti, casalinga di Gandino.
La sede della società viene posta a Ponte Selva di Clusone.
La società si propone come scopo di procedere ad acquisti, vendite, permute, costruzione e conduzione di beni immobili rustici e urbani di qualunque specie “a vantaggio di orfani d’ambo i sessi, privi di mezzi e trascurati, con precedenza agli orfani dei caduti per la patria e per la causa nazionale, di combattenti e mutilati, meritevoli per speciali capacità di essere avviati allo studio e alla specializzazione professionale ed agricola, per attrezzarli il meglio possibile alla vita individuale e nazionale”.
La società è abilitata a compiere operazioni commerciali, industriali, finanziarie e ipotecarie sia attive che passive. Il capitale sociale iniziale è stabilito in 15.000 lire ed è rappresentato da centocinquanta azioni variamente sottoscritte dai soci costituenti.
Organi della società sono:
- l’Assemblea dei soci,
- un amministratore unico, nominato nell’atto costitutivo nella persona di Giovanni Antonietti, rinnovabile ogni quattro anni dall’Assemblea, “investito di tutte le più ampie facoltà di ordinaria e straordinaria amministrazione”
- tre sindaci effettivi e due supplenti “con le funzioni e i poteri stabiliti dal codice del commercio”
Pur non essendo chiaramente espressi, appaiono però evidenti i legami esistenti tra la società Amor et Labor e la Casa dell’orfano di Ponte Selva, accomunate non solo dalla figura di Giovanni Antonietti (amministratore unico della società, direttore e presidente della Casa) e dalla condivisione degli intenti (tutela degli orfani in generale, in particolare degli orfani di guerra) ma anche, e soprattutto, dalla gestione di beni immobili in uso alla Casa stessa.
L’attività della società è attestata a livello documentario fino al 1956. Non si sono trovate notizie relative ad attività successive a quella data, né a una sua eventuale cessazione.

Complessi archivistici

Compilatori

  • Prima redazione: Laura Soggetti (archivista) - Data intervento: 30 settembre 2016
  • Revisione: Sergio Primo Del Bello (archivista) - Data intervento: 31 ottobre 2016