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ECA Ente Comunale Assistenza già Congregazione di Carità di Clusone (A. Previtali, 1986)

ECA Ente Comunale Assistenza già Congregazione di Carità di Clusone (A. Previtali, 1986) (1405 - 1979)

781 unità archivistiche di primo livello collegate

Archivio

Consistenza archivistica: Unità archivistiche: 781.

Inventario A. Previtali, 1986 (pp. 2, 3)

Introduzione
a− "Le condizioni dell'archivio al momento del presente riordino."
L'inventariazione delle carte antiche e moderne della Misericordia (MIA) di Clusone divenuta poi Congregazione di Carità agli inizi del 1800 dopo la caduta della Repubblica Veneta e da ultimo Ente Comunale di assistenza (E.C.A) con il quale nell'anno 1978 si chiude l'attività assistenziale e benefica diretta dei comuni iniziatasi nel lontano secolo XIV e che profondamente ha influito su molteplici aspetti della società locale, si completa il progetto di recupero e valorizzazione dei giacimenti archivistici della città di Clusone.
Dopo l'inventariazione delle carte del comune d'antico regime fino all'anno 1797 e quelle del periodo successivo fino ai giorni nostri, con il presente inventario si compie infatti la definitiva e completa catalogazione del ricco carteggio del comune, superando la precaria condizione in cui da lungo tempo si trovavano i succitati archivi, consentendo non solo una maggior garanzia di tutela e di conservazione di un ricco patrimonio culturale, ma soprattutto di valorizzazione da parte di studiosi e ricercatori locali per una più attenta ricerca storiografica.
L'archivio dell'Ente Comunale di Assistenza che consideriamo sempre comprensivo della documentazione della Misericordia e delle Congregazioni di Carità, fu già riordinato dal giugno all'agosto dell'anno 1949 dal personale di segreteria dell'Ente. Trattasi però di un inventario estremamente sommario e sintetico, strutturato per grosse ripartizioni per materiale di cui è stato dato solamente il numero di consistenza delle buste delle serie, senza alcuna identificazione delle unità documentarie e datazione dei documenti.
Il carteggio è numeroso e non risulta che il materiale inventariato nel 1949 abbia subito perdite. Va rilevato solamente che per causa di trasferimenti, l'ultimo dei quali è avvenuto nella Casa Albergo Sant'Andrea di Clusone dove è tuttora depositato, si è creato non poco disordine nella disposizione delle carte all'interno delle serie, probabilmente per qualche manomissione, e una quindicina di buste venute a contatto dell'acqua sono andate quasi irrimediabilmente perdute essendo per metà decomposte dall'umidità.
La conservazione dell'archivio avvenne per il passato presso la sede del Ricovero dei vecchi e non sappiamo se il carteggio prodotto dai vari Istituti di carità annessi all'Ente assistenziale abbia subito perdite consistenti. Vista la notevole quantità del carteggio conservato, fatta eccezione per la parte più antica della quale sicuramente molto è andato perduto e di cui rimangono solo alcuni libri contabili e alcuni documenti come testamenti e legati pii, a partire dal secolo XIX le varie serie risultano complete o quasi e documentano una estesa attività assistenziale e benefica della Congregazione che amministra numerosi beni e proprietà immobili pervenuti dai generosi lasciti di benemeriti cittadini di Clusone.
Resta comunque da osservare la documentazione dell'archivio descritto nel presente inventario è di indubbio valore storico, la sola fonte locale a cui si può attingere per una ricerca storica sulla pratica dell'assistenza ai poveri e ai bisognosi della comunità che, in ogni tempo e nel corso di tanti secoli, ha testimoniato sia le condizioni sociali, economiche, igienico−sanitarie e le conseguenze dolorose dei contagi e delle guerre, che la solidarietà di tutta una comunità che sempre ha donato per i bisogni più gravi degli altri.
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b − "Metodo seguito nel presente inventario." (p. 28)
L'inventario si presenta articolato nelle diverse sezioni in cui l'archivio era stato suddiviso dal precedente inventario. Le serie sono state ricomposte disponendo in ordine cronologico i documenti. Una descrizione più particolareggiata è stata riservata ai documenti più antichi, mentre per il numeroso carteggio degli atti ottocenteschi e oltre, si è sommariamente indicato l'oggetto ed omessa la numerazione delle carte.
Relativamente alla descrizione delle singole unità archivistiche sono stati usati i seguenti criteri:
− La data dei documenti, disposti in ordine cronologico, è riportata secondo lo stile moderno;
− Nella descrizione dei documenti il titolo originale, i titoli recensori moderni o parte di essi, quando si è ritenuto opportuno e significativo indicarlo, sono sottolineati con riga continua;
− Le eventuali ricostruzioni di date sono state indicate con parentesi quadre;
− Di ogni unità documentaria, quando si è ritenuto opportuno è segnalato il numero delle carte;
− Il condizionamento esterno è omesso quando è buono o discreto. Con un asterisco son indicati lievi danni allo stato di conservazione dell'unità, con due quelli più gravi;
− Il supporto scriptorio, senza diversa indicazione, intendesi sempre cartaceo.
Per un agevole orientamento della consultazione è parso utile premettere ad ogni serie un breve cenno illustrativo dei contenuti delle carte.
Sempre per la descrizione delle unità documentarie sono state usate le seguenti abbreviazioni:
reg. − regg. = registro, registri
c. − cc. = carta, carte
p. − pp. = pagina, pagine
orig. = originale
cart. = cartone
legat. = legatura

Nota dell'archivista:

+ Le schede unità non hanno il titolo, spesso la data viene omessa, la descrizione è errata o incompleta, spessa manca la consistenza.
I testamenti non sono regestati.
I cognomi non sono uniformati, sono riportati a volte nella versione latina e a volta in quella italiana.
Errata di frequente la definizione di originale e copia.
Non vi sono notizie sullo stato di conservazione, sui danni e la segnatura precedente e antica.
Le unità non sono state condizionate; la segnatura, incompleta, è riportata a matita sul fronte del fascicolo.
Presenti fascicoli appartenenti all’archivio comunale (vedi serie 4.1.1)
Fascicoli appartenenti ad una stessa pratica sono stati schedati singolarmente (es case popolari nella seria 4.1.2) e viceversa.
Non è stata fatta la separazione in sezioni storiche fra la Congregazione di Carità e l’ECA.

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