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b - Coordinamento delle attività delle camere del lavoro mandamentali, succursali, di zona

b - Coordinamento delle attività delle camere del lavoro mandamentali, succursali, di zona (1945 - 1981)

99 unità archivistiche di primo livello collegate

Sottoserie

Storia archivistica:

In questa sezione d’archivio sono raccolte le carte relative all’attività di coordinamento delle camere del lavoro mandamentali o succursali che territorialmente fanno capo alla CCdL di Milano e provincia. Inizialmente, con la riorganizzazione dell’attività sindacale, hanno denominazione diverse tra di loro: o Camera del lavoro o Camera confederale del lavoro di Milano – Sezione di…, o Camera del lavoro mandamentale; in alcuni paesi della provincia prima si costituisce l’Ufficio sindacale, poi la Camera del lavoro. L’articolo 20 dello Statuto della CGIL approvato dal Congresso confederale di Napoli (28-31 gennaio 1945) stabilisce che “tutte le camere del lavoro locali e tutti i sindacati (o federazioni) provinciali, costituiscono la CCdL provinciale, che realizza l’unità organizzativa di tutti i lavoratori della rispettiva provincia. Le camere del lavoro locali, e dove risulta necessario mandamentali o circondariali, sono sezioni o succursali della CCdL provinciale”. Ciò significa che statutariamente la CCdL (dovendo realizzare l’unità organica di tutti i lavoratori della rispettiva provincia) ha come compito quello di coordinare l’attività oltre che delle federazioni provinciali di categoria, anche delle camere del lavoro presenti nel territorio della provincia. Questo ruolo le resta di fatto nel tempo. Lo Statuto del 1969 infatti afferma che “la Camera confederale del lavoro, comprende le camere del lavoro zonali, comunali, frazionali o rionali”. Di conseguenza nelle unità archivistiche conservate in questa sezione si può analizzare il ruolo di coordinamento e di controllo che la Segreteria della CCdL di Milano e provincia opera nei confronti delle camere del lavoro della provincia, ma si può, anche, indirettamente, analizzare l’attività di ogni singola camera del lavoro della provincia. In queste carte sono documentate la riorganizzazione delle camere del lavoro della città e della provincia di Milano, la formazione dei gruppi dirigenti, le decisioni degli organismi dirigenti, l’azione sindacale, l’attività contrattuale e vertenziale, la situazione occupazionale; ogni camera del lavoro, infatti, invia regolarmente i documenti relativi alla propria attività alla Segreteria della CCdL di Milano e provincia, la quale a sua volta invia direttive, indicazioni e risposte; si trova anche materiale di documentazione socio-economica relativa alle realtà territoriali.
Dalla fine degli anni ‘60 in poi l’attività delle camere del lavoro di zona (zone di Milano) e dei paesi della provincia viene coordinata dai segretari responsabili dell’organizzazione e nella divisione d’archivio corrispondente si troveranno i fascicoli intestati a ogni singola struttura; con l’avvento dell’unità sindacale a partire dal 1972 non è più solo la camera del lavoro locale ad inviare materiale alla Segreteria generale ma anche la struttura unitaria, il CUZ, in quanto gran parte dell’attività sindacale viene portata avanti unitariamente.
Originariamente i fascicoli si sono formati come unità archivistiche corrispondenti alla singola ‘Camera del lavoro di’ per ogni anno, in alcuni casi invece l’unità archivistica non è denominata dalla singola camera del lavoro, ma dal’insieme di esse, come quando viene documentato un aspetto specifico che lega la documentazione di tutte le camere del lavoro, come ad esempio, i problemi amministrativi, o l’attività congressuale.
Tra il 1947 e il 1949 viene applicato un sistema di classificazione che attribuisce a tutti i documenti relativi all’attività di coordinamento delle camere del lavoro periferiche la lettera ‘E’.