Ferrari, Marte ( Scandiano (RE), 1928 ottobre 12 - Cantù (CO), 2022 giugno 29 )

Tipologia: Persona

Collegamenti

Profilo storico / Biografia

Marte Ferrari nasce il 12 ottobre 1928 a Scandiano (Reggio Emilia) da una famiglia, come lui stesso afferma, “contadina, antifascista e socialista” (1).
Inizia la sua militanza nel Partito socialista italiano sin dal 1945. Dopo la scissione del PSDI del 1947 viene eletto segretario della Sezione del PSI di Scandiano dove intraprende anche l’attività di sindacalista nella CGIL, in particolare come responsabile dell’INCA e della Federbraccianti.
Nel 1951 si trasferisce nella provincia comasca dove entra a far parte del Comitato direttivo della Federazione socialista di Lecco e dove prosegue la sua attività sindacale assumendo, per la Camera confederale del Lavoro CGIL di Lecco, la carica di responsabile territoriale della zona del Lago e della Valassina.
Dal 1952 si sposta nel capoluogo lariano dove continua l’impegno sindacale alla Camera confederale del Lavoro CGIL di Como, con responsabilità presso le Camere del Lavoro di Lomazzo, prima, e di Olgiate Comasco, poi. Negli stessi anni e sino al 1956, ricopre anche il ruolo di segretario provinciale della FIOTCGIL (Federazione dei tessili).
Accanto alla sua attività sindacale prosegue anche quella politica mantenendo, nonostante il trasferimento in Lombardia, la carica di consigliere comunale di Scandiano (dal 1951 al 1953) ed entrando a far parte del Comitato direttivo provinciale della Federazione del PSI di Como, funzione che ricopre dal 1953 al 1970.
A partire dal 1956 assume la carica prima di Segretario e poi di Segretario generale della Camera del Lavoro di Como e provincia, ruolo che mantiene fino al 1976, anno della sua candidatura alla Camera dei deputati.
Dal 1970 al 1975 è membro della Segreteria regionale della CGIL lombarda, nonché, dopo la sua costituzione, della Segreteria regionale della Federazione unitaria CGILCISLUIL. Nel 1973, al Congresso di Bari, viene eletto nel Consiglio generale della CGIL nazionale. E’ tra i fondatori e primo presidente del SUNIA dal 1972 al 1977.
Oltre all’attività sindacale Marte Ferrari prosegue sempre nel suo impegno politico ricoprendo, per il PSI, la carica di consigliere comunale di Como, nel 1956 (in sostituzione dell’eletto avv. Guido Porta) e nei due successivi mandati amministrativi dal 1960 al 1964 e dal 1964 al 1970.
Grazie alle esperienze maturate come componente per la CGIL nei Comitati provinciali dell’INAM e dell’INAIL, diventa, nel 1971 e sino al 1976, primo presidente del Comitato provinciale dell’Istituto nazionale per la previdenza sociale (INPS) di Como.
Alle elezioni politiche del 20 e 21 giugno 1976, registra 10.216 voti di preferenza nella circoscrizione di Como – Sondrio – Varese e viene eletto alla Camera dei deputati. Inizia così la sua carriera parlamentare che termina nel 1994, anno che vede anche lo scioglimento del PSI.
Durante la sua attività parlamentare ricopre diversi ruoli (2), tra cui quello di segretario del Gruppo PSI alla Camera dei deputati, di presidente del Comitato emigrazione della Commissione esteri della Camera e di Capogruppo del PSI presso la Commissione speciale di riordino del sistema pensionistico pubblico, privato e del lavoro autonomo. Si rende promotore di numerose proposte di legge ed è autore di molteplici interventi in aula.
Partecipa alle attività della Federazione italiana dei lavoratori emigranti e famiglie (FILEF), esperienza che gli permette, nel 1982, di recarsi in Argentina insieme ad altri colleghi parlamentari, per un’inchiesta informale sugli italiani desaparecidos negli anni di governo della Giunta militare.
A partire dal 1987 viene investito anche di importanti incarichi governativi: sottosegretario di Stato ai lavori pubblici nel I Governo Goria (dal 30 luglio 1987) e nel I Governo De Mita (dal 14 aprile 1988); sottosegretario di Stato al bilancio e alla programmazione economica nel VI Governo Andreotti (dal 23 luglio 1989).
Contemporaneamente non smette di interessarsi, oltre che dei temi di ordine nazionale e internazionale, anche delle problematiche locali del territorio comasco, impegnandosi in prima persona durante le campagne elettorali per le elezioni amministrative. Come ricordano Mauro Del Bue e Giuliana Lusuardi nel loro libro (3) “… L’on. Ferrari nei confronti del territorio, non è stato soltanto molto attento. E’ stato una sorta di insonne vigilante, di zelante guardiano, di amante con uso di assillo: Marte Ferrari il territorio non lo ha mai lasciato in pace, per così dire, più di cinque minuti alla volta. Ne fa fede l’impressionante produzione letteraria che, invariabilmente su carta intestata della Camera dei deputati, lo ha visto instancabile scrivano: interpellanze, interrogazioni, interventi per la stampa”. Proprio per questa estrema attenzione al territorio, nel 2005 gli viene assegnato il premio “Abbondino d’oro”, civica benemerenza della Città di Como (4).
In questi anni viene inoltre eletto consigliere comunale a Brunate (1980 – 1985) e a Rovello Porro (1985 – 1990). Torna anche in Consiglio comunale a Como in seguito alle elezioni amministrative del 6 – 7 maggio 1990, divenendo assessore nelle due Giunte guidate da Felice Bernasconi (20 luglio 1990 – 27 gennaio 1992 e 27 gennaio 1992 – 30 ottobre 1992) (5).
Nel 1994 si chiude la sua carriera parlamentare, in concomitanza con lo scioglimento del Partito socialista italiano, evento al quale esprime con forza la sua opposizione. Aderisce alla corrente di Valdo Spini e diventa segretario ed esponente di spicco della Federazione Laburista – Movimento dei democratici, socialisti e laburisti (MDSL), coprendo per anni la carica di coordinatore della Federazione provinciale di Lecco e Como. Con questa funzione, almeno fino al 2007, collabora attivamente sul territorio comasco alle attività del Partito democratico della sinistra (PDS) e successivamente dei Democratici di sinistra (DS), mentre esprime la sua contrarietà alla nascita del Partito democratico (PD) (6).
Dal 2006 al 2011 ricopre la carica di consigliere comunale di San Fermo della Battaglia per il gruppo “Nuova San Fermo” dove si impegna in una decisa attività di opposizione.
Marte Ferrari muore a 93 anni il 29 giugno 2022.

Note:
1) Per le informazioni di carattere biografico contenute nel presente profilo si vedano i documenti in Archivio Marte Ferrari (AMF), in b. 10, fasc. 2 e b. 77, fasc. 8.
2) Cfr. https://storia.camera.it/deputato/marte-ferrari-19281012#nav.
3) Cfr. Mauro Del Bue, Giuliana Lusuardi, L’impronta. I parlamentari del PSI del 1983 al 2022, Correggio, Vittoria Maselli, 2022, pag. 84.
4) Cfr. https://www.comune.como.it/it/comune/abbondino-doro/
5) Cfr. Benedetto Indavuru, “Gli Amministratori di Como dall’Unità d’Italia alle elezioni amministrative del 2007”, 2009, Como, Alessandro Dominioni Editore, pagg. 101 – 103.
6) Cfr. AMF, b. 56, fasc. 20.

Complessi archivistici