Istituto di storia contemporanea “Pier Amato Perretta”

Condizione giuridica: privato

Macrotipologia: Ente di cultura, ricreativo, sportivo, turistico

Altre denominazioni:

  • Istituto comasco per la storia del movimento di Liberazione (<span class="translation_missing" title="translation missing: it.AU">Au</span>)
  • ICOMSL (acronimo)

Cenni storico istituzionali:

L’Istituto di storia contemporanea “Pier Amato Perretta” (1) nasce alla fine del 1977 su impulso del figlio Giusto Perretta e “dal comune impegno della compagine democratica e antifascista comasca, al di là delle contingenti lotte politiche dell’epoca” (2).
Grazie alla spinta di Giusto si riunisce a Como, “presso i locali dell’ANPI, allora in via Vittorio Emanuele II, un gruppo di amici di varia appartenenza politica, legati alle vicende della Resistenza comasca, che diede vita all’Istituto per la storia del movimento di liberazione”.
Sin dalla nascita l’Istituto aderisce alla rete dell’Istituto nazionale per la storia del movimento di Liberazione (Insmli), fondato nel 1949 da Ferruccio Parri.
Grazie all’intervento del sindaco di Como, Antonio Spallino, viene concessa una prima sede a Como, in via XX settembre, dove si cominciano a raccogliere i materiali recuperati. La sede si rivela però insufficiente, data la mole di documentazione ritrovata, e di conseguenza viene trasferita negli attuali locali in via Brambilla, sempre di proprietà comunale.
A norma dello Statuto (3), obiettivo dell’associazione è “di assicurare la più completa ed ordinata documentazione sulla storia comasca dall’unità d’Italia, nei suoi aspetti sociali, politici, economici e culturali, entro il quadro complessivo della storia contemporanea con particolare riferimento all’antifascismo, alla Resistenza, alla deportazione e internamento, alla cooperazione, al movimento sindacale, ai partiti politici, agli enti locali, alle forze economiche e produttive ed ai rapporti di solidarietà fra i popoli” (art. 2)
Per il raggiungimento degli obiettivi statutari l’Istituto persegue gli scopi di “ricercare, raccogliere, conservare e mettere a disposizione degli studiosi, ogni genere di documentazione riguardante i temi sopra indicati; pubblicare notizie, studi e informazioni sullo stato delle ricerche e delle nuove acquisizioni; promuovere conferenze, corsi di aggiornamento e acquisire materiale per la didattica della storia, particolarmente rivolti al mondo della scuola; organizzare convegni, mostre, incontri ed ogni altra attività in collaborazione con Istituzioni pubbliche e private; diffondere la conoscenza dei problemi attuali di particolare rilevanza sociale e concorrere a qualunque iniziativa per il loro studio” (art. 3).
Dal punto di vista organizzativo – istituzionale, lo Statuto prevede che possono associarsi all’Istituto “le persone fisiche e gli organismi, le associazioni e gli Enti che, condividendo i valori di libertà e democrazia sui quali è fondata la Costituzione della Repubblica Italiana, ne facciano richiesta e versino la quota annua di adesione” (art. 5).
Sono organi dell’Istituto l’Assemblea dei soci, il Consiglio direttivo, il Presidente, la Commissione scientifica, il Collegio dei revisori dei conti, il Comitato d’Onore. Tutti gli incarichi nell’Istituto, sia elettivi che di rappresentanza, sono gratuiti (art. 6). Negli articoli dal n. 7 al n. 13 dello Statuto sono regolati compiti e funzioni dei diversi organi.
In particolare:
l’Assemblea dei soci, in seduta ordinaria, delibera sul bilancio preventivo e consuntivo, sulla relazione del Consiglio direttivo e su quella dei Revisori dei conti e su tutti gli adempimenti che le sono demandati specificatamente dallo statuto e che non sono dallo stesso riservati al Consiglio direttivo. Sempre in seduta ordinaria elegge il Consiglio direttivo e il Collegio dei Revisori dei conti;

il Consiglio direttivo si compone di un numero di membri elettivi variabile da nove a tredici, secondo la determinazione dell’Assemblea e da scegliersi fra i soci. Nello spirito della massima cooperazione e con l’intento del più ampio coinvolgimento dei soggetti e degli enti presenti sul territorio, partecipano alle sedute del Consiglio direttivo con voto consultivo, un rappresentante dei seguenti soggetti: Amministrazione provinciale di Como, Comune di Como, Organizzazioni sindacali provinciali, Organizzazioni provinciali del Movimento cooperativo, Associazioni provinciali dei partigiani, dei combattenti e reduci, dei perseguitati politici antifascisti, nonché dell’Archivio di Stato di Como e di altre Associazioni o enti rappresentativi del mondo economico. I membri elettivi del Consiglio direttivo sono scelti dall’Assemblea ordinaria, durano in carica tre anni e sono rieleggibili, mentre i membri designati dagli Enti restano in carica sino alla loro sostituzione da parte del designante. Tra i compiti del Consiglio direttivo previsti dallo statuto si segnalano l’elezione, tra i suoi membri, del Presidente e di due Vice Presidenti, la nomina del Direttore, del Tesoriere, della Commissione scientifica e/o di altre Commissioni di lavoro. Al Consiglio direttivo sono demandati anche i poteri di straordinaria amministrazione;

il Presidente, che rappresenta a tutti gli effetti e quindi anche legalmente l’Istituto, convoca e presiede le riunioni del Consiglio direttivo e l’Assemblea dei soci. Ha i poteri di ordinaria amministrazione.
L’Istituto dispone attualmente di un “archivio di concentrazione” dove sono stati raccolti, nel corsi degli anni, fondi archivistici di diversa provenienza e natura, recuperati grazie alla passione di Giusto Perretta, figlio di Pier Amato. Il materiale è stato successivamente incrementato con l’acquisizione dei fondi Dante Severin, importante storico locale, e dei professori universitari Franco Catalano e Gianfranco Bianchi, oltre che di privati.
Grazie al contributo di Giacomo Casati, sindacalista comasco vicino a Battista Tettamanti, è stato costituito un primo nucleo della biblioteca dell’Istituto, incrementata successivamente dalle elargizioni dei due docenti universitari, Franco Catalano e Gianfranco Bianchi, e da una costante politica di acquisti, indirizzata ad approfondire i diversi aspetti della ricerca storica dal Risorgimento alla contemporaneità, con attenzione specifica alla cooperazione, al mutualismo, alle formazioni politiche e sindacali, alle vicende del fascismo, dell’antifascismo e della lotta di liberazione, nonché della deportazione, dell’internamento e della prigionia e, più in generale, della prima e della seconda guerra mondiale.
Alla biblioteca sono state affiancate un’emeroteca, una fototeca, una nastroteca di documenti realizzati dall’Istituto stesso nonché una videoteca con testimonianze e video – interviste raccolte nel corso degli anni.
L’Istituto svolge anche attività editoriale, didattica e di aggiornamento verso le scuole e i docenti, nonché rivolta alla realizzazione di convegni, seminari e conferenze.
Le attività sono sviluppate grazie a un costante lavoro di volontariato culturale, con il sostegno, dal 1982, di insegnanti comandati dal Ministero della pubblica istruzione, esplicito riconoscimento del ruolo svolto da tutta la rete Insmli nell’opera di conservazione, ricerca e educazione civile.

Note:

1. Pier Amato Perretta (Laurenzana, 24 febbraio 1885 – Milano, 15 novembre 1944), magistrato e partigiano, martire della Resistenza. Maggiori informazioni su http://www.isc-como.org/isc/index.php?page=pier-amato-perretta
2. Fonte principale: sito ufficiale dell’Istituto: http://www.isc-como.org/isc/index.php?page=chi-siamo .
3. Per lo Statuto si veda http://www.isc-como.org/isc/index.php?page=statuto

Contatti:

Referente: Patrizia Di GIuseppe

Collegamenti:

Patrimonio:

Gli archivi custoditi dall’Istituto comprendono circa 80.000 documenti in originale o in copia. Particolarmente significativi i fondi relativi alle origini e allo sviluppo delle prime forme di associazionismo, al movimento cooperativo comasco (sistemato nel 2002 grazie al contributo di Legacoop di Como) e lombardo, quello dell’Associazione nazionale perseguitati politici antifascisti e dell’Associazione nazionale partigiani d’Italia di Como.
In particolare, per quanto riguarda la documentazione sulla Resistenza nel comasco e nel lecchese, si segnalano i seguenti fondi: Prima divisione garibaldina; 40^ brigata Matteotti; 52^ brigata Garibaldi; 59^ brigata Poletti, 90^ brigata Zampiero; 104^ e 176^ brigata Brianza; Brigata Perretta; “Liberazione”; 734^ formazione Giustizia e Libertà; Raggruppamento Divisione Garibaldi; “Guardia di Finanza”; “Moretti carte Dongo”; “Luigi Canali”; “Enrico Caronti”; “Centro Lago Tremezzina”; “Lecco Resistenza”.
Fra gli archivi privati si segnalano i fondi Musa Bedetti, Gianfranco Bianchi, Franco Catalano, Mario Ferro, Franco Giannantoni, Lazzero Ricciotti, Dante Severin e Battista Tettamanti.

Orari e indicazioni per l'accesso ai fondi:

Aperto tutti i giorni dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 o su appuntamento.

Sedi

Sede legale

L’Istituto ha sede presso una palazzina di tre piani di proprietà del Comune di Como e concessa in comodato gratuito.

Indirizzo:
Sede legale
Via Brambilla 39
22100 Como (CO)
Italia

Complessi archivistici

Fonti

  • Istituto di storia contemporanea “Pier Amato Perretta” - Sito istituzionale = Istituto di storia contemporanea “Pier Amato Perretta”, Storia e finalità - Sito istituzionale, 2018

Compilatori

  • Prima redazione: Domenico Quartieri (archivista) - Data intervento: 30 marzo 2018