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Fondi speciali

Fondi speciali (1752 - 1933)

185 unità archivistiche di primo livello collegate

Sezione

Storia archivistica:

La sezione dei Fondi Speciali è stata creata durante l’attuale intervento di riordino e informatizzazione dell’archivio storico comunale per accogliere alcune tipologie documentarie che non sono assimilabili ai documenti veri e propri e cioè le mappe, i volumi della raccolta delle leggi e dei decreti e successivamente – quando sarà costituita la sezione – i manoscritti e le opere di pregio (1). La sezione delle Carte e Mappe (1752 – 1933) e la Raccolta delle Leggi e dei Decreti (1756 – 1854) erano state oggetto di un intervento di riordino durante gli anni ottanta ad opera delle dott.sse Irma Pagliari e Maria Grazia Bevilacqua che le avevano inserite all’interno dell’inventario della Parte Antica tra la c.d. Sezione Napoleonica e la c.d. Sezione Asburgica. Questa loro collocazione, tuttavia pur rispettando l’ordinamento cronologico, veniva a spezzare la serie documentaria formata dal carteggio napoleonico e asburgico. Pertanto si è preferito spostare la sezione delle Carte e delle Mappe e la raccolta delle Leggi e dei Decreti dall’inventario della Parte Antica alla sezione dei Fondi Speciali. Questo è stato possibile in quanto entrambe le sezioni erano indipendenti le une dalle altre e risultavano completamente separate dalle precedenti (Pergamene, Registri, c.d. Sezione Napoleonica e c.d. Sezione Asburgica). La conferma di ciò era data dal fatto che la numerazione delle unità archivistiche di entrambe queste sezioni ripartiva sempre da 1 e procedeva in ordine progressivo fino ad esaurimento delle unità archivistiche. Si trattava, quindi, di sezioni ordinate cronologicamente a serie aperta che potevano essere ulteriormente ampliate se necessario (2). Tale spostamento, inoltre, permetteva di valorizzare al meglio queste tipologie documentarie e di dare una struttura più coerente all’intero complesso documentario dell’archivio storico comunale (3).
A parte questo spostamento, va precisato che l’informatizzazione di queste due sezioni ha mantenuto in tutto e per tutto la struttura originaria dell’inventario degli anni ottanta e la numerazione originaria data alle mappe e ai volumi delle Leggi e dei Decreti (4). L’unica modifica introdotta è stata la scelta del report di stampa storico piuttosto che quello con le fincature. L’unità archivistica è stata identificata con la singola mappa e il singolo volume delle Leggi e dei Decreti. Per quanto riguarda la redazione degli indici va segnalato, infine, che si è mantenuta la forma latina originaria dei lemmi (dove necessario), e che all’interno degli indici delle istituzioni sono stati inseriti anche lemmi inerenti a trattati e a ditte (in particolar modo il nome delle tipografie o stamperie) in modo da rispettare il più possibile la fisionomia originaria dell’inventario degli anni ottanta.

Note
1. In questa sezione verrà inserito il manoscritto di Lodovico Mangini “Historie di Asola, fortezza posta tra gli confini del ducato di Mantova, Brescia, e Cremona” scritta nel ……. dopo la sua effettiva pubblicazione.
2. Va precisato che la Raccolta delle Leggi e dei Decreti prosegue ininterrottamente dal 1756 fino ai nostri giorni. Tuttavia la parte inventariata si ferma all’anno 1854, in quanto dopo tale data non è più stata proseguita l’opera di riordino e inventariazione di questa raccolta di volumi.
3. Si confronti a questo proposito quanto detto nella descrizione dei fondi archivistici presenti nell’archivio storico di Asola nell’introduzione generale all’inventario.
4. E’ per questo motivo che nella Raccolta delle Leggi e dei Decreti sono presenti dei bis, e anche dei volumi che, presenti nell’inventario degli anni ottanta, risultano ora mancanti.

Codici identificativi:

  • MIBA00AA88 (PLAIN) | Annotazioni: Verificato il 18/10/2013