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Filze

Filze (metà sec. XII - 1759)

458 unità archivistiche di primo livello collegate

Serie

La serie comprende gli atti membranacei e cartacei contenuti nelle filze descritte nel I volume dell'Indice definito "Annale", datate e comprendenti in origine i seguenti numeri di catena:
− filza I (1224 − 1448): 32 numeri di catena;
− filza II (1452 − 1499): 67 numeri di catena;
− filza III (1500 − 1597): 92 numeri di catena;
− filza IV (1600 − 1699): 117 numeri di catena;
− filza V (1701 − 1758): 47 numeri di catena;
− filza A (1455 m.v. − 1719): 28 numeri di catena;
− filza croce (1470−1700): 87 numeri di catena.

Le prime cinque filze sono disposte una di seguito all'altra cronologicamente. La filza I si chiude con la metà del secolo XV e le altre con la fine rispettivamente dei secc. XV, XVI, XVII; la V con il 1758 in relazione agli anni durante i quali fu realizzato il riordino. Gli atti della filza A si trovano nell'"Annale" disposti cronologicamente e intercalcati alle altre cinque filze.
Una settima filza è rappresentata dalla filza croce descritta nei 3 volumi dell'indice, contenente "istromenti estranei" datati 1470 − 1700, in origine 87 ma giunti a noi in realtà soltanto in numero di 77.
A chiusura della serie, sono stati aggiunti diversi atti singoli rinvenuti sparsi in cartellette separate, denominando il raggruppamento "Istrumenti diversi" datati dalla metà del secolo XII al 1759.
Si tratta di atti che, presumibilmente, in origine si trovavano all'interno di fascicoli e che in seguito vennero spostati senza evidenziarne la segnatura originale. Tra questi ultimi documenti hanno trovato posto un bifoglio membranaceo di un codice sacro della metà del sec. XII con iniziali miniate e un bifoglio di un trattato di erboristeria del sec. XIV, precedentemente utilizzati entrambi come coperte di volumi.
Sono da segnalare in questa sede, le numerose lacune all'interno delle filze che si rendono evidenti sia leggendo direttamente l'"Annale" sia scorrendo la numerazione degli atti dell'inventario che segue queste note.
Gli atti delle filze recano tutti la segnatura del Franchi apposta sulla parte superiore destra del supporto cartaceo o membranaceo. I numeri di catena a volte comprendono dei sottonumeri definiti "primo", "secondo", "terzo": l'operazione, forse si rese necessaria per il rinvenimento successivo di atti da collocare cronologicamente tra quelli già inventariati.
Sull'"Annale" si notano queste aggiunte poiché, per mancanza di spazio sulla pagina, i regesti sono brevi e la scrittura si fa evidentemente più piccola.
Le pergamene presenti nel fondo sono prevalentemente collocate nelle prime tre filze; cartacei sono gli atti della filza IV e V (1) e della filza croce: nelle filze IV e V si trovano anche atti a stampa.
L'"Annale" contiene, come accennato, i regesti analitici di tutti gli atti in filza e talora in copia nei mazzi; in questi casi la segnatura è doppia. Presenti nell'"Annale" anche i regesti di istrumenti copiati in libri denominati dal Franchi A, B, C, D, ora perduti.
Appare superfluo sottolineare la ricchezza documentaria di questo patrimonio. Gli atti pubblici e privati tracciano a partire dal 1224 la storia del comune intrecciata, ai suoi inizi, alla storia dell'abbazia di S. Benedetto e dalla metà del sec. XVI fino alla fine del XVIII, alle vicende della provincia bresciana devota alla Repubblica di Venezia.
Il graduale accrescimento del patrimonio comunale è puntualmente registrato negli istrumenti delle prime tre filze fino alla fine del sec. XVI. In queste, si nota quanta attenzione i reggenti del comune prestassero all'acquisizione e alla difesa di terre e di acque. Soprattutto queste ultime saranno oggetto di numero e aspre contese con i comuni confinanti come Ghedi e Gottolengo e con le famiglie nobili e facoltose come gli Albrici, i Gambara, i Martinengo. Queste filze contengono principalmente compravendite e permute, confessi di pagamento, affittanze, sentenze arbitrali.
Negli istrumenti delle filze IV e V si nota, invece, un'inversione di tendenza: il comune sempre più gravato dalle tasse imposta da Venezia si trova costretto a chiedere denaro a prestito ipotecando o addirittura vendendo alcuni beni. Vengono così vendute numerose terre coltivate, orti e fienili e un mulino. I censi costituiti fin dalla fine del '500 saranno estinti soltanto a partire dalla fine del secolo successivo.


1 I soli atti membranacei di queste filze si trovano nella filza IV, f. 12, vedi unità 203 e in filza V, ff. 26 e 29, vedi unità 344 e 347.

Codici identificativi:

  • MIBA002E7C (PLAIN) | Annotazioni: Verificato il 18/10/2013

Compilatori

  • Revisione: Giuseppina Caldera (Archivista) - Data intervento: 05 gennaio 2017