Quarenghi, Camillo ( Caprino Bergamasco (BG), 1837 settembre 25 - Bergamo (BG), 1925 febbraio 16 )
Tipologia: Persona
Profilo storico / Biografia
Camillo Quarenghi nasce a Caprino, in provincia di Bergamo, il 25 settembre 1837 (1).
Laureatosi in giurisprudenza nel gennaio 1863 presso la Regia Università di Pavia, con una dissertazione su Chiesa e Stato (2), s’iscrive all’Ordine bergamasco degli avvocati il 14 settembre 1865, ricoprendo per un biennio anche la carica di consigliere.
Frequentatore dell’alta borghesia e della nobiltà bergamasca (3), Camillo Quarenghi affianca alla professione di avvocato quella di vice pretore a Caprino Bergamasco e di amministratore comunale presso il capoluogo di provincia, ma la sua grande passione sono gli studi storici.
Nel corso della sua attività di ricercatore collabora con l’ingegner Elia Fornoni (4), con il conte Girolamo Secco Suardo (5), con cui scambia un’amichevole corrispondenza tra il 1893 e il 1905, e con Angelo Mazzi (6). Il nome del Quarenghi compare, infatti, tra le Carte Angelo Mazzi (7), conservate presso la Biblioteca Mai, contenenti trascrizioni paleografiche di antichi documenti, lettere databili tra il 1895 e 1896 e appunti sulla genealogia Suardi del canonico Mario Lupo (8).
La sua opera principale è la ricostruzione minuziosa, basata sui documenti reperiti in vari archivi lombardi, dell’albero genealogico del conte Gianforte Suardi (9), completato tra il 1895 e il 1896, in vista della conferma del titolo nobiliare da parte della Consulta araldica. Lavoro di ricerca, quindi, che favorisce stretti rapporti di collaborazione e amicizia del Quarenghi con i conti Giulio Marenzi, Alessio Suardo (10) e Giovanni Battista Camozzi Vertova (11).
In Biblioteca Mai si conservano, inoltre, tre sonetti dedicati dal Quarenghi ad Aurelio Stocchi, sacerdote e presidente dell’Opera Pia Bonomelli, e una raccolta di Poesie giocose di 76 pagine manoscritte, composte per la maggior parte negli anni giovanili, tra il 1857 e il 1858 a Pavia e a Padova; alcune poesie, più tarde sono datate 1872. Queste poesie, prodotte soprattutto negli anni dello studio universitario, sono dedicate ad amici e a familiari e contengono spesso parodie di testi poetici manzoniani come In morte di un ebreo, parodia del Cinque maggio, o Allo zio Giacomo, parodia dell’ode di Ermengarda tratta dall’Adelchi. Delineano una personalità bonaria, arguta e attenta al dettaglio e sono spesso composizioni d’occasione, ispirate da un divertito punto di vista sulla realtà come un sonetto composto per la contessa Matilde Ronzoni, in occasione di una sua performance canora a Villa D’Adda, o le strofette Le crenoline dedicate alla contessa Camilla Facchi Fè.
Dopo «penosa malattia» si spegne il 16 febbraio 1925 a Bergamo, nella sua casa di via Pignolo 11, circondato dai suoi affetti più cari, con la richiesta di essere tumulato nella cappella di famiglia del suo paese natale.
Note
(1) Un albero genealogico dei Quarenghi di Caprino Bergamasco è ricostruito e pubblicato nel 2014 da Egidio Quarenghi in Appunti per una storia dei Quarenghi di Palazzago. La villa detta Quarenga ad Almenno San Bartolomeo ed altre notizie quarenghiane, Archivio Egidio Quarenghi, San Pellegrino Terme, 2014.
(2) Chiesa e Stato. Dissertazione inaugurale che presentava Quarenghi Camillo di Caprino, provincia di Bergamo, alla Commissione esaminatrice per ottenere la laurea dottorale in ambe le leggi nella Regia università di Pavia nel mese di gennaio 1863. Ammesse le tesi da difendersi, Pavia, Tipografia F.lli Fusi, 1863.
(3) Nell’archivio Agliardi si conserva una fotografia del Quarenghi (16 ottobre 1906), ospite nel giardino della villa Pesenti Agliardi di Sombreno per festeggiare il fidanzamento di Elena Agliardi con Antonio Pesenti.
(4) Architetto ed ingegnere (1847-1925), è autore di numerosi edifici civili e religiosi in città e provincia, ma anche erudito per passione, autore di numerosi articoli ed opuscoli sulla storia di Bergamo.
(5) Nato a Bergamo nel febbraio del 1822 ed esponente di una delle più antiche famiglie nobili bergamasche, Girolamo Secco Suardo è figlio del celebre collezionista e restauratore Giovanni (1798-1873). Laureato a Pisa in giurisprudenza, dopo una lunga carriera nella magistratura, il Secco Suardo si dedica alle ricerche storiche e genealogiche, secondo la lezione di Leopold von Ranke, seguendo un metodo rigorosamente scientifico, attraverso uno studio critico delle fonti documentarie: «le teoriche degli eruditi del XIX secolo saranno una bellissima cosa, ma sarebbe bene non si mettessero in diretta contraddizione coi documenti» (Lettera n. 36 del 3 maggio 1896). Autore di saggi, quali Lo Studio di Ferrara a tutto il secolo XV (1894) e Il Palazzo della Ragione in Bergamo ed edifici ad esso adiacenti (1901), «chiuse nobilmente la sua operosa ed utile esistenza» il 7 aprile 1906 a Costa di Mezzate.
(6) Medievista e direttore della Biblioteca civica di Bergamo dal 1898 al 1925. Vedi http://www.bibliotecamai.org/cataloghi_inventari/archivi/archivi_collezioni_doc/inventario_mazzi/produttore.html.
(7) In Carte relative alla ricerca – Storia del bergamasco nel medioevo, faldone 3, fasc. n. 45, Feudo Suardi in Ponte San Pietro (1896), che contiene una trascrizione di mano dell’avv. Camillo Quarenghi di un privilegio di Giovanni Maria Visconti (1408) che sottrae Ponte San Pietro alla giurisdizione della Città e lo costituisce in feudo di Guidino Suardi (da copia ottocentesca conservata nella Biblioteca del Clero di Sant’Alessandro in Colonna), con allegata lettera dello stesso Quarenghi (Bergamo, 1896 febbraio 7) su altri documenti riguardanti Guidino Suardi. In Carte relative alla ricerca – Famiglie bergamasche, faldone 7, fasc. n. 167, Case Suardi (1895-1910), con due lettere dell’avv. Camillo Quarenghi (Bergamo, 1895 luglio 8 e 1895 agosto 4), e suoi appunti sulla genealogia Suardi di Mario Lupo. In Carte personali – Corrispondenza, faldone 14, fasc. n. 329, Corrispondenza di studio (1893-1923), con due lettere dell’avv. Camillo Quarenghi (Bergamo, 1895 giugno 11 e 1895 ottobre 21).
(8) Formatosi presso il Collegio mariano di Bergamo e il seminario diocesano, Mario Lupo (1720-1789), di famiglia nobile comitale bergamasca, prosegue i suoi studi a Roma, dove si laurea in teologia, appassionandosi agli studi storici e diplomatistici. Tornato a Bergamo, il Lupo diventa canonico della Cattedrale, sacerdote ed archivista del Capitolo. Nel 1748 è un promotore della rinascita dell’Accademia degli Eccitati e, in stretti rapporti con gli eruditi dell’epoca, tra i quali Ludovico Antonio Muratori, si dedica, tra le molte opere, alla stesura del Codex diplomaticus civitatis et ecclesiae Bergomatis. Muore a Bergamo nel novembre del 1789.
(9) Nato a Bergamo il 19 giugno 1854, dopo la laurea in giurisprudenza, Gianforte Suardi sposa in prime nozze Eugenia Busca e in seconde Antonia Ponti, sorella del senatore Ettore Ponti. È uomo politico di lungo corso, con incarichi nelle amministrazioni comunali e provinciali fino al seggio presso la Camera dei deputati, poi, dal 1919 al Senato del Regno. Muore a Roma nel 1931.
(10) Nato a Bergamo il 23 giugno 1839, Alessio Suardo è uomo politico e deputato presso il Parlamento; ricopre il ruolo di segretario presso l’ufficio di presidenza per tre legislature, dal 1891 al 1897. Si spegne a Sarnico (Bergamo) il 25 marzo 1900.
(11) Nato a Bergamo nel 1818, dopo il conseguimento della laurea in medicina legale presso l’Ateneo pavese, Giovanni Battista Camozzi Vertova è un vivace patriota antiaustriaco, promotore dei moti in Lombardia del 1848 e uno dei protagonisti delle Cinque Giornate di Milano e del Governo provvisorio che sorge in quei giorni. Tornati gli Austriaci, è costretto a fuggire in Piemonte, con il fratello Gabriele. Sostenitore e grande amico di Garibaldi, nel 1850 contribuisce a costituire una società per azioni per l’acquisto di una nave, la Carmen, da donare all’eroe dei due mondi. Partecipa alla Seconda guerra d’indipendenza (1859). Dal 1860 ricopre ruoli istituzionali nelle amministrazioni comunali e provinciali ed è nominato senatore del Regno. Muore a Costa di Mezzate l’11 aprile 1906.
Complessi archivistici
- Camillo Quarenghi (1893 settembre 13 - [1905])
Compilatori
- Prima redazione: Dilda, Giovanni Luca (archivista) - Data intervento: 11 gennaio 2024
Link risorsa: http://lombardiarchivi.servizirl.it/groups/UniPV/creators/8656