Ente comunale di assistenza di Luino ( 1937 - 1978 )

Tipologia: Ente

Sede: Luino, Brezzo di Bedero, Germignaga, Voldomino

Profilo storico / Biografia

Cenni di storia amministrativa dell’Ente comunale di assistenza di Luino

L’Ente comunale di assistenza (Eca) di Luino è istituito nel 1937 in applicazione alla legge del 3 giugno 1937, n. 847 che decretò lo scioglimento delle congregazioni di carità e l’istituzione degli Eca a livello nazionale. Il passaggio d’amministrazione dalla Congregazione all’Eca di Luino è datato 14 luglio 1937 e vede il presidente della cessante Congregazione cavalier Tolini consegnare al podestà Cerosiello la cassa, le sostanze e l’amministrazione dell’ente (18). Contestualmente è istituita una Commissione d’amministrazione straordinaria composta da: podestà (per legge con funzioni di presidente), delegato della Segreteria del Fascio, segretaria del Fascio femminile e altri componenti per un totale di sette membri. Ma è solo con il decreto prefettizio del 1° ottobre 1937 che viene nominato il primo Comitato amministrativo dell’Eca di Luino: podestà (presidente), un rappresentante del Fascio locale, la segretaria del Fascio femminile, un rappresentante dell’Unione fascista agricoltori, uno dell’Unione fascista industriali, uno dell’Unione fascista lavoratori agricoli e uno dell’Unione fascista lavoratori industria (19).
L’istituzione continuava ad amministrare il patrimonio della estinta Congregazione di carità, provenienti dagli antichi lasciti e da elargizioni più recenti per la beneficenza generica, integrati da contributi prefettizi. L’opera assistenziale era indirizzata verso le tradizionali categorie di bisognosi (indigenti, infermi, ecc.). Lo scopo che l’ente si prefiggeva era l’assistenza morale e il rilascio di buoni alimentari per i “veri bisognosi”.
A partire dall’autunno 1943, per un breve periodo coincidente con il governo fascista repubblicano, l’Eca fu sostituita dall’Ente comunale fascisti di Assistenza (Ecfa), avente mansioni analoghe e presieduto da un componente del Direttorio del partito, l’unico con funzioni deliberative. Alcune circolari prefettizie dell’autunno 1943 specificano le direttive per l’organizzazione dell’assistenza fascista deferita ormai al partito (“assistenza fascista”). Il 31 dicembre 1943 avviene il passaggio delle consegne al nuovo presidente, il segretario del Fascio repubblicano di Luino (20).
Alle più tradizionali categorie di assistiti si aggiunsero i nuovi bisognosi creati dalla guerra (sfollati, sinistrati, profughi, rimpatriati, famiglie di combattenti e prigionieri, ecc.).
Finalmente nel 1942 è approvato uno statuto dell’ente a firma del presidente Ezio Galante (21).
Gli Eca ripresero a funzionare pienamente con la fine della guerra, quando il Consiglio d’amministrazione riprese ad essere nominato dal Consiglio comunale; costituito da cinque membri sceglieva nel suo seno il presidente. Risale al 20 luglio 1945 il passaggio delle consegne dal presidente uscente Luigi Rossanigo a Giuseppe Cerutti, nominato sindaco e presidente dell’Eca dal Cln (22). Con l’aggregazione di Colmegna nel 1955 l’Eca di Luino acquisisce i beni della cessante (23).
L’attività dell’Ente si esplicava tramite funzioni assistenziali generiche a favore di disoccupati o di persone povere del paese, anche mediante l’erogazione mensile di buoni per generi alimentari e di vestiario. Accanto alla consueta azione assistenziale comunale, dal 1946 alla metà degli anni Cinquanta si concretarono programmi di assistenza post bellica rivolti a rimpatriati, sfollati, ex internati e reduci della guerra; furono intensificate le campagne di soccorso invernale rivolte ad anziani e indigenti (cure termali e climatiche, contributi a spese di mantenimento) e di distribuzione di generi Unrra. Solo successivamente (anni Settanta) si introdussero compiti di assistenza agli invalidi e ai ciechi civili.
Nel corso degli anni Sessanta e Settanta del XX secolo, però, le competenze e le azioni dell’Eca si andarono esaurendo anche a Luino, lasciandosi indietro un concetto di beneficenza ormai superato e in parte anacronistico, in linea con le riflessioni che a livello nazionale portarono presto all’estinzione degli Eca e al trasferimento di competenze a regioni e comuni.
In ragione del Dpr del 24 luglio 1977, n. 616 e della legge regionale del 9 marzo 1978, n. 23 si decretò, infatti, lo scioglimento e il trasferimento di funzioni, patrimoni e personale ai comuni.
Tra il marzo e il dicembre 1978 anche l’Eca di Luino cessò e fondi e valori furono trasferiti al Comune. Da 1° gennaio 1979 non furono più erogati buoni e assistenza.

Note:
(18) Processo verbale della verifica straordinaria di cassa e di passaggio di amministrazione allegato alla deliberazione dell’Eca del 14 luglio 1937 in Archivio della Congregazione di carità e dell’Ente comunale di assistenza di Luino, classificazione 2.3, b. 7, fasc. 90.
(19) Per gli atti di nomina del Comitato si veda in Archivio della Congregazione di carità e dell’Ente comunale di assistenza di Luino, classificazione 2.3, b. 7, fasc. 97.
(20) Archivio della Congregazione di carità e dell’Ente comunale di assistenza di Luino, classificazione 2.3, b. 11, fasc. 150.
(21) Copia dello statuto dell’Ecfa di Luino del 1942 in Archivio della Congregazione di carità e dell’Ente comunale di assistenza di Luino, classificazione 2.3, b. 9, fasc. 138.
(22) Verbale di passaggio di gestione del 20 luglio 1945 in Archivio della Congregazione di carità e dell’Ente comunale di assistenza di Luino, classificazione 2.2, b. 14, fasc. 172.
(23) Vedi in Archivio della Congregazione di carità e dell’Ente comunale di assistenza di Luino, classificazione 2.5, b. 41, fasc. 331.

Complessi archivistici