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"Carte Storico - Diplomatiche dal 1660 al 1675"

"Carte Storico - Diplomatiche dal 1660 al 1675" (1589 - 1693)

13 unità archivistiche di primo livello collegate

Serie

Il titolo è composto da 13 unità, copre un arco cronologico di tempo che va dal 1589 al 1693, comprende documentazione relativa ai possessi dei Sangiuliani ed un atto di compromesso tra i confeudatari di Mede inerente i loro diritti feudali.

E' riportato l'elenco delle proprietà che i Sangiuliani avevano a Mede e a Frascarolo, i nomi dei livellari, i patti intercorsi, i 'carichi', sia civili che rurali, le 'cavate'.

Alla scheda 150 è descritta la causa che Francesco Lambertenghi intenta ai Sangiuliani a seguito dell'acquisto della cascina Lambertenga. La cascina era stata messa all'asta dalla città di Pavia che l'aveva incamerata per tasse non pagate dal reverendo Giacomo Lambertenghi. Secondo il testamento del reverendo Giò Giacomo Beretta, in data 4 settembre 1575, di cui il Lambertenghi era erede indiretto, la cascina doveva essere lasciata a Francesco Lambertenghi.

Giacomo Beretta possedeva molte terre in Lomellina, aveva nominato suo erede universale Giovanni Giacomo Lambertenghi ed aveva posto alcune condizioni nel suo testamento :

− l'eredità doveva passare al primogenito

− l'erede doveva aggiungere al suo nome Giacomo Beretta

− doveva risiedere a Pavia o nel suo principato

− doveva sposarsi con una nobile di Pavia

− doveva dedicarsi agli studi di Legge.

La causa termina con la rinuncia da parte del Lambertenghi.

Il compromesso tra i confeudatari sottoscritto nel 1660 ribadisce quanto già stipulato in quello del 1504; i conti di Mede all'unanimità ribadiscono che i loro diritti feudali sull'estimo e sul dazio di Mede non devono essere ceduti ad estranei ed in caso di necessità di vendita di terre, queste devono essere vendute all'interno delle famiglie confeudatarie.

Codici identificativi:

  • MIBA003215 (PLAIN) | Annotazioni: Verificato il 18/10/2013