Famiglia Quadrio ( sec. XII - 1956 )

Tipologia: Famiglia

Altre denominazioni: fondo Emilio Quadrio

Abstract

La famiglia Quadrio, che gli storici indicano come originari di Como, aveva beni e diritti feudali in Valtellina, luogo dove si rifugiarono quando Como nel 1127 venne distrutta dai milanesi.
La località di Ponte in Valtellina divenne da quel momento la loro casa, diventando in quel luogo una delle famiglie più illustri e potenti economicamente e politicamente e ampliando i propri possedimenti prima a Chiuro, Tresivio e Albosaggia e in seguito a Tirano, Mazzo, Vervio, Tovo e Grosio.
Sostenendo i Visconti nel 1432 il condottiero Stefano fermò i Veneziani ottenendo dagli stessi numerosi privilegi.
Si legarono in seguito a famiglie importanti come quella dei Guicciardi (Elisabetta fu madre di Francesco Saverio nel XVII secolo) accrescendo i propri poteri economici e politici.
L’Unità d’Italia vide poi l’intervento attivo del patriota Maurizio (la cui biografia è ben descritto nell’unità 14/30), mentre nel XX secolo non può dimenticare il pubblicista e politico Emilio Quadrio.
Per ampliare la conoscenza della famiglia Quadrio si consiglia di visionare gli alberi genealogici contenuti nel carteggio di Teresina Tua (6/1, 6/3, 6/4, 6/5, 6/23, 6/24, 6/29) e negli autografi di Emilio Quadrio (247/6).

Profilo storico / Biografia

L’archivio contiene gli incartamenti di tre figure rilevanti della famiglia Quadrio:
Emilio Quadrio, donatore del fondo al comune di Sondrio, che fu un noto pubblicista, direttore dei giornali La Farfalla e La Valtellina, nipote del patriota Maurizio e attivo consigliere comunale della città di Sondrio in più riprese.
Molto amico di Ada Negri in Garlanda, nota per lo scritto ‘le schiave bianche’ (4/23) e della figlia Bianca; si rapportò con numerosi intellettuali e politici del tempo come Mazzini, De Amicis, D’Annunzio, Fogazzaro, Garibaldi, Boito e altri. Sposò Teresina Tua nel 1913.

Maurizio Quadrio
patriota di altissimo valore vissuto al tempo dell’Unità d’Italia, di cui all’interno del carteggio di riferimento esistono numerose bibliografie e necrologi.

Teresina Tua,
all’anagrafe Maddalena Maria Teresa Tua, nata a Torino il 24 aprile 1866 da una famiglia di origini modeste, fu una dei maggiori talenti violinistici italiani della fine dell’Ottocento, tanto da essere soprannominata ‘l’angelo del violino’.
In contatto coi più illustri compositori quali Henryk Wieniawski, Giuseppe Verdi, Richerd Wagner, Edvard Gries, Arrigo Boito, Sergej Rachmaninov, Franz Liszt e Johannes Brahms, Teresina Tua ebbe una straordinaria carriera concertistica che la portò ad esibirsi in molte nazioni europee (Svizzera, Francia, Genova, Venezia, Trieste, Piemonte, Torino, Liguria). Fu, inoltre, la prima concertista donna europea ad esibirsi in Russia e negli Stati Uniti.
Nel 1889 sposò il conte Franchi Verney della Valletta, celebre critico musicale, con cui ebbe due gemelli che morirono in tenera età provocarndole una grave crisi psicologica che provocò l’interruzione momentanea della sua attività musicale, ripesa solo nel 1895.
Morto il marito nel 1911, si risposò col conte Emilio Quadrio di Sondrio, città dove si trasferì.
Rimasta vedova una seconda volta si ritirò nel Convento delle Adoratrici perpetue del Santissimo Sacramento di Roma, devolvendo allo stesso i suoi beni e assumendo il nome di Suor Maria di Gesù. Lì visse fino alla sua morte avvenuta il 28 ottobre 1956

Compilatori

  • Schedatura: Lorenza Fumagalli (archivista) - Data intervento: 03 dicembre 2024