Comune di Lomello

Condizione giuridica: pubblico

Macrotipologia: Ente pubblico territoriale

Cenni storico istituzionali:

A Lomello “Maximum antiquumque castrum” fecero capo i primitivi Levi, dell’insediamento si fa cenno in tutti gli itinerari romani come mansio.
Lomello fu capitale della Lomellina fino all’invasione celtica del VI secolo. Nel II secolo d. C. Lomello inizia il suo avviamento a municipio. Il borgo, sia per la posizione vicino al fiume sia per l’importante via consolare che l’attraversa diventerà vicus preminente e città fortificata, riaffermandosi nuovamente come capitale della Lomellina sempre, però, dipendente da Pavia.
Divenne borgo molto importante sotto il dominio longobardo. La sconfitta di re Desiderio nel 774, ultimo re Longobardo, da parte di Carlo Magno, segna per Lomello un nuovo periodo storico, ancora più glorioso, quello dei conti Palatini. Il comitato o contea di Lomello fu creata nell’ 847 e farà parte della potentissima marca d’Ivrea. La suprema dignità dopo il re era quella di conte di palazzo reale, cioè giudice supremo per le cause in appello, ed è proprio questo conte che, andando a dimorare a Lomello, darà inizio alla stirpe dei conti Palatini fregiati della prima dignità del regno.
In un diploma di Federico I del 1164, fra le terre concesse a Pavia, risulta citato anche Lomello. Tale concessione verrà rinnovata da Enrico VI nel 1191, Ottone I nel 1209 e da Federico II rispettivamente nel 1219, 1220 e 1230.
La località è citata nell’elenco delle terre del contado di Pavia del 1250 come Lomellum nella contea Lumellina.
Matteo Visconti, in lotta con il conte Filippone Langosco, dopo il XIII secolo, manda a devastare Lomello.
Dopo un breve dominio del marchese di Monferrato, 1404, Lomello con la Lomellina passa sotto i Visconti facendo così parte del ducato di Milano. Nel 1450 Francesco Sforza, duca di Milano, concede il feudo ai marchesi Crivelli.
Nel 1620 Lomello entra a far parte di una delegazione di ventiquattro enti che delineano quelli che sono stati definiti “Statuti Lomellini”.
Nel 1630 Lomello passa sotto la Regia Camera.
Il comune è incluso nell’elenco delle terre del principato di Pavia.
Il comune, nella compartimentazione territoriale sabauda del 1723, fa parte della provincia Lomellina e dipende dalla prefettura di Mortara.
Dal manifesto senatorio del 17 agosto 1750 si evince che il comune è incluso nel terzo cantone della Lomellina.
Il primo decreto napoleonico del 1800 emanato per la Lomellina sancisce che il dipartimento dell’Agogna è diviso in 17 distretti, o circondari comunali, Mede è capoluogo del terzo distretto e Lumello con Cassina Grura ne fa parte.
Con il decreto del 25 Fiorile 1801 Lumello con Cassina Grura è incluso nel secondo distretto di Vigevano, dipartimento dell’Agogna.
Lomello appartiene alla diocesi di Vigevano, divisione di Novara. Dipendente dal Senato di Casale, i suoi uffici di Intendenza, Prefettura e Ipoteca sono quelli di Mortara, quello di Insinuazione e Posta sono a Mede.
In seguito all’unione temporanea delle province lombarde al regno di Sardegna, in base al compartimento territoriale stabilito con la legge 23 ottobre 1859, il comune di Lomello con 2.603 abitanti, retto da un consiglio di quindici membri e da una giunta di due membri, fu incluso nel mandamento VII di Mede, circondario III di Lomellina, provincia di Pavia. In base alla legge sull’ordinamento comunale del 1865 il comune veniva amministrato da un sindaco, da una giunta e da un consiglio.
Nel 1924 il comune risultava incluso nel circondario di Mortara (Lomellina) della provincia di Pavia. In seguito alla riforma dell’ordinamento comunale disposta nel 1926 il comune veniva amministrato da un podestà. In seguito alla riforma dell’ordinamento comunale disposta nel 1946 il comune di Lomello è amministrato da un sindaco, da una giunta e da un consiglio.

Contatti:

  • Pec: segreteria.comune.lomello@pec.regione.lombardia.it

Referente: Marzola Sabrina

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Sedi

Sede decentrata

L’archivio comunale occupa le sale poste al I° piano dell’edificio sede della Biblioteca comunale “Opicino de Canistris” e di altre associazioni culturali e di volontariato di Lomello. L’ala riservata all’archivio è accessibile solo ai dipendenti comunali ed agli archivisti autorizzati; i tre locali di conservazione sono muniti di porte chiuse a chiave, dedicate esclusivamente alla custodia dei documenti, agli interventi di riordino e catalogazione. La consultazione dei documenti avviene presso i locali della Biblioteca comunale.

Indirizzo:
Biblioteca comunale "Opicino de Canistris"
Via Carducci, 6
27034 Lomello
Italia

Complessi archivistici

Compilatori

  • Inserimento dati: Maggiori Talitha (Archivista)