Scudellina, bocca. In genere (1818 - 1949)
Unità
Tipologia: fascicolo o altra unità complessa
Segnatura definitiva: DEL SESTO 096
Soprallugo dell’ingegnere d’ufficio per constatare gli abusi commessi alla bocca (1834).
Onorario dell’avvocato Lotteri per la vertenza tra la Causa pia Del Sesto e Luigi Radice in merito alla bocca Scudellina (1834).
Rapporto dell’agente incaricato dalla Causa pia Del Sesto sui mancati interventi da parte di Luigi Radice stabili dalla Pretura per l’utilizzo della bocca Scudellina (1835).
Progetto di Carlo Magnaghi, proprietario della possessione di Chiesa Rossa, di spostare la bocca Scudellina in altra località (1865).
Vertenze con Carlo Magnaghi (1865-1866).
Concessione precaria a Carlo Magnaghi per la chiusura di un vano praticato nel muro di cinta del Cascinale Chiesa Rossa sotto cui passano le acque della Scudellina (1909-1915).
Concessione di praticare reggie di ferro sul muro di cinta del cascinale Chiesa Rossa a Carlo Magnaghi (1926-1943).
Rilevazione della scarsità delle acque fornite dalla roggia Scudellina (1930-1940).
Nota dell'archivista:
1 disegno.
Le acque provenienti dalla bocca Scudellina sono devolute ai beni del podere Pontesesto per due giorni alla settimana secondo l’istrumento di enfiteusi (14 dicembre 1782) stipulato tra le monache delle Vetteri e il Collegio Elvetico, a cui è subentrata l’Opera Del Sesto e poi l’Ospedale Maggiore ovvero la cassa della Opera pia amministrata dal Consiglio degli Istituti Ospitalieri.
Le acque della Scudellina sono estratta dalla roggia Marchesina, proveniente dalla cosiddetta roggia residuo del Naviglio, detta anche Carlesca al sito del partitore collocato poco al di sotto del Molino Ferrari.
Fino al 1748 fu rinnovato l’affitto ad Angelo Domenico e fratelli Gerli del podere di Santa Maria Rossa sito fuori di Porta Ticinese vicino alla Conca (parrocchia di S. Gottardo) di ragione del monastero delle Vetteri di Milano. Insieme alla possessione era previsto anche l’utilizzo delle acque della bocca Scudellina, detta “della Marchesana”, per l’irrigazione del podere con la condizione che tale acqua potesse essere affittata dai conduttori del podere. Questi infatti si accordarono con il Collegio Elvetico che deteneva una possessione al di sotto della Chiesa Rossa chiamata Ponte Sesto, per l’utilizzo delle acque per due giorni alla settimana con contratto annuale.
Tipologia fisica: fascicolo
Supporto: carta
Documentazione collegata:
Causa pia Del Sesto. “Patrimonio attivo. Case e poderi. Corpi Santi di Porta Ticinese. Gratosoglio. Ragioni d’acque”.
Altre segnature:
- b.15, sez. storica e b.1 sez. amministrativa (Del Sesto - sezione storica)
Link risorsa: http://lombardiarchivi.servizirl.it/groups/UniPV_/fonds/136878/units/1725316