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Industria

Industria (1907 - 1950)

77 unità archivistiche di primo livello collegate

Classe

La classe "Industria" raccoglie tutto il materiale relativo alle fabbriche e alle manifatture vigevanesi, tra cui spiccano quelle delle calzature. Si tratta, in particolare, dei cartelli degli orari di lavoro e dei regolamenti interni degli stabilimenti, delle richieste di forniture e di combustibili, delle comunicazioni e dei reclami riguardanti i trasporti e le spedizioni dei materiali.
Si trova qui anche la documentazione riguardante i Collegi dei probiviri per l'industria tessile e per l'industria delle calzature di Vigevano, sorti per intervenire nelle controversie nei rapporti di lavoro. Il primo fu istituito con Regio decreto il 7 maggio 1903 e con il successivo decreto del 1 dicembre 1904 la sua circoscrizione territoriale venne estesa a quasi tutta la Lomellina: presidente venne eletto Giovanni Vidari. Il Collegio cominciò a funzionare sul finire del 1905 dopo l'elezione dei 12 probiviri; ne sosteneva le spese la Camera di commercio di Pavia. Il Collegio probivirale per le industrie tessi, però − secondo le parole del sindaco Bialetti − rimase inattivo per oltre dieci anni, dal 1910 al 1921 circa, "per il continuo mancato intervento tanto degli operai quanto degli industriali alla nomina dei rispettivi rappresentanti". Tra il 1909 e il 1910 fu costituito anche un Collegio probivirale per le industrie delle calzature, ma, nonostante i membri dei due collegi fossero stati più volte nominati con decreto del Tribunale di Pavia, le continue disfunzioni e l'assenteismo costante portarono alla loro definitiva soppressione con il Regio decreto del 29 luglio 1928.
La grave crisi dell'industria delle calzature fu invece la causa, nel maggio−giugno 1929, della nomina di una Commissione per la soluzione della vertenza insorta fra l'Unione industriale fascista della provincia di Pavia (Sezione calzaturifici) e la Federazione provinciale dei sindacati fascisti dell'industria.
Tra gli avvenimenti da ricordare, inoltre, vi è nel 1931 l'inaugurazione, da parte dell'Associazione Pro Vigevano, della "Settimana vigevanese", una mostra dell'industria locale da tenersi in occasione delle feste patronali della città nel palazzo scolastico "Regina Margherita" in piazza Vittorio Veneto. La mostra fu poi trasferita nel 1938 presso il Palazzo delle esposizioni. A questo proposito l'archivio conserva due cartelle interamente dedicate alla costruzione del Palazzo detto anche dell'Impero, i cui lavori iniziarono nel marzo 1937 e si conclusero in occasione della VII Settimana vigevanese (giugno 1938).
La classe contiene inoltre la documentazione relativa al censimento industriale e commerciale del 1937−1940, indetto con il Regio decreto del 23 marzo 1937 "allo scopo di determinare, per ogni Comune, la consistenza numerica, la struttura e l'importanza economica di tutti gli esercizi industriali e commerciali". Tale documentazione è raccolta in 16 cartelle ed è composta di regolamenti per l'attuazione del censimento a seconda degli esercizi censiti, schede di denuncia, elenchi riassuntivi, itinerari e stati generali iniziali di sezione, ecc.
La Legge del 24 luglio 1942 disciplinava invece le attività artigianali: esse vennero subordinate al rilascio di un libretto di mestiere da parte del podestà su parere di una apposita Commissione comunale.
Tra il 1945 e il 1949 compaiono poi in questa classe i documenti riguardanti la liquidazione dell'Unione calzaturifici per le forniture alle Forze armate e agli enti civili; per decreto del Comitato di liberazione nazionale, infatti, fra le attribuzioni della Giunta comunale era compresa anche quella di amministrare i beni sequestrati ai fascisti ed ai collaboratori del nemico. La nomina del liquidatore cadde sul rag. Aldo Parea, del quale esistono le relazioni al Comitato di liberazione nazionale in merito alle operazioni di liquidazione. L'Unione era stata costituita con decreto prefettizio il 13 settembre 1944 e il conte Fulvo Amigoni (già Ispettore annonario del Comune di Vigevano e di altri comuni della Lomellina) ne era stato nominato commissario prefettizio.

Codici identificativi:

  • MIBA01C37E (PLAIN) | Annotazioni: Verificato il 18/10/2013