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Esposizioni Milano 1805 - 1927; 1953

Esposizioni Milano 1805 - 1927; 1953 (1805 - 1927)

220 unità archivistiche di primo livello collegate

Sottoserie

Consistenza archivistica: 219 cartelle

La serie documenta i regolamentati rapporti tra la Presidenza dell'Accademia e il Governo centrale della Lombardia Austriaca per quello che riguarda le Esposizioni d'arte milanesi dal 1815 al 1859, oltre all'imponente opera logistica e organizzativa interna all'Accademia in occasione di questi eventi. Le voci del titolario più ricorrenti sono: Esposizioni, Provvidenze Generali e Esposizioni, Occorrenze Particolari.
Poche cartelle sono dedicate alla voce Esposizioni varie, gran parte della documentazione riguarda le annuali Esposizioni dell'Accademia di Brera organizzate con lo scopo di mostrare l'eccellenza dei suoi allievi e dei suoi docenti e per dare occasione di esposizione e vendita agli artisti del territorio.
Le Esposizioni si tennero annualmente dal 1803 nel mese di agosto nel Palazzo di Brera: durante la manifestazione venivano premiate le migliori opere prodotte dagli allievi nell'anno Accademico appena passato e si realizzavano le committenze più prestigiose, da parte del governo, della casa regnante e dell’alta borghesia.
Tra i documenti presenti nelle cartelle rimangono molte carte delle Commissioni giudicanti le opere da ammettere alla mostra, elenchi, organizzazione di ritiro e consegna opere, corrispondenza con gli artisti, permessi d'ingresso, autorizzazioni, e rendiconti (carte prodotte dall’Ufficio Economale, in copie per la Presidenza o in originali provenienti da detto ufficio).
Dopo l'unificazione del Regno d’Italia le Esposizioni furono talvolta promotrici e ospiti di manifestazioni culturali, come congressi artistici e scientifici (come il II congresso artistico del 1872 − il primo si era tenuto a Parma nel 1870). Anche di queste iniziative si può trovare traccia nelle cartelle riguardanti le Esposizioni dell’Archivio Storico dell’Accademia di Brera.
Nel 1881 l'esposizione annuale di Belle arti si tenne al Palazzo del Senato, come Esposizione straordinaria di Belle Arti in contemporanea all'Esposizione Industriale.
Si tornò successivamente alle esposizioni annuali nel Palazzo di Brera fino al 1888.
Dal 1891 l'Esposizione milanese divenne triennale: secondo alcuni pareri pubblicati su giornali e riviste dell'epoca, il provvedimento venne preso per ovviare all'eccessiva, ingiustificata frequenza della manifestazione, ma si trattò anche di un segno di crisi e di inadeguatezza dell'iniziativa rispetto alle esigenze degli artisti moderni che criticavano aspramente questa istituzione. Il periodo in cui si aprivano le sale espositive venne spostato da agosto/settembre (periodo di villeggiatura per i milanesi e quindi di minore affluenza) al mese di maggio .
La prima Triennale venne celebrata, dopo il periodo espositivo milanese nel Palazzo di Brera, con una prosecuzione itinerante e internazionale. Le altre sue sedi furono: Palermo, Monaco di Baviera, Chicago.
Nel 1894 si tennero le Esposizioni Riunite, una grande manifestazione organizzata nel cortile principale del Castello Sforzesco con la costruzione di una grande Galleria apposita. La manifestazione durò sei mesi con grande eco sui giornali dell'epoca.
Nel 1897 l'Esposizione fu trasferita al Palazzo della Permanente, mentre nel 1900, con la Quarta Triennale, tornò nel Palazzo di Brera
Nel 1903 si svolse solamente l'esposizione dei Concorsi a Brera.
Nel 1904 scoppiò nuovamente il dibattito sulla sede dell'Esposizione contesa tra Palazzo di Brera e Palazzo della Permanente. Brera doveva affrontare problemi logistici sempre più pressanti, visti gli spazi continuamente concessi alle altre istituzioni residenti nel palazzo. Tuttavia lo spostamento dell'Esposizione ad altre sedi non fece bene all'affluenza e alla fortuna della manifestazione, che vide il pubblico, e quindi le vendite, ridursi in maniera considerevole.
Nel 1906 si tenne la grande Esposizione Internazionale in Padiglioni costruiti per l'occasione nel Parco Sempione (giardini del Castello Sforzesco).
Dal 1908 l'Esposizione divenne biennale e fu ospitata nel Palazzo della Società per le Belle Arti.
Nel 1917 l'Accademia partecipò eccezionalmente alla Mostra degli Alleati a Parigi.
Nel 1923 la biennale d'arte fu molto criticata dalla stampa, durante la mostra un'opera venne sfregiata e infine "il Sindacato dei professionisti e artisti avocò a se' il diritto esclusivo di indire esposizioni"(Tea 1948, p. 32 [222]).
L'ultima Esposizione documentata dalle carte dell'Archivio Storico è del 1927.
Nel periodo 1900−1927, la documentazione comprende corrispondenza tra il Segretario e il Presidente dell'Accademia con il Ministero ed altri enti e istituzioni, cittadini privati e ditte per l'organizzazione di Esposizioni di Belle Arti a Milano e le "Schede per la compilazione di un catalogo biografico e illustrato" (Progetto del catalogo biografico degli artisti italiani). Le cartelle contengono inoltre elenchi di acquisti di opere, verbali e nomine delle giurie; comunicati per la stampa; ricevute, fatture, lettere, riguardanti i trasporti delle opere.

Lingua della documentazione:

  • ita

Soggetti titolari:

  • Presidenza dell'Accademia

Condizione di accesso:

accessibile previa autorizzazione

Condizione di riproduzione:

consentita per uso studio

Stato di conservazione:

mediocre

Compilatori

  • Maria Piatto (archivista)