Comune di Mantova – Sezione Novecentesca (1901 - 1977)
1.354 unità archivistiche di primo livello collegateArchivio
Metri lineari: 10.0
Consistenza archivistica: buste 78
Storia archivistica:
La sezione storica è conservata presso i depositi dell’Archivio Storico Comunale, presso il Centro Gino Baratta, corso Garibaldi 88.
La documentazione è interamente collocata a scaffale, in buono stato di conservazione.
Le carte coprono un arco cronologico che va dal 1901 all’anno 1979.
La cesura al 1979 è data anche dal cambiamento di titolario che si verificò in questo anno, quando Fabrizio Gobio Casali, archivista del Comune di Mantova, introdusse a partire dal 1980 un titolario che pur ricalcando quello precedente, presentava “modifiche, annotazioni e postille” che egli ritenne necessario introdurre.
La sezione non è mai stata oggetto di interventi di riordino e inventariazione e possiede a corredo unicamente il volume “Manuale per la tenuta dell’archivio comunale di Mantova di Vincenzo Boccola, dirigente dell’Ufficio Archivio e Protocollo, compilato su incarico della Giunta Municipale”.
Il volume, a stampa, fu per l’appunto realizzato dal Boccola quando venne incaricato di definire un nuovo sistema di gestione dei documenti nel comune di Mantova. Si tratta essenzialmente del nuovo titolario da lui introdotto, ma con una premessa che fornisce importanti informazioni sulle modalità e sui principi che seguì nel suo lavoro. Nel marzo del 1899 egli aveva rilevato difetti e lacune del sistema d’archiviazione introdotto con l’ordinamento del 1886-1889 e proponeva di “modificare il Rubricario in uso in tutte quelle parti risultanti difettose oppure di adottare, come guida, la Tabella di classificazione, annessa alla circolare ministeriale 1marzo 1897 N.17100-2 a principiare dal 1° gennaio 1901, applicandola nei modi e concetti formulati nel suo Manuale teorico-pratico sugli archivi comunali”.
Fu l’Amministrazione affidata al regio commissario Giovanni Parisini, nel febbraio 1900, a deliberare “in via di prova e con effetto dal 1° marzo 1900” l’adozione del Rubricario del Boccola, affidandogli la realizzazione dello scarto e di nuove proposte per l’archivio, allo scopo che esso avesse una base più razionale e meno empirica rispetto a quella in uso.
Si giunse quindi alla vera e propria introduzione del nuovo titolario il primo gennaio 1901, con una nuova modulistica e nuove camicie (papelettes) per la fascicolazione.
Nel “Regolamento ed Istruzioni pel Servizio d’Archivio” (approvato con Delibera commissariale 721/1900) Boccola diede anche precise istruzioni per la protocollazione, la classificazione, la distribuzione degli atti agli uffici, la tenuta del registro di carico e scarico, la repertoriazione, l’applicazione di numeri di Posizione, la responsabilità e la conservazione delle carte.
La documentazione via via prodotta venne quindi organizzata in 15 categorie, sottoripartite in classi, non del tutto coincidenti con quelle del titolario Astengo.
All’interno dei faldoni, la gran parte dei documenti è fascicolata nelle papelettes prestampate impostate dal Boccola, che recano la classificazione, i numeri di repertorio e protocollo generale, l’anno di riferimento, l’oggetto e annotazioni diverse aggiunte durante la trattazione della pratica.
Il presente inventario costituisce una prima tranche di inventariazione, riguardante la Categoria X, nelle Classi 1 e 5, di particolare interesse per la ricerca storica.
Soggetti conservatori
Soggetti produttori
Progetti
Link risorsa: http://lombardiarchivi.servizirl.it/groups/UniPV_/fonds/201288