Fabbrica di San Rocco (1514 - 1774)
3 unità archivistiche di primo livello collegateSottoserie
Consistenza archivistica: Unità archivistiche 3 (regg. 2 e fasc. 1)
Il lazzaretto di San Rocco viene edificato per iniziativa del comune, in seguito alla approvazione in consiglio generale di una parte del 1484 giugno 7, con cui viene deliberato l'acquisto di una pezza di terra appartenente a Gerolamo Bergamini "ultra lacum prope foramen ab anguanis".
La costruzione, tuttora esistente, consta di un edificio a due piani con diverse stanze, una chiesetta e un cortile.
L'officio di sanità si occupa della gestione del lazzaretto sia dal punto di vista della manutenzione e dell'adattamento della struttura alle necessità via via emergenti, sia per quanto riguarda la gestione di tutti i servizi a cui tale istituzione è finalizzata. In esso vengono ospitate persone a cui l'officio di sanità impone il ricovero coatto o per trascorrere la quarantena ritenuta necessaria ad accertare l'assenza di contagio o per permettere il decorso della malattia ormai conclamata.
Nel cortile trovano posto le merci da sottoporre a disinfezione ("sboratura" o "sboro") e, in presenza di contagio, vengono sepolte le salme dei morti di peste accertata; nelle stesse circostanze tale spazio è anche utilizzato per la costruzione di baracche, nelle quali sono ospitati i malati, convalescenti e sequestrati che l'edificio in muratura non riesce più a contenere.
Durante l'epidemia nel lazzaretto operano vari addetti, come sboratori, cucinieri, ausiliari e guardiani, direttamente controllati e retribuiti dall'officio di sanità.
Codici identificativi:
- MIBA01B513 (PLAIN) | Annotazioni: Verificato il 28/05/2012
Link risorsa: http://lombardiarchivi.servizirl.it/groups/UniPV_/fonds/36492