Registri d'estimo (1593 - 1782)
174 unità archivistiche di primo livello collegateSottoserie
L'estimo è lo strumento introdotto dal fisco veneziano per accertare la proprietà fondiaria del contribuente. Nei registri d'estimo della Riviera di Salò, in aggiunta alle partite dei beni stabili, sono allibrate le mercanzie e il bestiame, al fine di stimare la ricchezza complessiva e valutare la capacità contributiva del soggetto, e le teste, ossia i nomi dei residenti maschi di età compresa tra i 16 e i 70 anni, soggette alla tassa del testatico.
Il registro d’estimo era la base per compartire le taglie comunali e per valutare il censo dei cittadini candidati alla carica di consigliere comunale.
Questa serie comprende la copia dei registri compilati dai comuni censuari della Riviera di Salò e depositati nella cancelleria della Comunità. Una seconda copia era conservata dal comune che aveva prodotto l'estimo.
Mancano i registri dei comuni di Tignale e Muslone, che per antichi privilegi confermati da Venezia non partecipavano all'estimo della Riviera; del comune di Bottenago, compreso nel comune censuario di Polpenazze; del Castelletto e campagna di Drugolo, perché appartenenti agli Averoldi di Brescia (i cittadini bresciani che avevano beni nel distretto e diocesi di Brescia, per effetto dei privilegi 1440 e 1448 e degli statuti di Brescia confermati, contribuivano con la città di Brescia e non con il comune dove i beni erano situati); di Centenaro che contribuiva con Lonato (ducale 1460 luglio 18) ma in parte anche con la Riviera (estimi generali 1578 e successivi) e poi con Desenzano.
Ogni cinquant'anni circa la Riviera ordinava ai comuni il rifacimento dell'estimo. Era un'operazione laboriosa ed onerosa che impegnava i comuni per molti anni, addirittura decenni, anche a causa dei ritardi provocati dai frequenti ricorsi presentati dai comuni che ritenevano di essere stati ingiustamente aggravati. L'iter iniziava con la deliberazione del consiglio generale della Comunità, con la quale si avviava la complessa procedura che prevedeva le seguenti fasi: stesura ed approvazione dei capitoli della meta (capitolato che elencava dettagliatamente le norme che i comuni dovevano osservare nella compilazione dell'estimo); registrazione delle polizze presentate dai cittadini; stima dei beni fatta dagli estimatori del comune; deposito dei registri nella cancelleria della Comunità; revisione delle stime e definizione del valore della lira d'estimo (coefficiente per correggere le valutazioni fatte dagli estimatori dei comuni); giustificazione delle teste (revisione dell'elenco dei soggetti al testatico); sottoscrizione del cancelliere della Comunità e dei dodici revisori e pubblicazione.
Ci sono pervenuti i registri relativi a quattro estimi generali del territorio.
1° rinnovo. Registri di fine sec. XVI.
Elezione dei sei metisti (deputati incaricati di redigere la meta) con parte 1559 novembre 14 del consiglio generale della Riviera; presentazione dei registri dell'estimo alla cancelleria della residenza tra il 1596 e il 1601; estimo generale pubblicato nel 1601.
I registri, preceduti da rubrica dei nomi, sono composti di 5 libri: case, terreni, bestiame, mercanzie, teste; quest'ultimo ripetuto con la giustificazione delle persone esentate dal pagamento del testatico, per aver servito Venezia come soldato o per infermità, o cassate perché arruolate in altri comuni. In fine sono registrati: i beni di contrabbando, non dichiarati in polizza dal contribuente ma accertati dai circafoci; i trasporti d'estimo; il valore della lira d'estimo calcolato dai revisori, separatamente per case e terreni appartenenti a residenti e forestieri (nei registri dei cinque comuni della quadra di Campagna esentati dai trasporti manca il valore della lira d'estimo per i beni dei forestieri); sottoscrizione del cancelliere della Comunità Lucrezio Donati e dei dodici revisori. Le annotazioni presenti in alcuni registri a margine delle partite fanno riferimento a variazioni di proprietà, esenzione dalle gravezze per i beni ecclesiastici e trasporti d'estimo.
2° rinnovo. Registri della metà del sec. XVII.
Rinnovo dell'estimo ordinato con parte 1633 luglio 20 del consiglio generale della Riviera; capitoli della meta approvati con parte 1640 maggio 5; registri presentati tra il 1645 e il 1656, estimo generale pubblicato il 1656 aprile 22.
I registri sono composti di 5 libri, come il precedente estimo, con rubrica degli estimati e con doppio elenco delle teste, il primo cassato e il secondo con l'elenco delle teste giustificate; beni ecclesiastici censiti ma esentati; attrezzi e utensili delle unità produttive (fucine, folli, limonaie ecc) allibrati con l'immobile: in fine, registrazione dei beni di contrabbando; valore totale dell'estimo del comune, calcolato dai revisori per la costruzione dell'estimo generale; sottoscrizione del cancelliere della Comunità Girolamo Paino e dei dodici revisori.
3° rinnovo. Registri di inizio sec. XVIII.
Elezione (1678 settembre 18) di 3 esperti con il compito di "definir il modo più facile et più breve et meno dispendioso per la reffatione del desiato estimo". Avviato con parte del consiglio generale 1695 dicembre 15, chiuso dai revisori nel 1720 e pubblicato il 1721 febbraio 15.
Registri composti da rubrica dei nomi degli allibrati, dai 4 libri dell'avere (case, campi, bestiame e mercanzie) e dal libro delle teste cassate e giustificate. Segue il conteggio fatto dai revisori con cui si stabilisce l'ammontare dell'estimo del comune e i coefficienti per la compartita delle gravezze sull'avere e sulle teste. In chiusura la sottoscrizione dei deputati eletti alla revisione dell'estimo.
4° rinnovo. Registri di fine sec. XVIII (incompleti).
Con parte 1744 giugno 15 il consiglio generale della Riviera elegge 12 catasticatori con il mandato di rinnovare l'estimo del territorio. A causa delle frequenti rinunce degli eletti all'estimo e delle proroghe richieste dai comuni e concesse dal Consiglio, l'ultima il 1782 gennaio 30 di cinque anni, l'estimo non arriverà a conclusione. Di alcuni comuni della Riviera ci sono pervenute le stime dei beni connesse a questi registri (v. sottoserie Registrazioni degli estimatori).
Nella cancelleria della Comunità si sono conservati in duplice copia gli estimi di tutti i comuni della Riviera ad eccezione dei comuni di Provaglio di Sopra e di Rivoltella (per quest'ultimo comune ci sono pervenuti gli elenchi delle polizze presentate con i tre valori di stima), così come sono stati depositati dai notai rogatori a cominciare dal 1768, completi di rubrica dei nomi e delle partite dei possessori, limitatamente ai beni stabili, ma senza le stime.
Questa sottoserie comprende anche i registri delle teste giustificate, soggette alla tassa del testatico, che Giovanni Livi aveva compreso nella serie "Censimenti". I registri del presente complesso vengono raggruppati per comune e, all'interno di questo insieme, per data.
Il contenuto della sottoserie è costituito da 174 registri.
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