Estimo generale, carte accessorie e processi (1407 maggio 24 - 1796 maggio 4)
41 unità archivistiche di primo livello collegateSottoserie
Questa sottoserie comprende non solo la documentazione relativa alle revisioni periodiche dell'estimo generale della Riviera, ma anche i registri dei verbali delle riunioni degli eletti all'estimo, le carte preparatorie e i conteggi per i trasporti d'estimo, i fascicoli delle cause in materia d'estimo, tutto questo spesso legato in origine in volumi.
L'estimo generale era lo strumento utilizzato dalla cancelleria della Comunità di Riviera per compartire tra i comuni le gravezze imposte da Venezia, le taglie emesse dalla Comunità e le spese delle genti d'arme (oneri), ma anche per compartire i soldati nell'arruolamento obbligatorio delle cernide e per determinare la rappresentanza nel governo della Comunità.
Con frequenza quinquennale si doveva riformare l'estimo generale, ma, a causa della complessità delle operazioni di aggiornamento e dei contrasti che immancabilmente sorgevano tra i comuni, i tempi si dilatavano. Si calcolava il carato d'estimo dei beni reali (case, terreni, animali, mercanzie) elencando in una tabella, per ciascuno dei comuni censuari della Riviera, i valori totali dell'estimo accertati dai revisori e riproporzionati in modo che il totale dei carati sopra l'avere di tutti i comuni della Riviera fosse uguale a lire 12. In una seconda colonna si calcolava il carato in proporzione alle teste giustificate di ciascun comune, in modo che la somma fosse uguale a lire 6, così che tutto l'estimo del territorio era ridotto a lire 18. Il carato dei comuni era espresso in lire, soldi, denari, quarti di denaro, frazione di quarto di denaro.
"Tutta la Riviera è alibrata in lire 18 imperiali et a tanto si restringe il suo estimo, così di beni come delle teste, in modo che ogni taglia de lire cento la lira importa ducati seicento da lire 3 de pianeti per ducato (…) le gravezze sono compartite i doi terzi sopra l'havere et un terzo sopra le teste": così il provveditore Marco Barbarigo nella sua relazione al Senato veneto il 17 settembre 1615.
L'imposizione fiscale per due terzi sopra l'avere e per un terzo sopra le teste fu adottata dalla Riviera nel 1489 e sarà mantenuta fino alla caduta della Repubblica, ma nel 1445 il carato d'estimo era ridotto a 138 fuochi, nel 1469 a 60 fuochi, nel 1476 e 1482 a 24 lire.
Una parte consistente di questa serie è formata dalle cause che coinvolgono comuni, quadre e Comunità per i trasporti d'estimo, per la preparazione della meta, per irregolarità denunciate dalla Comunità o ritardi dei comuni nella compilazione dei registri, per le controversie con la Città di Brescia per la riscossione dei tributi dai cittadini bresciani che possiedono beni in Riviera e con Lonato per l'estimo del Venzago.
I trasporti d'estimo, oggetto di tanti contrasti in Riviera, non riguardavano l'aggiornamento dei ruoli dovuto al cambio di proprietà dell'immobile, che normalmente era registrato dalla cancelleria del comune a fronte della presentazione di una petizione. Per un'antica consuetudine le imposte basate sull'estimo si pagavano nel comune di residenza del proprietario del bene e non nel comune dove il bene era situato (nell'estimo di Salò del 1449, che si conserva nell'archivio comunale, erano censiti anche i beni posseduti dai salodiani in altri comuni della Riviera, così da facilitare l’accatastamento dei beni e la riscossione dell’imposta). Con il trasporto d’estimo si trasferiva la riscossione delle imposte reali e personali dal comune in cui erano siti i beni dei forestieri al comune di residenza del’intestatario del bene. Erano escluse dal trasporto le taglie comunali, le fazioni (il servizio militare obbligatorio e le angarie, prestazioni forzate di manodopera) e le spese per gli alloggiamenti dei soldati, che restavano a carico dei cittadini del comune dove i beni erano censiti.
I comuni di Desenzano, Rivoltella, Pozzolengo, Bedizzole e Padenghe si opposero a questa pratica e con parte 1524 marzo 7 del consiglio generale della Comunità, riconfermata con ducale 1590 maggio 16, ottennero che i forestieri pagassero i carichi nei comuni in cui i beni erano censiti. Solo con parte 1623 marzo 24 anche gli altri comuni della Riviera ottennero la cassazione dei trasporti, parte però rimessa in discussione con l'articolo 21 della meta per il 3° rinnovo dell'estimo, ma riconfermata con parte 1695 dicembre 15 che cassava definitivamente i trasporti d'estimo.
Si segnalano le unità 669 "Verbali del consiglio delle quadre inferiori", e 670, "Sindacatus quadrarum inferiorum", che vengono collocate in questa sottoserie in considerazione dell'argomento in esse prevalentemente trattato, ma sono interessanti anche per essere le uniche testimonianze del lavoro dei consigli di quadra.
La sottoserie comprende 9 registri, 22 volumi, 9 fascicoli ed un mazzo di carte sciolte.
Link risorsa: http://lombardiarchivi.servizirl.it/groups/UniPV_/fonds/37001