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Categoria - 21

Categoria - 21 (1964)

1 unità archivistiche di primo livello collegate

Categoria

Consistenza archivistica: Busta - 1

La categoria ventunesima è costituita da una sola unità archivistica datata complessivamente 1963−1964.
La categoria è costituita dai fascicoli nominativi di individui (uomini e donne) ai quali era stata riconosciuta la qualifica di partigiano o patriota sulla scorta del decreto legislativo luogotenenziale n. 518 del 21 agosto 1945.
L'articolo 1 del d.l.l. 518/1945 disponeva la costituzione di 11 Commissioni regionali nominate dal Presidente del Consiglio dei ministri su designazione del Ministero dell’assistenza post−bellica, del Ministero della guerra e dell’Associazione nazionale partigiani d’Italia (Anpi).
Le Commissioni regionali avevano il compito di procedere in primo grado all’accertamento e al riconoscimento delle qualifiche spettanti ai partigiani. Il decreto stabiliva i diversi gradi di riconoscimento assegnando:
• la qualifica di “partigiano combattente” a coloro che rispondevano ai requisiti elencati nell'articolo 7.
• la qualifica di “caduto per la lotta di liberazione” a coloro che rispondevano ai requisiti previsti dall'articolo 8.
• la qualifica di “mutilato o invalido” a coloro che rispondevano ai requisiti previsti dall'articolo 9.
• la qualifica di “patriota” a tutti coloro che, avendo i requisiti previsti all’articolo 7, avevano militato nelle formazioni partigiane o collaborato con esse per un periodo inferiore ai tre mesi (articolo 10).
Nel d.l.l. 518/1945 non compare più la qualifica di “benemerito”, presente invece nel d.l.l. n. 158 del 5 aprile del 1945, abrogato dall’articolo 16. Tuttavia, la Commissione piemontese e quella del Triveneto continuarono ad utilizzare tale qualifica per assegnare un riconoscimento a coloro che avevano fornito supporto ai combattenti.
Con d.l. 19 marzo 1948, n. 241 venne istituita una nuova Commissione presso la Presidenza del Consiglio dei ministri per la equiparazione ai combattenti della guerra di liberazione degli appartenenti alle formazioni "Maiella", "Modena", "Patrioti Apuani", "Pippo", "Ravenna", "Tigre", che avevano combattuto per almeno tre mesi, nell’ultima fase della Guerra di liberazione, a fianco delle forze armate italiane o alleate.
Nel 1965, con la legge del 14 maggio n. 502, le attribuzioni relative alle Commissioni furono trasferite al Ministero della difesa, presso il quale venne istituito l’Ufficio per il servizio riconoscimenti qualifiche e per le ricompense ai partigiani (Ricompart), che ereditò le funzioni del Servizio Commissioni riconoscimento qualifiche partigiani presso il Sottosegretariato per l’assistenza ai reduci e ai partigiani della Presidenza del Consiglio dei ministri.
Qualche anno dopo, la legge n. 341 del 28 marzo del 1968 sciolse le Commissioni regionali e quella Estero previste nel 1945 (oltre alla commissione per la Venezia Giulia, istituita nel 1948) e al loro posto istituì una Commissione unica nazionale di primo grado (Cun).
Nel periodo che va dal 1968 al 1994 l’attività complessiva della Commissione unica nazionale ha prodotto 1.656 verbali. Il lavoro si è concentrato soprattutto negli anni 1969−1976, con un numero di verbali per anno tra 111 e 147, per poi ridursi, invece, drasticamente negli anni successivi, con un numero che oscilla tra 8 e 40.

Lingua della documentazione:

  • ita

Soggetti titolari:

  • Archivio di Stato di Brescia

Compilatori

  • Schedatura: Daniela Mondoni (Archivista) - Data intervento: 14 dicembre 2022