Famiglia Bersellini - Repetti (1818 - 1982)
69 unità archivistiche di primo livello collegateArchivio
Metri lineari: 2.5
Consistenza archivistica: Faldoni 8
Il 9 ottobre 1830 viene fondata la "Società di Commercio per lo stabilimento e l'esercizio di una tipografia e negozio di libreria", comunemente nota come Tipografia Elvetica di Capolago.
Essa diventa centro di diffusione delle idee indipendentiste e unioniste dell'Italia, attorno alla quale si raccolgono gli esuli del Lombardo−Veneto e del Piemonte.
Il primo amministratore della Società fu Vincenzo Borsa Mazzetti, che venne poi estromesso dal socio Modesto Massa nel 1835. Nel 1846 la Società si mette in liquidazione e, dopo il ritiro di Modesto Massa, Alessandro Repetti, il 27 novembre 1847, rileva attivo e passivo della Società stessa, diventandone unico proprietario.
La Tipografia si fa promotrice di un'intensa attività di propaganda clandestina contro l'Impero Austriaco; questa stessa attività clandestina deve però essere interrotta quando, nel 1853, Repetti viene richiamato alle armi dal governo svizzero su forte pressione dell'Austria; egli si trova dunque costretto a vendere lo stabile di Capolago e a smaltire il fondo, camuffandolo con nuove copertine.
L'edizione dell'"Archivio Storico delle Cose d'Italia" venne affidata a Cattaneo a tacitazione dei suoi crediti.
Al ritorno dalla Guerra di Successione Americana nel 1865, Repetti incontra Pietro Bragiola Bellini che aveva assunto la proprietà di una parte del quotidiano "Il Sole", fondato a Milano quello stesso anno; dal loro incontro nasce la prima "Agenzia Internazionale di Pubblicità" che, alla morte di Repetti il 18 luglio 1890, viene ereditata dal genero Bellini per tramite della moglie Maria, figlia di Repetti.
Nel 1902 Jole Bragiola Bellini, erede universale della "Ditta Bellini", comprendente "Il Sole" e la Tipografia, consegna al marito Achille Bersellini mandato commerciale della suddetta società, nonché la direzione.
Nel 1905 Bersellini assorbe ne "Il Sole" il quotidiano concorrente "Il Commercio" e costituisce la "Società anonima Stampa Commerciale", divenendone principale azionista, Presidente e Direttore.
Nel 1925, per iniziativa del figlio, l'ingegnere Mario Bersellini, si avviò una divisione del complesso editoriale e grafico: dalla "Società anonima Stampa Commerciale" si scisse la "Società anonima Archetipografia di Milano"
Storia archivistica:
L’Archivio Bersellini Repetti è pervenuto all’attuale soggetto conservatore, Centro Internazionale Insubrico “Carlo Cattaneo” e “Giulio Preti”, grazie alla donazione effettuata da Guido Bersellini il 12 gennaio 2010. Si tratta di un archivio riconosciuto di notevole interesse storico, ai sensi dell’art. 10 comma 3 del D.lgs. 22 gen. 2004, n. 42.
L’Archivio è giunto al Centro conservato in n. 8 faldoni: all’interno la documentazione si presentava raccolta in fascicoli organizzati a loro volta in sottofascicoli (camicie), ogni sottofascicolo era corredato dalla dicitura esterna della documentazione in esso contenuta. I sottofascioli si presentavano quindi come le unità archivistiche di riferimento anche se assemblati probabilmente a posteriori, alcuni dei quali a carattere miscellaneo.
Le scelte e metodologie di lavoro adottate nel corso dell’intervento archivistico hanno rispettato l’ordine storico acquisito dalle carte nel corso degli anni; cioè si è ritenuto indispensabile rispettare il processo di sedimentazione vissuto dai documenti, considerando eventuali interventi postumi come parte di tale processo. I pochi e dettagliati interventi svolti, infatti, si sono limitati a riordinare documenti palesemente fuori posto.
L’Archivio Bersellini Repetti è un archivio di famiglia d’origine imprenditoriale, ossia il vincolo naturale esistente tra le carte che lo compongono è dipendente da una specifica attività imprenditoriale eseguita dal soggetto produttore nel corso del tempo. Nel caso della Famiglia Bersellini Repetti si tratta dell’attività tipografica e pubblicistica svolta in un primo momento dalla Tipografia Elvetica di Capolago, e in un secondo momento tramite “l’Agenzia internazionale di Pubblicità” e poi con la comproprietà e direzione del quotidiano economico “Il Sole”. Ciò significa che i diversi nuclei documentali individuabili nel Fondo, e che godono di una loro specifica identità, hanno come minimo comun denominatore l’attività di stampa e pubblicazione effettuata dall’impresa tipografica e il fatto che essa fungesse da fulcro e punto di riferimento per l’attività patriottica degli esuli italiani in Svizzera. In senso più lato, produzione tipografica e ideali risorgimentali si intrecciano creando il legame che connatura sia l’attività della Tipografia di Capolago sia l’attività pubblicistica successiva e, di conseguenza, la documentazione prodotta e conservata dalla Famiglia Bersellini Repetti per tutta la seconda metà dell’800.
Questa chiave di lettura consente di attribuire all’Archivio una propria e riassuntiva identità, condivisa, ed espressa dalle sezioni che lo compongono. Il “Carteggio Carlo Cattaneo” nasce così dall’intensa collaborazione instauratasi tra Alessandro Repetti, titolare della Tipografia Elvetica di Capolago, e il pensatore liberale per la pubblicazione dell’Archivio triennale, la realizzazione del traforo del Gottardo e la situazione delle ferrovie ticinesi; similmente la serie “Lettere di diversi a diversi” disegna, attraverso un ricco epistolario, i legami sociali e le attività di personalità eminenti del Risorgimento italiano che gravitano e s’interessano dell’attività politico culturale di cui la Tipografia è portatrice. Entrambe le serie presentano un ulteriore livello subordinato, sottoserie, il quale esprime la necessità di creare una partizione interna con funzione organizzativa e distintiva. Il “Carteggio Carlo Cattaneo” si articola in una sottoserie di missive in uscita e in ingresso; mentre la serie “Lettere di diversi a diversi” ospita al suo interno materiali preparatori, di carattere informativo, inerenti alla complessa questione delle ferrovie meridionali.
Seguono tre serie documentarie strettamente legate alla Famiglia Bersellini Repetti: le “Carte di famiglia”, contenenti documentazione di natura personale dei membri della famiglia, in particolare Alessandro Repetti, Pietro Bragiola Bellini e Achille Bersellini; la documentazione di carattere prevalentemente giuridico e amministrativo relativa alla nascita e vita della Tipografia presente nella serie “Tipografia Elvetica Capolago”, così come la documentazione relativa alla nascita e gestione del quotidiano “Il Sole” come si evince dalla documentazione conservata nella serie “Periodico Sole”. Esula dal carattere omogeneo generale la documentazione raccolta nella serie “Diplomi medievali – Lettere Casa d’Este” di natura miscellanea, esito di un’attività collezionista, di cui non sappiamo chi sia l’autore. Infine, chiude l’Archivio una raccolta di fotografie ritraenti i membri della Famiglia Bersellini Repetti e altre personalità in vario modo legate alle loro vicissitudini familiari e personali
Lingua della documentazione:
- ita
- fre
- eng
- lat
- ger
Collegamenti:
- http://www.dicom.uninsubria.it/centrocattaneopreti/cattaneo_archivio.php ("Centro Internazionale Insubrico Carlo Cattaneo e Giulio Preti")
Condizione di accesso:
accessibile previa autorizzazione
Note alla condizione di accesso:
Attualmente i documenti conservati nel presente archivio non sono consultabili. Si rimanda alla procedura sul sito informatico del “Centro Internazionale Insubrico Carlo Cattaneo e Giulio Preti”
Condizione di riproduzione:
consentita per uso studio
Stato di conservazione:
buono
Soggetti conservatori
Soggetti produttori
- Cattaneo, Carlo 1801 giugno 15 - 1869 febbraio 5
- Famiglia Bersellini Repetti 1822 novembre 13 - 2013 novembre 4
Compilatori
- Elisabetta Scolozzi (Dottoressa di ricerca)
- Giovanna Lo Cicero (Dottoressa di ricerca)
- Stefania Isella (Archivista)
Link risorsa: http://lombardiarchivi.servizirl.it/groups/UniPV_Cen-/fonds/176920