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Tribunale civile e correzionale di Brescia

Tribunale civile e correzionale di Brescia (1789 - 1865)

15.440 unità archivistiche di primo livello collegate

Archivio

Storia archivistica:

Il regio decreto 27 maggio 1875, n. 2552 per l’ordinamento generale degli Archivi di Stato prevedeva, all’articolo 3, che gli atti delle magistrature giudiziarie e delle amministrazioni non centrali del Regno non più occorrenti ai bisogni ordinari del servizio fossero raccolti nell’archivio esistente nel capoluogo della provincia nella quale le magistrature avevano sede. In forza di questa disposizione nell’ultimo quarto dell’Ottocento iniziarono le complesse operazioni di versamento della imponente mole di documentazione prodotta dal Tribunale civile e correzionale di Brescia nell’Archivio di Stato cittadino, sotto la vigilanza della Soprintendenza degli archivi di Stato lombardi. Tale documentazione consisteva in 196.544 mazzi di atti, a partire dal 1818, nonostante che il Tribunale nel 1867 avesse “mandato al macero molte carra di sue carte” (1). Nel timore di una nuova dispersione, nel 1881, un migliaio di mazzi vengono versati presso l’Archivio di Stato, che allora aveva sede nella casa erariale detta “La posta vecchia”, in contrada Broletto, collocati nella Sala Grande che a quell’epoca disponeva di scaffali vuoti (2). Il 20 luglio dello stesso anno il direttore dell’archivio di Stato di Brescia Tito Vedovi informa il presidente del Tribunale che il versamento degli atti è stato approvato dal Ministero e gli dà indicazioni su come effettuarlo, le carte ordinate, con indicazione dell’anno, delle materie, dell’oggetto, della classe e “del numero d’ordine in corrispondenza precisa con l’inventario” (3). Solo il 30 maggio 1884 inizia il versamento “degli atti giudiziari di vecchia data” cominciando con quelli penali, per decisione del presidente del Tribunale che doveva liberare locali dove i tetti ammalorati mettevano a rischio la sicurezza della carte: si trattava di 1040 “cartelle” di processi penali in originale risalenti agli anni 1831-1854; quelli di epoca precedente erano andati perduti. A partire dal mese di luglio cominciò il versamento degli atti contenziosi civili: 1152 “cartelle” dal 1818 al 1853. Ad accompagnare le cartelle due dettagliati elenchi di versamento (4).
Nell’ambito dello stesso versamento furono depositati anche i testamenti e i codicilli: una prima tranche, quelli che erano stati affidati al Tribunale negli anni 1817-1830, il 28 luglio del 1884, una seconda, quelli affidati negli anni 1831-1862, il 12 agosto (5). Gli atti, prima di essere depositati, vennero corredati di elenchi per ciascun anno, in duplice esemplare, uno dei quali da conservarsi insieme con essi e l’altro da restituirsi al Tribunale dove sarebbero serviti per guidare la ricerca nella nuova sede di conservazione a chi ne avesse fatto richiesta, “considerata la frequenza delle domande di copia che di essi [veniva] fatta dalle parti interessate”.
L’archivio della direzione dell’Archivio di Stato di Brescia conserva traccia del versamento dei processi criminali degli anni 1846-1854, 352 cartelle in tutto numerate dal n. 689 al n. 1040. Il verbale di consegna 10 luglio 1889 attesta anche l’avvenuta perdita di due cartelle, la 900 e la 1014, e la consegna di cinque registri a rubrica alfabetica relativi ai processi degli anni 1851-1854.
Altri versamenti sono stati effettuati a partire dal 1894 fino agli anni Cinquanta del Novecento; di uno di essi, pertinente alla sezione postunitaria dell’archivio, avvenuto nel 1951, sono testimonianza due elenchi dattiloscritti che enumerano gli atti versati a partire da quelli dell’anno 1866.

(1) Archivio di Stato di Brescia, Direzione, busta 3, fascicolo 1 “Versamenti. Atti giudiziari”, lettera 6 giugno 1881 della Soprintendenza degli archivi di Stato lombardi al direttore dell’Archivio di Stato di Brescia Tito Vedovi.
(2) Ibidem.
(3) Archivio di Stato di Brescia, Direzione, busta 3, fascicolo 1 “Versamenti. Atti giudiziari”, lettera 20 luglio 1881 del direttore dell’Archivio di Stato di Brescia Tito Vedovi al presidente del Tribunale civile e correzionale di Brescia.
(4) Archivio di Stato di Brescia, Direzione, busta 3, fascicolo 1 “Versamenti. Atti giudiziari”.
(5) Archivio di Stato di Brescia, Direzione, busta 3, fascicolo 1 “Versamenti. Atti giudiziari”. Altri testamenti e codicilli, quelli depositati negli anni 1801-1813 presso la Cancelleria della Corte di giustizia civile e criminale di Brescia, attestano dell’amministrazione della giustizia in età francese e costituiscono la parte più antica di questa serie.

Nota dell'archivista:

Questo lavoro è il risultato di un intervento di revisione e di – parziale – implementazione del mezzo di corredo sommario, l’unico che descriveva il fondo Tribunale di Brescia: un inventario topografico sommario cartaceo, curato nel 1996 da Luisa Bezzi, allora direttrice dell’Archivio di Stato di Brescia. Il fondo, imponente nella consistenza e privo di un mezzo di corredo adeguato, risultava perciò di difficile accesso e poco valorizzato. L’intervento condotto negli anni 2022-2024, si è concentrato sulla Sezione preunitaria dell’archivio. Per ogni serie sono state compilate schede introduttive, sono stati effettuati il controllo e la precisa rilevazione di tutti i singoli pezzi in cui esse si articolano, pezzi che sono stati descritti in relazione a titolo, datazione cronica, collocazione fisica nei depositi, quest’ultima ausilio importantissimo per un rapido reperimento del materiale. Solo per la serie che raccoglie atti di ultima volontà è stata compiuta una inventariazione analitica.

Soggetti produttori

Compilatori

  • Schedatura: Roberta Gallotti (archivista) - Data intervento: 01 febbraio 2025
  • Schedatura: Sara Cazzoli (archivista) - Data intervento: 01 febbraio 2025