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Comune di Luino (1960 - 1974)

Comune di Luino (1960 - 1974) (1960 - 1981)

3.505 unità archivistiche di primo livello collegate

Metri lineari: 84.5

Consistenza archivistica: Buste 563, unità archivistiche 3505.

Il presente riordino ha interessato una parte del cospicuo fondo archivistico del Comune di Luino, consistente nel carteggio amministrativo relativo alle serie annuali 1960 − 1974.
La documentazione trattata rappresenta il complesso di atti che costituiscono l'attività amministrativa dell'ente, nell'arco cronologico appena citato. I documenti interessano perciò tutte le funzioni svolte dal Comune nel compimento della propria attività.

Storia archivistica:

Fin dalla prima metà degli anni ‘50 del XX secolo l’Amministrazione comunale si occupa di svolgere interventi sia in merito a spazi da adibire a deposito archivio, con l’adeguamento a tale scopo di un locale posto nel sottotetto del vecchio palazzo comunale, sia in merito al riordino della documentazione. Interventi di riordino archivistico si svolgono anche negli anni ’80, contestualmente a visite ispettive da parte della Soprintendenza archivistica per la Lombardia compiute nel 1969 e nel 1984.
Nuovi interventi vengono svolti complessivamente fra il 1990 e il 2005, e fra il 2014 ed il 2018: si tratta di lavori di revisione ed integrazione di inventariazioni precedenti, nonché di riordino e compilazione di nuovi inventari ed elenchi di consistenza; vi sono altre due ispezioni della Soprintendenza, una nel 2004 e una seconda nel 2011. Nel 2012 la documentazione viene spostata dalla sede comunale ai nuovi locali di deposito appositamente allestiti.
(Da note introduttive de “Inventario degli atti d’archivio 1761 – 1897” a cura dell’archivista Sonia Gliera)

L’archivio del Comune di Luino, nel suo complesso, è depositato in ampi ambienti appositamente destinati all’accoglimento della documentazione, in due fabbricati situati a poca distanza dalla sede municipale, in viale Rimembranze, appositamente ristrutturati il primo nel 2011 ed il secondo nel 2023. La documentazione è conservata ordinatamente e a norma, sia su scaffalatura metallica tradizionale, sia all’interno di blocchi di scaffali compattatori.
Nell’attuale ubicazione la documentazione viene depositata tra il 2012 ed il 2015, a seguito della ristrutturazione del primo fabbricato e nel 2023, a seguito di interventi strutturali sul secondo immobile, proveniente sia dagli uffici, sia da altri spazi situati nel sottotetto del palazzo del municipio, precedentemente adibiti ad archivio.
Presso il palazzo municipale vi sono due locali adibiti alla conservazione della serie delle pratiche di edilizia privata a partire dall’anno 1960.

Nota dell'archivista:

CRITERI DI INTERVENTO

Precedentemente al presente intervento, più o meno il medesimo arco cronologico di competenza delle pratiche trattate, era stato interessato da attività di riordino a metà degli anni ‘80: con deliberazione di Consiglio comunale n. 93 del 24 luglio 1984 veniva dato incarico alla signora Cinzia Buzzi di Porto Ceresio per il riordino degli atti d’archivio del Comune di Luino relativi agli anni 1960 – 1981; con deliberazione di Giunta municipale n. 39 del 20 gennaio 1986, si procedeva ad affidamento di incarico alla stessa professionista per gli anni 1981 – 1984. Durante l’esecuzione del secondo intervento, a seguito di consegna e versamento nell’archivio comunale da parte di alcuni uffici di documentazione afferente le annate 1960 – 1981 già inventariate, si decise, in accordo con la Soprintendenza archivistica per la Lombardia, di procedere alla redazione di un inventario di appendice che elencasse le pratiche rimaste escluse dall’inventariazione precedente, che risultò composto da 200 fascicoli raccolti in 21 buste.
Negli anni successivi a questi interventi, a seguito dell’allestimento dei nuovi spazi di deposito atti d’archivio in viale Rimembranze e dei conseguenti spostamenti di documentazione dalla sede municipale e dai singoli uffici al nuovo archivio, sono stati isolati atti afferenti le annate già fino a quel momento inventariate e non ricompresi nei diversi riordini eseguiti.
Il presente intervento si è collocato come completamento di attività di riordino e inventariazione dell’archivio comunale, compiuta fra gli anni ‘90 ed il primo quindicennio degli anni 2000, allo scopo di revisionare gli inventari presenti, ricollocare documentazione rimasta esclusa da interventi precedenti e compiere, dove possibile, operazioni di scarto archivistico.
Nel presente intervento, quindi, si è operata una revisione dell’inventario ad opera di Cinzia Buzzi (in parte già rivisto con interventi che hanno interessato il periodo cronologico di annate dal 1975 per proseguire con il riordino di documentazione afferente agli anni ‘90), andando inoltre a sciogliere e reinserire le pratiche che componevano l’inventario d’appendice più sopra descritto, nonché ricomprendendo documentazione isolata, afferente alle medesime annate prese in considerazione, dal 1960 al 1974, e mai interessate da attività di riordino. La consistenza di documentazione computata all’inizio del lavoro consisteva in 594 buste come da inventario Buzzi, 7 buste di inventario di appendice e circa 125 buste di documentazione mai interessata da precedente inventariazione.
Il lavoro svolto si è posto l’obiettivo di mantenere la struttura delle carte descritta nel riordino che si stava andando a revisionare e completare, con un’organizzazione per serie annuali e in base al titolario ministeriale del 1897 (Titolario Astengo), con la relativa struttura in categorie e classi, la cui indicazione (con l’utilizzo di numeri romani e arabi) appare nella descrizione di ogni unità archivistica.
Trattandosi della descrizione di un complesso di atti ormai ricadente nella sezione storica dell’archivio, le unità archivistiche pluriennali sono state ordinate nella serie annuale del rispettivo primo anno, quello di apertura della pratica, con indicazione per ognuna del secondo anno, corrispondente alla chiusura della stessa.
In numerosi casi, si è reso necessario per dare una più completa descrizione delle unità, indicare la presenza di date rappresentanti antecedenti o seguiti cronologici delle pratiche stesse (quando cioè vi fosse la presenza di documentazione all’interno del fascicolo costituente non tanto la parte integrante della pratica, quanto invece documentazione ad essa per diversi motivi correlata).
Ogni unità archivistica, quindi, ha trovato la propria collocazione prima di tutto nella serie annuale afferente il proprio anno di appartenenza (se fascicolo annuale) o di apertura (se fascicolo pluriennale); in secondo luogo si è indicato il legame dell’unità al titolario di riferimento (Titolario Astengo, già più sopra citato e di cui in seguito si fornirà lo specchietto complessivo) la cui indicazione (classificazione) appare nella descrizione stessa delle unità.
In sede di inventario, ognuna di esse è caratterizzata dall’indicazione di un titolo, nella maggior parte dei casi attribuito, a cui si accompagna una breve o più articolata descrizione estensiva ed esplicativa dell’unità archivistica, l’indicazione dell’anno o degli estremi cronologici, della segnatura (numero di busta e di fascicolo) e di alcune annotazioni, se necessarie (per esempio, i casi in cui l’unità deve essere esclusa dalla consultazione per la presenza di dati sensibili, non essendo ancora trascorso per tutto l’arco cronologico trattato il settantennio previsto per legge). La ricostituzione dei fascicoli, a seguito della revisione dell’intervento precedente, nonché a seguito dell’inserimento di documentazione rimastane esclusa, ha previsto l’utilizzo di nuove camicie, senza il recupero di quelle precedenti perché non afferenti ad originario ordinamento delle carte, con l’apposizione di etichette che riportano le indicazioni principali di descrizione archivistica, vale a dire titolo, segnatura, classificazione ed estremi cronologici.
La segnatura, in base ai richiesti criteri archivistici, comprende il numero di corda delle buste (o unità di condizionamento) tenuto unico a partire da quelle contenenti la documentazione più antica del fondo, e dal numero di corda dei fascicoli (unità archivistiche) che invece riparte dal n. 1 per ogni anno, nel rispetto della struttura per serie annuali. Nel caso di unità archivistiche composte da una cospicua quantità di documenti che ha richiesto la conservazione delle stesse in due o più buste, si è mantenuto il medesimo numero di fascicolo per indicare l’unicità della pratica, continuando invece il numero progressivo delle buste, quali unità di condizionamento.
Nell’ambito del riordino sono stati reperiti e riordinati un discreto numero di unità documentarie consistenti in registri e volumi di schede e prospetti conservati fisicamente a parte a causa del relativo formato, di notevoli dimensioni, che ne impediva la collocazione delle buste di condizionamento. Il loro riordino e descrizione però è stato comunque ricompreso nell’unica serie di carteggio, non andando cioè a creare serie separate apposite, per la disomogeneità degli argomenti dagli stessi trattati (stipendi e trattamento economico del personale, ruoli di imposte, verbali della commissione elettorale comunale, verbali della commissione edilizia comunale, ecc.), lasciando nelle buste di riferimento i fascicoli vuoti con indicazione della posizione virtuale all’interno delle stesse.
Il riordino e la descrizione delle pratiche relative alle opere pubbliche, già totalmente trattate dal riordino precedente, ha mantenuto la trovata suddivisione dei documenti in sottofascicoli, organizzati per mettere in risalto la tipologia del singoli documenti, rappresentanti gli stati di avanzamento dell’istruttoria della pratica stessa.

SCHEMA TITOLARIO MINISTERIALE DEL 1897 (ASTENGO)

Categoria I – Amministrazione
Classe
1. Ufficio Comunale
2. Archivio
3. Economato
4. Elezioni amministrative
5. Sindaco – Assessori – Consiglieri
6. Impiegati e salariati
7. Locali per gli uffici
8. Sessioni del consiglio
9. Cause, liti (riguardanti l’Amministrazione comunale)
10. Servizi amministrativi
11. Inchieste
12. Istituti diversi amministrati dal Comune

Categoria II – Opere pie e beneficenza
Classe
1. Rapporti con le varie istituzioni di assistenza e beneficenza
2. Ospizi
3. Brefotrofi
4. Società operaie (e organismi di volontariato)
5. Lotterie, tombole

Categoria III – Polizia urbana e rurale
Classe
1. Personale
2. Servizi e regolamenti

Categoria IV – Sanità ed igiene
Classe
1. Ufficio sanitario
2. Servizio sanitario
3. Epidemie
4. Sanità marittima (fluviale e lacustre)
5. Igiene pubblica, regolamenti, macelli
6. Polizia mortuaria (e cimiteri)

Categoria V – Finanze
Classe
1. Proprietà comunali
2. Bilanci, conti
3. Imposte, tasse
4. Dazi
5. Catasto
6. Privative
7. Mutui
8. Eredità
9. Servizio di esattoria e tesoreria

Categoria VI – Governo
Classe
1. Leggi e decreti, gazzette ufficiali (organi dello Stato)
2. Elezioni politiche (partiti e associazioni)
3. Feste nazionali
4. Azioni di valore civile
5. Concessioni governative

Categoria VII – Grazia, giustizia e culto
Classe
1. Circoscrizione giudiziaria
2. Giurati
3. Carceri mandamentali
4. Rapporti col conciliatore
5. Archivio notarile (e professioni legali)
6. Culto

Categoria VIII – Leva e truppe
Classe
1. Leva
2. Servizi militari (e assistenza, associazioni)
3. Tiro a segno
4. Caserme militari

Categoria IX – Istruzione pubblica
Classe
1. Rapporto con le autorità scolastiche
2. Asili e scuole elementari (scuola materna ed elementare)
3. Educatori comunali (attività complementari della scuola)
4. Ginnasi (scuola media dell’obbligo)
5. Licei (classici – scientifici – linguistici – artistici – musicali)
6. Scuole tecniche (istituti medi superiori – magistrali)
7. Università
8. Istituti scientifici e culturali
9. Educazione sportiva

Categoria X – Lavori e servizi pubblici – Poste – Telegrafi – Telefoni
Classe
1. Strade, piazze
2. Ponti
3. Illuminazione
4. Acque e fontane
5. Consorzi stradali e idraulici
6. Espropriazioni
7. Telefoni, poste, telegrafi
8. Ferrovie (e trasporti)
9. Ufficio tecnico
10. Restauro (edilizia pubblica e privata)
11. Porti, spiagge, opere marittime

Categoria XI – Agricoltura, industria e commercio
Classe
1. Agricoltura, caccia, pesca
2. Industria (e artigianato, lavoro e occupazione)
3. Commercio (e turismo)
4. Fiere e mercati
5. Pesi e misure

Categoria XII – Stato civile – Censimento – Statistica
Classe
1. Stato civile
2. Censimento
3. Statistica (e anagrafe)

Categoria XIII – Esteri
Classe
1. Comunicazioni con l’estero
2. Emigrati
3. Emigranti

Categoria XIV – Oggetti diversi
Classe Unica
Oggetti diversi non classificati nelle altre categorie

Categoria XV – Sicurezza pubblica
Classe
1. Pubblica incolumità (protezione civile)
2. Polveri e materie esplodenti
3. Teatri
4. Esercizi pubblici
5. Scioperi
6. Mendicità
7. Pregiudicati
8. Varie di pubblica sicurezza (polizia amministrativa)
9. Contributi a spese militari
10. Trasporto mentecatti
11. Incendi

Soggetti conservatori

Soggetti produttori

Compilatori

  • Schedatura: Sarah Quaresima (archivista)