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Feudi - Castello di Carpiano
1150
Adattamenti, fabbriche e riparazioni
(1851 - 1868)
b. 156, 1
1151
Affittuari
(1824 - 1858)
b. 156, 2
1152
Affrancazione
(1802 - 1867)
b. 157
1153
Custodi
(1863)
b. 156, 3
1154
"Giardino"
(1852)
b. 156, 4
1155
"Inventari"
(1860)
b. 156, 5
1156
Mappe e catasti
(1857)
b. 156, 6
1157
Migliorie
(1865)
b. 156, 7
1158
Ragioni d'acque
(s.d.)
b. 156, 8
1159
"Trebbiatoio"
(s.d.)
b. 156, 9
Affrancazione

Affrancazione (1802 - 1867)

Unità

Tipologia: fascicolo o altra unità complessa

Segnatura definitiva: b. 157

Trattative e vendita del Castello di Carpiano e dei prati denominati le “spargere” alla Congregazione di carità di Milano da parte dei feudatari Brambilla (istrumento 9 agosto 1867). Sono inoltre presenti antecedenti istrumenti di vendita, retrovendita e affitto della possessione (1).

Nota dell'archivista:

(1) Già all’inizio dell’Ottocento la famiglia Brambilla si preoccupò di vendere i beni costituenti il feudo di Carpiano a Giacomo Rossi (nel 1802) e ad Andrea e Antonio Forni (nel 1813), giusta la legge di abolizione dei feudi del 27 luglio 1797, ma a causa della reintegrazione di tale istituto con il rientro degli austriaci si dovette procedere a retrovendita e alla stipulazione di contratti d’affitto vitalizi trasmissibili in via ereditaria. Nel 1829, Giacomo Mellerio, acquistava da Antonio Forni le possessioni Cascina Nuova e Fornasette e subentrava nel contratto d’affitto del Castello.

Tipologia fisica: busta

Descrizione estrinseca:

Busta; contiene due disegni

Stato di conservazione: buono

Codici identificativi:

  • MIUD00A49A (PLAIN) [Verificato il 21/10/2013]